Ed il Club el Presidente Sittà conferma anche Giulia Pietrelli
@photo Gabriele Sturaro
Il primo rinforzo de Il Bisonte Firenze per la stagione 2016/17 è una fresca campionessa d’Italia: dalla Igor Gorgonzola Novara sbarca alla corte di Marco Bracci la centrale classe 1993 Sara Alberti, che ha dato il suo importante contributo alla conquista del primo scudetto del club piemontese. Nonostante la sua giovane età (24 anni), la bresciana ha già maturato esperienze importanti, sia in Italia (con le maglie di Montichiari, Scandicci e Novara) che a livello internazionale (con la vittoria del mondiale under 20 nel 2011 e il debutto nella nazionale maggiore nel 2013): alta 185 centimetri, Sara Alberti ha dimostrato di possedere caratteristiche importanti a muro ma anche in attacco, ed è quindi un primo tassello di qualità per il reparto delle centrali di Marco Bracci.
LA CARRIERA – Sara Alberti nasce il 3 gennaio 1993 a Brescia, e cresce pallavolisticamente nella Pallavolo Nave, per poi passare nel 2007 all’Iseo Volley. Qui viene notata dalla Foppapedretti Bergamo, che nel 2009 la ingaggia per farla crescere nella sua formazione di B2: al club orobico resta legata per tre stagioni, ottenendo nel 2010/11 anche le prime convocazioni in prima squadra (addirittura per la Champions League) e disputando il campionato di B1 nel 2011/12. Nel frattempo comincia la trafila delle nazionali giovanili, e nel 2011 viene convocata dal ct Mencarelli per il mondiale under 20 in Perù, in cui mette a segno, nella finale contro il Brasile, il punto che vale la vittoria e la medaglia d’oro per l’Italia. Nel 2012 passa alla Sanitars Metalleghe Mazzano, dove a 19 anni debutta in A2: Sara rimane tre stagioni nel club bresciano (che dal 2013 diventa Metalleghe Sanitars Montichiari), ottenendo la promozione in A1 nel 2014 (anno in cui perde la finale di Coppa Italia di A2 proprio contro Il Bisonte) ed esordendo nella massima categoria nel 2014/15. Intanto nel 2013 partecipa al mondiale under 23 con l’Italia in Messico, e ottiene anche le prime convocazioni nella nazionale maggiore, debuttando in azzurro nella Boris Eltsin Cup. A livello di club invece nel 2015 passa alla Savino Del Bene Scandicci, sempre in A1, e l’anno dopo si trasferisce a Novara, dove vince lo scudetto prima di accasarsi a Il Bisonte.
LE PAROLE DI SARA ALBERTI – “Sono molto contenta di tornare a Firenze, una città in cui mi ero trovata bene già due anni fa, e credo di aver fatto una scelta azzeccatissima: è vero, a Novara ho vinto lo scudetto ed è stata una stagione eccezionale per la mia crescita, ma la speranza è sempre quella di avere un po’ più di spazio, e sono pronta a giocarmi le mie carte con Il Bisonte. Mi hanno parlato tutti benissimo sia della società che dello staff, e quindi non vedo l’ora di mettermi a disposizione di un allenatore importante come Marco Bracci”.
LE PAROLE DEL PRESIDENTE ELIO SITA’ – “Sono contento che Giulia alla fine abbia deciso di rimanere: il prossimo sarà il suo settimo anno con questa società e questo dimostra tutto il suo grande attaccamento alla maglia. Al di là del suo innegabile valore tecnico, ormai ci lega anche uno splendido rapporto personale, e quindi ci tenevamo tutti che lei proseguisse il cammino con Il Bisonte”.
LE PAROLE DI GIULIA PIETRELLI – “Sono contentissima di poter fare ancora parte di questa società, perchè il progetto tecnico è sempre più ambizioso e poi qua ho trovato una seconda famiglia, oltre alla felicità e alla tranquillità anche dal punto di vista personale. Il presidente Sità è stato molto disponibile ad attendere la mia decisione e lo ringrazio: avevo valutato anche la possibilità di scendere di categoria per giocare un po’ di più, ma alla fine ho deciso di rimanere con grande felicità, considerando anche la grande stima che tutto lo staff nutre per me. Credo che stia nascendo una squadra forte: se siamo riusciti a fare bene l’anno scorso, forse quest’anno potremo fare anche qualcosa di più, magari partendo a bomba fin dalle prime giornate. Il compito per me sarà quello di dare il mio contributo in seconda linea, con le mie difese, la mia ricezione e la mia esperienza nel gestire i momenti difficili, poi se riuscirò a ritagliarmi spazio anche in attacco sarò contenta”.