Giornata di qualificazioni nerissima sul versante ATP per i giocatori azzurri. A Buenos Aires esce con le ossa rotte Marco Cecchinato, che ottiene appena 4 game col kazako Popko. Un doppio 6-2 che non ammette repliche, il siciliano, campione tre anni fa nel torneo, viene subito estromesso. Fuori anche Giannessi; la partita col boliviano Dellien dura praticamente un set. Dopo il primo parziale perso al tiebreak, Giannessi ottiene un solo game. A Rotterdam si passa dalla terra al cemento, ma il risultato non cambia. Caruso perde male contro l’olandese Van Rijthoven (4-6/6-7), Cobolli sbaglia troppo e regala break a profusione allo spagnolo Zapata Miralles, cedendo 4-6/1-6.
Sul versante Challenger è positiva la settimana di Thomas Fabbiano, fermato in semifinale a Cleveland dal mancino giapponese Nishioka, che chiude 7-6/6-3 una bella sfida all’insegna dei continui cambi di fronte tra due giocatori che per varie ragioni non fanno della fisicità e del servizio i propri punti di forza.