Di Claudio Costagli
Nella giornata di ieri, 24 marzo, il Bocciodromo fiorentino dell’Affrico si è riempito di tanti bocciofili paralimpici, qualcuno esordiente, qualcuno già volto noto del circuito. Il pomeriggio intitolato “Giochiamo a Bocce”, organizzato dal Comitato Regionale Toscana della Federbocce, assieme all’U.S. Affrico, in collaborazione con la FISDIR Toscana e col patrocinio del Comitato Paralimpico Toscana, ha infatti aperto il Bocciodromo a persone con disabilità, sia intellettivo-relazionale, che fisica che sensoriale. A fare gli onori di casa il Presidente di Federbocce Toscana Giancarlo Gosti, assieme al delegato di Firenze Stefano Bartoloni e al consigliere regionale e responsabile del settore paralimpico Armando Martini, e il Presidente dell’Affrico Fabrizio Zanardo. Erano presenti il delegato regionale FISDIR (Federazione Italiana Sport Degli Intellettivo Relazionali) Alessio Focardi, il delegato regionale FISPIC (Federazione Italiana Sport Ipovedenti e Ciechi) Riccardo Santini, accompagnati dal Presidente del CIP Toscana Massimo Porciani, a sottolineare lo sforzo comune per l’espansione delle bocce paralimpiche. L’interesse e il divertimento dimostrati dagli atleti hanno certificato la buona riuscita della manifestazione, la prima del progetto “PortAperta”, che la Federbocce Toscana promuove presso le proprie società. Mai titolo fu più azzeccato, e l’invito è stato raccolto da una trentina di persone che hanno affollato le corsie per tutto il pomeriggio, tra giochi con le bocce e vere partite. Se i disabili fisici hanno dimostrato già una certa padronanza dello strumento di gioco, gli ipovedenti e i ciechi si sono avvalsi del supporto di un istruttore che da oltre dieci anni cura questo settore, Fernando Reali. Molti ragazzi con disabilità intellettiva, provenienti da diverse associazioni del fiorentino, hanno preso piano piano confidenza con le bocce, riuscendo nei giochi pensati da Bartoloni e dagli altri istruttori dell’Affrico. Il clima di gioco e di festa ha coinvolto anche accompagnatori e famiglie al seguito, con mamme e giovanissimi in corsia a cercare di avvicinare sempre più le bocce al pallino. L’auspicio degli organizzatori è diffondere sempre più il gioco delle bocce, facendo conoscere il suo aspetto sociale e inclusivo e di rivedere molti di questi volti ai prossimi campionati regionali, in programma ad Arezzo il 15 aprile per il settore paralimpico degli intellettivo-relazionali e il 28 aprile per gli atleti con disabilità fisica e sensoriale.