Non riesce ad aggiudicarsi il Challenger di Launceston il nostro Lorenzo Giustino, che in Australia viene sconfitto in finale dal sudafricano Lloyd Harris. Il classe ’97 di Cape Town batte nettamente il napoletano Giustino, che deve arrendersi rapidamente in 2 set, col punteggio di 6-2/6-2. Il pronostico dell’incontro viene ampiamente rispettato, per Giustino però resta la grande soddisfazione di aver raggiunto la finale da numero 12 del tabellone e sfidato il numero 1 della competizione. Nella serata di ieri sono iniziate le qualificazioni all’ATP 250 di Cordoba, torneo sulla terra battuta a cui prenderanno parte dagli ottavi di finale anche Fabio Fognini e Marco Cecchinato, rispettivamente testa di serie numero 1 e 2 della manifestazione. Ci sono però anche altri tennisti italiani che si stanno giocando l’accesso al tabellone principale e 3 di questi sono riusciti ad accedere al turno finale: Paolo Lorenzi, Alessandro Giannessi e Gianluigi Quinzi. Tutto facile per Giannessi, che vince il primo set al tie break contro l’argentino Diaz Acosta e poi può beneficiare del ritiro dell’avversario sotto 2-1 nel secondo parziale; il classe ’90 ligure ora se la vedrà con ‘Paolino‘ Lorenzi in una sfida tutta italiana per conquistare un posto nella competizione. Lorenzi vince in rimonta contro l’argentino Arguello, avendo la meglio col punteggio di 3-6/6-3/6-4. Il veterano classe ’81 dimostra un ottimo stato di forma riuscendo a ribaltare una partita che si era messa male. Fatica un po’ più del previsto Gianluigi Quinzi contro il padrone di casa Collarini, ma riesce a vincere per 2 set a 1, rimontando così come Lorenzi. Dopo aver perso per 6-4 il primo set, Quinzi vince 6-4/6-1 i successivi due set e ora sfiderà il classe ’95 argentino Cachin per accedere ai sedicesimi del torneo. Eliminato invece Federico Gaio, battuto dallo slovacco classe ’89 Martin, che si impone 6-3/6-1 riuscendo per la prima volta a battere il tennista italiano, dopo due sconfitte di fila. Con questa di Cordoba sono 5 sconfitte di fila per Gaio, chiamato adesso a rifarsi.