Siamo ormai a tre quarti di regata ed alla parte decisiva. Giancarlo Pedote, lo skipper di Firenze, unico italiano in gara, ha superato capo Horn come primo dei non francesi alla Vendee Globe, l’Everest della barca a vela in solitaria, il giro del mondo che si completa senza assistenza e senza scalo. Pedote rientra ora nell’Oceano Atlantico, che lui conosce meglio, dopo gli inediti per lui Oceano Indiano e Oceano Pacifico. Alle ore 01.12 UTC (02.12 ora italiana) del 5 gennaio 2020 Pedote è così entrato ufficialmente nel ristretto circolo di coloro che nella storia hanno doppiato nella regata il “leggendario”“Capo Horn”, al suo primo giro del mondo. Il fiorentino a bordo di Prysmian Group lo è in un gruppo ristretto di undici skipper che si sono staccati nelle prime posizioni dagli altri (attualmente sono in gara 27 barche delle 33 partite dalla Francia ormai oltre 59 giorni fa.
Nelle ultime ore ha superato anche Isabelle Joschke, la migliore delle donne in classifica, che ha un problema alla chiglia dell’imbarcazione, portandosi all’ottavo posto. Pedote, grazie a una condotta di gara fatta dio grande prudenza ha cercato fino a questo momento di evitare il più possibile rischi, perché l’obiettivo è portare a termine il suo primo giro del mondo. E’ chiaro però che più ci si avvicina alla meta finale e più il “cursore” tra prudenza e rischi calcolati penderà a favore dei secondi, e magari chissà potrebbe recuperare qualche posizione.
Anche in avvicinamento verso Horn, Prysmian Group ha affrontato una violenta depressione che ha portato il velista a ridurre tela di prua in condizioni proibitive, come lui stesso ha raccontato qualche giorno fa: “Navighiamo in un vento da 290° che prenderà la destra via via che ci avvicineremo a Capo Horn, e si rafforzerà; ho tolto la vela davanti, una manovra lunghissima a causa della stanchezza, del freddo che congela tutti i muscoli… ti muovi lento, controlli tutto più volte perché sei stanco… Una manovra che normalmente a Lorient faccio in 15 minuti, oggi ha richiesto 1 ora e mezza. L’acqua era ghiacciata, mi sono cambiato, ho messo le cerate e gli stivali a sgocciolare, ho finito di sistemare tutto, ho assicurato tutte le vele che sono nei sacchi, navigo con vele rollabili visto che abbiamo anche delle raffiche fino a 40 nodi”.
Da oggi, invece, rientrato finalmente nell’Oceano Atlantico, dopo 57 giorni, 11 ore e 52 minuti di navigazione, il Vendée Globe assume, per Giancarlo Pedote, tutto un altro sapore, quello del ritorno a casa: “Passare Capo Horn è stata una grande esperienza, un punto che sognavo da tanto tempo, raggiunto giorno dopo giorno e adesso rientrare in Atlantico fa un effetto magico, significa tornare nel mare di casa, nel fuso orario dei miei familiari, con i quali sarà più semplice comunicare, è semplicemente magnifico. Psicologicamente dà un grande tocco al morale, speriamo di trovare presto 15° di temperatura per poter navigare al caldo”. La temperatura esterna infatti si è subito alzata dagli 8 gradi o meno, che era lo standard di quando navigava in prossimità del circolo polare artico, già a 11 e più. Condizioni di sopravvivenza ovviamente molto più tollerabili.
Dal giorno della partenza, l’8 novembre del 2020, Pedote ha navigato molto bene, ha dosato le forze e l’attrezzatura e ha fatto delle scelte tattiche premianti che gli hanno permesso di restare praticamente sempre tra i primi dieci, senza forzature, ma senza neanche eccessivi timori: al suo primo giro, infatti, Giancarlo ha affrontato la tempesta tropicale Theta, le calme equatoriali e le profonde depressioni che si sono susseguite negli oceani del Sud, con grande serenità e umiltà, superando con razionalità anche i brevi momenti di sconforto. Pedote mentre volge al termine il giorno dell’Epifania ha coperto il 73,3 per cento della rotta prevista, si trova a 1062 km dal leader e a 105 km dall’imbarcazione che lo precede, Yes We Cam, dell’esperto ultrasessantenne Lean Le Cam, che sta reggendo il confronto con i giovani leoni nonostante un’imbarcazione un po’ meno evoluta rispetto alla maggior parte dei suoi contendenti.