La settimana che si è da poco conclusa ha visto il culmine del primo Grande Slam della stagione, gli Australian Open. Nel circuito femminile, la giovanissima ‘valchiria’ classe ’97 Naomi Osaka è riuscita a prevalere contro l’esperta e temibile ceca Petra Kvitova, che si è arresa 2 set a 1 dopo aver tentato la rimonta una volta perso il primo set. La fortissima giapponese si è imposta 7-6/5-7/6-4, dimostrando di essere in grandissima forma e pronta a dominare il circuito, rappresentando attualmente l’erede al trono più credibile per il post Serena Williams. Una cavalcata inarrestabile quella della giocatrice asiatica, e l’epilogo della vittoria finale è stata il perfetto coronamento, dopo aver già eliminato tenniste del calibro di Svitolina e Karolina Pliskova. Dopo aver trionfato agli US Open lo scorso anno, Osaka conquista il secondo Slam, un titolo che sembra solo il prosieguo di una carriera che si preannuncia ricca di successi. E’ invece lo Slam numero 15 quello conquistato dal campione serbo Novak Djokovic, che nel 53esimo appuntamento della propria carriera contro il maiorchino Rafael Nadal asfalta il proprio avversario, concedendogli solo 8 game e dominando la partita dall’inizio alla fine, senza andare pressoché mai in difficoltà. Il classe ’87 di Belgrado, numero 1 del mondo si impone 6-3/6-2/6-3 sul numero 2 in appena 2 ore e 4 minuti, a testimonianza di come a Melbourne ieri non ci sia mai stata partita. E’ la settima volta che ‘Nole‘ si aggiudica gli Australian Open, ed è stata anche probabilmente l’annata in cui è riuscito a prevalere con maggiore facilità. Il serbo raggiunge quota 17 Slam e si porta così a meno tre da Roger Federer. Djokovic dopo i problemi fisici affrontati ed il cambio di allenatore è ripartito più forte che mai e la sensazione è che quello da poco iniziato possa essere per lui un anno ricco di soddisfazioni.