Nei giorni che avvicinano il movimento del volley femminile alla partenza del campionato di serie A dopo i trionfi e le gioie del Mondiale giapponese una brutta notizia ha scosso oggi il movimento. Tutto il mondo del volley piange oggi la scomparsa di Sara Anzanello, tra le pallavoliste più apprezzate e vincenti degli ultimi 20 anni, che fece parte della squadra che vinse i Mondiali nel 2002, quindi partecipò ai successi in Coppa del Mondo nel 2007 e nel 2011, ottenendo numerose altre medaglie tra Europei e World Grand Prix.
Nata a San Donà di Piave nel luglio del 1980, esordì in Serie A a Novara nemmeno ventenne. All’Agil Volley, poi Asystel, legò gran parte della sua carriera, conquistando una Coppa Italia, due Supercoppe Italiane, una Coppa CEV e due Top Teams Cup. Nel 2009 passò a Villa Cortese, dove vinse due Coppe Italia e raggiunse per due volte la Finale Scudetto. Nel 2011-12 si trasferì all’estero, in Azerbaijan, nell’Azerrail Baku.
Nel 2013 il primo improvviso stop all’attività agonistica e una lunga battaglia per sconfiggere l’epatite fulminante e sostenere il trapianto di fegato a cui dovette sottoporsi. Riuscì a tornare al suo amore, la pallavolo, dapprima come team manager del Club Italia nel 2015, quindi in campo con la formazione di B1 dell’Igor Volley Novara.
Dopo l’operazione divenne testimonial di numerose campagne a favore della donazione degli organi e si impegnò socialmente in progetti per la formazione dei giovani sportivi.
In occasione della 1^ giornata del Campionato di Serie A1 e della 4^ giornata del Campionato di Serie A2, in programma nel prossimo weekend, Sara Anzanello sarà ricordata su tutti i campi con un minuto di raccoglimento.