Domenica 21 novembre il Teatro Politeama Pratese sarà la location del 3° Concorso di danza Solo Città di Prato organizzato da Danzarmonia che vedrà protagonisti i migliori giovani provenienti da tutta Italia negli stili Classico, Modern, Contemporary (Soli, Duo, Trio, Quartetti). Un evento davvero unico per la città di Prato con una giuria di livello internazionale che potrà contare su Luna Ronchi, Simone Lolli ed Eugenio Buratti. “Siamo alla terza edizione e le adesioni da tutta Italia stanno andando davvero bene con 100 iscrizioni per 150 partecipanti – spiegano le tre organizzatrici la direttrice artistica Carolina Lopes (in verde), Noemi Mantelli (in blu) e Patrizia Mascari (occhiali) – oltre ai maestri e ai genitori che saranno al seguito delle ballerine. La giuria è davvero di altissimo livello e questo concorso da l’opportunità di avere delle borse di studio in accademie di danza molto importanti sia a livello nazionale che internazionale. La mattina avremo le prove dalle 9 fino alle 13 e poi dalle 14 fino a tarda sera ci saranno le esibizioni che dureranno dai 2 ai 3 minuti l’una. Al termine di ogni categoria verrano assegnati i punteggi. Oltre alla Toscana saranno presenti delle accademie provenienti dall’Emilia Romagna, Umbria, Veneto, Lombardia e Marche – continuano le organizzatrici – sarà davvero un momento particolare perchè potranno esibirsi in un teatro bellissimo come il Politeama e questo è senz’altro un valore aggiunto del concorso. Un grazie ai nostri partner e al Comune di Prato che ci ha dato il patrocinio”. “Prato è sempre stata una città che aderisce a nuove iniziative e così è stato anche in questa occasione dove si unisce lo sport, l’arte e la cultura – mette in luce il presidente del consiglio comunale Gabriele Alberti – la danza non è molto conosciuta ma ha tantissimi appassionati e questa è un’occasione unica per far conoscere il nostro centro storico e il nostro Teatro Politeama ai partecipanti, alle loro famiglie e anche ai giurati di livello internazionale che saranno presenti. Un modo per dare forza anche a tutte le scuole di danza che sono rimaste chiuse per tanto tempo durante la pandemia e che adesso ritornano a vivere la loro passione”.