SAB LEGNANO 3
IL BISONTE FIRENZE 1
SAB LEGNANO: Degradi 10, Bartesaghi, Lussana (L1), Pencova 12, Cumino ne, Ogoms 8, Mingardi 28, Martinelli 1, Coneo, Cecchetto (L2) ne, Caracuta 3, Newcombe 9, Drews 1. All. Pistola.
IL BISONTE FIRENZE: Sorokaite 24, Alberti 4, Bechis 4, Bonciani, Tapp 8, Santana 6, Di Iulio ne, Parrocchiale (L), Pietrelli 3, Miloš Prokopić 2, Tirozzi 16. All. Bracci.
Arbitri: Sessolo – Zanussi.
Parziali: 25-20, 25-23, 17-25, 30-28.
Note – durata set: 28’, 27’, 24’, 35’; muri punto: Legnano 11, Il Bisonte 11; ace: Legnano 2, Il Bisonte 3.
Il Bisonte non riesce a uscire dalla spirale negativa, e al PalaBorsani incappa nella quarta sconfitta consecutiva ad opera di una SAB Legnano quadrata, che è stata più lucida nei momenti decisivi della partita. Firenze era partita bene, ma poi ha sprecato un vantaggio importante nel primo set, finendo sotto 2-0: la reazione nel terzo c’è stata, e anche nel quarto, sotto 18-12, le bisontine sono riuscite a rimetterla in piedi con il cuore, ma poi, dopo sette match point annullati, il muro decisivo di Martinelli ha fiaccato le speranze della squadra di Bracci, che deve tornare a casa a mani vuote.
Marco Bracci, con Di Iulio non ancora utilizzabile, parte con Bechis in regia, Sorokaite opposto, Santana e Tirozzi in banda, Miloš e Alberti al centro e Parrocchiale libero, mentre Pistola risponde con Caracuta in palleggio, Mingardi opposto, Degradi e Newcombe schiacciatrici laterali, Pencova e Ogoms al centro e Lussana libero.
Dopo i primi due punti di Legnano, Firenze sfrutta il turno in servizio di Miloš (con un ace) per salire 2-4, poi il muro di Alberti vale il + 3 (4-7), e quando Mingardi spara out per il 5-9, Pistola chiama time out: la SAB si riavvicina grazie ai tanti errori in battuta (4 nel set) de Il Bisonte, poi Santana attacca fuori (15-15), e allora è Bracci a dover fermare il gioco. Le bisontine sono stranamente fallose anche in ricezione (17-15), poi Miloš interrompe il parziale di 4-0 (17-16) ed entra Bonciani per Bechis in battuta (17-17): le padrone di casa ripartono, e quando Ogoms chiude uno scambio spettacolare e lunghissimo per il 20-17, Bracci ferma di nuovo tutto. Al rientro Il Bisonte si avvicina di nuovo (21-19), ma poi le padrone di casa cambiano di nuovo marcia e chiudono con Mingardi (25-20).
Nel secondo set ci sono Tapp e Pietrelli per Miloš e Santana, e le due nuove entrate firmano tre dei primi cinque punti per il 5-5, poi la SAB allunga di nuovo fino al 13-10, ma Il Bisonte non ci sta e rientra con il muro di Tapp e l’attacco di Sorokaite (13-13), con Pistola che chiama time out. Si gioca ad elastico, con Legnano che prova a scappare e le due centrali che tengono viva Firenze (17-17): sul 18-18 Pistola inserisce Coneo per Degradi, il muro di Caracuta vale il 21-19 e allora Bracci deve chiamare time out: è ancora un muro di Tapp a riportare le bisontine in parità (22-22), poi però Mingardi ne mette due di fila per il 24-22. Tirozzi accorcia, entra Bonciani in battuta per Tapp, ma Mingardi è implacabile (chiuderà con 28 punti) e piazza l’attacco del 25-23.
All’inizio del terzo set è Legnano a sbagliare molto (6-9), e allora Pistola chiama time out e poi sul 6-10 inserisce Coneo per Degradi: le locali, senza spingere più di tanto, si riavvicinano (12-13), costringendo Bracci a chiedere il tempo, e Il Bisonte ne esce rinfrancato riallungando con Sorokaite, Pietrelli e Tapp (12-16). È il break decisivo, perché poi le bisontine sono brave a tenere a distanza le avversarie, e Pietrelli chiude 17-25.
Nel quarto si risvegliano Degradi e Mingardi (7-4), sul 13-9 Bracci inserisce Santana per Pietrelli, ma la SAB adesso gioca di nuovo bene, soprattutto con la correlazione muro-difesa, e sul 18-12 Bracci prova a interrompere l’emorragia con un time out: le bisontine ci provano, il muro di Alberti vale il 18-15, e poi quello di Bechis il 20-19 che suggerisce a Pistola di chiamare time out. La SAB ne esce bene risalendo sul 23-20 con Degradi, poi sul 24-21 la stessa Degradi sbaglia la battuta e Bechis trova l’ace del 24-23: un’invasione di Legnano vale la clamorosa parità (24-24), Firenze annulla con il cuore altri quattro match point, ma alla fine, sull’ottavo totale, è un muro di Martinelli (nel frattempo subentrata a Ogoms) su Tirozzi a chiudere i giochi (30-28).
LE PAROLE DI MARCO BRACCI – “Sono amareggiato perché torniamo a Firenze senza aver raccolto neanche un punto. Abbiamo affrontato una squadra che ha difeso tantissimo, faticando a contenere il loro terminale offensivo principale, ovvero Mingardi, ma nel quarto set eravamo riusciti a rientrare nonostante fossimo sotto di sei punti, anche se poi alla fine non ce l’abbiamo fatta. Dispiace soprattutto perché non ci stiamo allenando male, ma adesso ciò che dobbiamo fare è ripartire da questo ultimo set, perché è quello il modo in cui si deve stare in campo e cercare di giocare”.