Simpaticissima serata quella di ieri sera, 8 maggio, all’ASD Bocciofila Sestese intitolata ” I SAPORI DI TOSCANA IN BOCCIOFILA”, in collaborazione con il Consorzio del Chianti Classico.
Con la presenza attiva anche sugli splendidi pallai della Bocciofila del Presidente della Giunta Regionale Toscana, Eugenio Giani, si è svolto un mini torneo che ha visto quale gran cerimoniere il neo Presidente delegazione Provincia di Firenze Stefano Bartoloni e tra i partecipanti i giornalisti Marcello Lazzerini, Enrico Roscitano e l’addetto stampa della Toscana Aeroporti I Medicei, Jacopo Gramigni, che si è palesato un deciso bocciatore.
Proprio con Stefano Bartoloni abbiamo scambiato due parole sul regolamento, la diffusione e le varie specialità del gioco delle bocce.
Il gioco delle bocce, o semplicemente le bocce, è uno sport nel quale si lanciano delle sfere rigide in materiale metallico o sintetico, dette bocce, ed una sfera dal diametro inferiore, detto pallino. Il gioco delle bocce è diffuso in tutti e 5 i continenti, in un totale di oltre 110 nazioni.
Questo sport è suddiviso in quattro differenti specialità: la raffa, il volo e la petanque attualmente praticate in Italia e riunite nella Federazione Italiana Bocce, e le bocce su prato (attualmente non praticate in Italia). A seconda della specialità cambiano alcune regole del gioco e il materiale delle bocce ma, nella prova tradizionale, sono tutte accomunate da un obiettivo principale: posizionare, secondo le regole del gioco, la propria boccia il più possibile vicino al pallino. Da metà degli anni 80 sono state introdotte delle nuove prove, dette prove alternative (tiro di precisione, tiro progressivo e punto tiro alternato), in cui l’obiettivo cambia a seconda della prova presa in considerazione.
Nel gioco “moderno” le bocce erano realizzate in avorio, risultavano quindi molto costose soprattutto perché l’omogeneità delle zanne di elefante, da cui erano ricavate, è variabile, per cui in media era idonea una zanna su cinquanta.
Il gioco continuò a evolversi fino alla versione attuale in Italia, per poi diffondersi nel mondo grazie agli emigranti italiani
Con l’invenzione ed il perfezionamento della bachelite, le bocce sono state realizzate in questo materiale più povero, e ciò ha reso la pratica della disciplina molto più economica ed accessibile.
Attualmente le bocce sono molto popolari in Slovenia (col nome di balinanje), Croazia,(boćanje), Sud America (bochas), Francia, (boules, pétanque), Australia e Nord America.
Nelle gare ufficiali le bocce ed il pallino devono essere di forma sferica e di materiale sintetico; il pallino ha diametro di 4 cm e peso di 90 g, le bocce hanno diametro di 107 mm e peso di 920 g per i Seniores; per Juniores e donne il diametro è di 106 mm e il peso di 900 g.
Ci sono innumerevoli varianti alle regole di questo sport soprattutto per quanto riguarda il numero di giocatori. Si può giocare uno contro uno (individuale), due contro due (coppie), tre contro tre (terne), fino a un massimo di quattro contro quattro (quadrette). Negli ultimi anni, sono stati introdotti giochi alternativi (P.t.a. cioè punto e tiro alternato, staffetta e progressivo) nel tentativo di portare questo sport alle Olimpiadi cosa per altro ancora non riuscita per il fatto che le bocce hanno varie misure e determinano un problema nella giuria olimpionica.
I giocatori di una squadra lanciano a turno la propria boccia, alternandosi coi giocatori della squadra avversaria. L’obiettivo del gioco è quello di avvicinarsi il più possibile con il maggior numero di bocce a una sfera di dimensioni più piccole, detta pallino o boccino.
Anche per quanto riguarda il punteggio esistono numerose varianti. Il metodo più utilizzato è quello che prevede l’assegnazione dei punti a fine manche, detto anche scarto, dove ogni manche si dice completata quando ogni lanciatore ha finito le bocce a propria disposizione. Normalmente, si valuta quale sia la boccia più vicina al boccino o sfera o pallino, e si assegna il primo punto alla squadra che ha giocato quella boccia, quindi si valuta qual è la seconda boccia più vicina al boccino; se è della stessa squadra, si aggiunge un altro punto, altrimenti la conta dei punti s’interrompe.
Nelle bocce “grandi” (gioco classico in Italia ) la partita è normalmente su campo liscio con limiti precisi tracciati (gioco al tracciato); si può anche giocare su strade sterrate, prati o terreni di fortuna (gioco al libero).
Nelle bocce “piccole” (pétanque francese) si gioca su campo o al libero con regole diverse dall’Italia, con lunghezza di gioco minore e regole più elastiche rispetto al “tracciato” italiano.
Esistono sostanzialmente due tipi di lanci:
Il bocciatore è colui che ha il ruolo più spettacolare, anche se è comunque molto importante il puntatore, in quanto, se questi mette delle bocce vicine al pallino, il bocciatore non deve neanche bocciare.
Il massimo della prestazione del bocciatore si ha con il “fermo” (carreau nella pétanque francese) in cui una bocciata precisa sopra la boccia (non davanti), manda via la boccia avversaria lasciando la propria al suo posto o quasi (mezzo fermo in questo caso); col fermo, oltre che eliminare un punto avversario, ovviamente si aggiunge un punto proprio; è però raro e difficile. Il fermo si dice anche “trucco” o “mezzo trucco” nella zona del Piemonte; “cianta” in ligure.
La massima prestazione dell’accostatore, invece, è il “biberon”, ovvero quando la boccia è al massimo a 5 mm dal pallino. Anche questa mossa è difficile e necessita di molta precisione.
Si pratica con delle bocce di formato più grande e in materiale sintetico.
Nota anche col nome in francese Boule Lyonnaise (che ha origine dalla città di Lione in cui il gioco è nato), il volo si pratica con bocce grandi e di metallo.
Pétanque
La pétanque (termine francese ) è una variante del gioco delle bocce nata in Provenza, dal “gioco provenzale”.
La federazione francese di pétanque e “gioco provenzale” ha circa 380 000 giocatori tesserati e la federazione internazionale comprendeva 566 000 membri ripartiti in 66 nazioni nel 2004. Il gioco viene inoltre praticato da moltissimi giocatori occasionali, principalmente durante le vacanze.
È diffusa anche in Valle d’Aosta, Liguria e Piemonte
La prima partita ufficiale ebbe luogo nel 1907 dopo che il gioco fu inventato dai fratelli Ernest e Joseph Pitot, per permettere al loro amico Jules Lenoir di continuare a praticare le bocce nonostante i suoi reumatismi.
Il nome di “pétanque” fu attribuito al nuovo gioco nel 1910, in occasione della prima competizione ufficiale che si svolse a La Ciotat ( Francia). Il termine deriva dal gergo provenzale “ped tanco“, ossia “piedi ancorati al suolo”: nel gioco infatti il giocatore che lancia deve restare fermo, a differenza che nel “gioco provenzale”, nel quale può prendere lo slancio.
Nel 1930 le tradizionali bocce in legno sono rimpiazzate da quelle in acciaio. L’evoluzione si deve al fabbricante Jean Blanc, del quale esiste ancora il marchio (“JB”). Nel 1955 compaiono le prime bocce del tipo “Obut”.
La “Fédération Française de Pétanque et de Jeu Provençal” (F.F.P.J.P) venne costituita il 31 luglio del 1945 mentre la Federazione internazionale fu fondata l’8 marzo 1958 a Marsiglia, dove il giuoco e’ oggetto anche di scommesse, sebbene le prime basi della sua istituzione fossero state poste a Spa, luogo termale, nelle Ardenne in Belgio l’anno precedente.
La competizione fu disputata 41 volte per la categoria “seniors”, 10 volte per la categoria “giovani” e 9 volte per la categoria “femminile”, dopo il debutto a Spa, nel Belgio nel 1959
Tutti i campionati si svolgono per tutte e tre le categorie. Dal 2000 si svolgono inoltre i “Campionati mondiali di Tiro di precisione”.