Una bella e soddisfacente rivincita quella che si è preso nella nottata italiano il giovane azzurro Matteo Berrettini. Il classe ’96 di Roma batte in rimonta 2 set a 1 l’esperto kazako Kukushkin e vince il super-Challenger di Phoenix. Dopo due sconfitte contro il classe ’87 nato a Volgograd, nel 2018, nei quarti a Shanghai (7-6 6-4) e in finale a Irving (6-2 3-6 6-1), Berrettini riesce ad imporsi, col punteggio di 3-6/7-6/7-6. “Non mi sentivo carico e ispirato, ero stanco a inizio torneo, ma grazie al lavoro fatto con il mio fisioterapista, e con Vincenzo (l’allenatore ndr), sono cresciuto, devo dire grazie a loro”. Un solo set perso in totale per il giovane italiano, che porta a casa un torneo il cui tabellone principale vedeva impegnati ben 16 tennisti nei primi 100 del ranking Atp. “Mai avrai pensato di rifare finale” ammette Berrettini, ma le sue prestazioni si sono rivelate solide ed efficaci, ed il tennista italiano ha dimostrato grande combattività. Primo set da dimenticare per Matteo Berrettini, sempre in difficoltà al servizio. Ben sette le palle break concesse dall’azzurro, che ha messo in campo poco più del 50% di prime, vincendo solo il 60% dei punti; il break a favore dell’avversario arriva rapidamente e il set si chiude senza storia. La reazione del ragazzone italiano però è stata veemente, Berrettini ha annullato pure un match point nel secondo set e nel terzo, dopo essersi fatto rimontare avanti 5-4 e avendo servito per il match, si è dimostrato lucido nel tie break, chiuso per 7-2. Il prossimo appuntamento con il giocatore classe ’96 è al Masters di Miami.