L’Italia di capitan Filippo Volandri abbandona la Coppa Davis, oggi ribattezzata Piquè Cup, ai quarti di finale. Passa il turno la Croazia di Martic, grazie alle vittorie di Gojo in singolare e dell’irresistibile duo Mektic-Pavic nel doppio. Il vero colpo lo fa il numero 279 del mondo Borna Gojo, che supera in tre set un Lorenzo Sonego irriconoscibile. Nel primo set il torinese prende il largo e potrebbe anche portarsi avanti 5-1 e servizio, ma non sfrutta l’occasione ed il parziale gira. Gojo resiste, gioca alcuni ottimi game e chiude 7-2 al tiebreak. Il secondo parziale è un monologo azzurro, con Sonego che facilmente chiude 6-2, sfruttando anche il calo di tensione dell’avversario. Il decisivo terzo parziale è però giocato molto male dal tennista italiano, che ottiene appena 2 game, sbaglia troppo e perde la partita.
Sinner limita i danni nel secondo incontro, rimontando un Cilic versione deluxe e chiudendo 3-6/7-6/6-3 con un’altra prova eccezionale. Si va al doppio, decisivo, e l’Italia è già consapevole di partite sfavorita. La coppia Mektic-Pavic è composta dai numeri 1 e 2 del circuito Atp, e il favore del pronostico è tutto verso i Balcani. Pavic in stato di grazia, Mektic si rivela come sempre ottimo gregario, 6-3/6-4 sul duo composto da Fognini (in ombra) e Sinner. L’Italia abbandona il torneo, palesando la mancanza del proprio miglior giocatore e di almeno un doppista affidabile.
Sul versante Challenger, a Forlì è Brancaccio il primo italiano a debuttare. Il campano però esce subito di scena: passa il turco Celikbilek, che si impone 7-5/6-2, chiudendo in scioltezza dopo un primo set molto equilibrato. Accede al tabellone principale del Challenger di San Paolo Luciano Darderi, che prevale in 3 set sul più giovane dei fratelli Cuevas, Martin. Il 2002 italo-argentino si impone 6-3/3-6/6-4 ed al primo turno troverà la wildcard di casa, Alves.