Ottime notizie da Budapest: Matteo Berrettini asfalta Laslo Djere e conquista la finale all’Atp 250 di Budapest. Il romano travolge il serbo in 2 set, chiudendo 6-4/6-2 con grande qualità e autorità. Il classe ’96 azzurro sta giocando un gran tennis e proverà a vincere il suo secondo titolo Atp contro un altro serbo, Krajinovic. Giornata di qualificazioni all’Atp 250 di Monaco per Lorenzo Sonego e Thomas Fabbiano. Avanti il primo, fuori il secondo; Sonego vince 2 set a 1 contro il tedesco Hanfmann, dopo una partita molto tirata fino al terzo set, che termina col punteggio di 7-6/6-7/6-3. Il torinese sfiderà adesso lo svizzero Laaksonen per un posto nel torneo. Eliminato Fabbiano, che viene battuto 2 set a 1 da Maden, in rimonta (6-4/2-6/2-6). Ad Estoril, avanzano tutti gli italiani nelle qualificazioni, ad eccezione di Giustino, sconfitto 2 set a 0 da Evans. Vince Bolelli, 2 set a 0 col russo Gerasimov (6-2/7-6) e sfiderà l’australiano Popyrin. Vittoria per Caruso, 2 set a 1 su Martinez, per 6-3/5-7/7-6, e ora per il siciliano c’è Cuevas. 2 set a 1 anche per Filippo Baldi, in rimonta sullo slovacco Kovalik (4-6/6-3/6-2). Baldi ora se la vedrà col padrone di casa Domingues. Conquista con autorità la finale a Francavilla Stefano Travaglia, che batte 2 set a 0 lo slovacco Gombos, per 6-3/6-4. Il marchigiano affronterà il tedesco Otte per il titolo nel Challenger abruzzese. Nel circuito WTA, a Praga vince la prima gara di qualificazione Jasmine Paolini, che concede appena 4 game alla ceca Markova, piegata 6-3/6-1 in appena 57 minuti di gioco. La classe ’96 sfiderà la ceca Smitkova. Vittoria anche per Gatto-Monticone: la piemontese vince 6-0/6-2 con la messicana Olmos e troverà la tedesca Korpatsch. Eliminate Di Giuseppe e Grymalska, entrambe per 2 set a 0, rispettivamente da Flink e Swiatek. A Rabat, vittorie facili per Trevisan ed Errani, che si impongono 2 set a 0. Errani chiude 6-1/6-2 sulla francese Codino e troverà Ferro, mentre la fiorentina Trevisan batte 6-2/7-5 Nahimana, tennista del Burundi, e ora affronterà la romena Bara Irina.