Un successo forse annunciato, ma non certo scontato per la formazione di Angiolino Frigoni, che si era giocata tutte le dosi di brivido nella semifinale contro la Polonia; in finale invece non c’è storia, se non nel secondo set, in cui la Russia riesce a restare sul filo dell’equilibrio fino al 22-22 ma poi denuncia tutti i suoi limiti tecnici, prima di tutto in regia. Quest’Italia, invece, ha davvero tutto: il talento di Porro e Rinaldi, la fisicità di Stefani e Crosato, la dedizione di Cianciotta e Catania e la classe assoluta di Alessandro Michieletto, ormai un fenomeno di altra categoria, capace di trascinare i compagni con battuta, muro e attacco e soprattutto con lo spirito da leader.
Con questo successo l’Italia conquista l’unico titolo mondiale ancora mancante tra giovanili e Seniores, oltre a completare una straordinaria doppietta in combinazione con il trionfo ai mondiali under 20 femminili dello scorso luglio.
Russia-Italia 0-3 (19-25, 22-25, 20-25)
Russia: Anoshko 1, Brazhniuk 5, Dineykin 8, Ionov ne, Kazachenkov, Kurbanov 11, Murashko 15, Fedorov (L), Romanovskii 3, Iutsevich, Vyshnikov, Morozov. All. Nikolaev.
Italia: Catania (L), Ferrato ne, Comparoni ne, Crosato 6, Michieletto 18, Gottardo, Stefani 11, Schiro ne, Magalini ne, Rinaldi 11, Porro 1, Cianciotta 4. All. Frigoni.
Arbitri: Jae-Hyo (Corea del Sud) e Carbajal Mozzo (Uruguay).
Note: Russia: battute vincenti 7, muri 1, errori 24. Italia: battute vincenti 5, muri 7, errori 18.