Intervistato in compagnia della fidanzata, la splendida Ajla Tomljanovic, Matteo Berrettini si è raccontato a Tennis United assieme alla giocatrice australiana:
“Come è iniziata la vostra storia?”, ha chiesto subito Mattek-Sands. I due hanno iniziato a frequentarsi durante il torneo di Wimbledon 2019, anche se la loro frequentazione è diventata pubblica solamente poco prima dello US Open. “Ci siamo conosciuti, abbiamo iniziato a passare del tempo insieme… di solito si comincia così, no?” ha spiegato Tomljanovic. “Non è stato facile però conquistarla – ha detto Matteo – in quel periodo ho dovuto lottare più fuori dal campo che dentro al campo”.
Vista la situazione di quarantena in Florida e in buona parte del mondo, i due passano parecchio tempo giocando l’uno con l’altro. “All’inizio era divertente – ha confessato Ajla – poi però lui ha iniziato a voler migliorare i suoi colpi e dopo 40 minuti il mio braccio mi fa male. Finisce sempre che mi sembra di fare schifo, però poi mio padre mi fa notare che non è vero, che sto migliorando, solo che giocando con un uomo non si nota”.
Le varie domande da “gioco delle coppie” si susseguono in maniera incalzante e la complicità tra i due è evidente. “In questo periodo di quarantena sono stato più io a prendermi cura del mio aspetto esteriore – ha confessato Berrettini – anche se le due volte che siamo usciti per festeggiare un compleanno di uno dei membri della famiglia, Ajla ci ha messo più di due ore per prepararsi”.
Tomljanovic è quella che si è lasciata andare di più a mangiare “junk food”, ha passato più tempo sui social media e ha il controllo del “telecomando” quando si tratta di scegliere cosa guardare su Netflix, anche se le sue scelte non sono sempre troppo gradite a Berrettini.
“Sono io quello che fa sentire di più il suo supporto durante il match dell’altro” è ripartito all’attacco Matteo. “Beh, per forza, hai un team di 20 persone!” ha ribattutto subito Ajla, che è la più competitiva dei due: “Sto peggio quando perdo” ha spiegato, “e anche quando vince ci mette almeno tre ore prima di rispondere ai miei messaggi” si è lamentato Matteo.
Gli allenamenti dei due non includono soltanto il tennis, ma anche il soccer-tennis, nel quale Tomljanovic sta migliorando a vista d’occhio. “Non mi sento troppo male quando la batto a soccer-tennis, perché ogni volta che riesce a vincere lei la fa pesare in maniera incredibile…”