Melbourn- E andiamo “tifoso viola” Matteo Berrettini; il romano ma di fede calcistica viola passa al 2° al turno degli Australian Open: il nostro “miglior pazzata del Ranking rispetta il “Betting” e seppur soffrendo nel 1° set andato ai vantaggi con un “tie break vinto a 9 non senza soffrire, 7-6(9), prosegue lottando per andare sul 2-0 vincendo al 12ç° gioco la 2° manches 7-5 prima di incanalarsi nella discesa finale del 6-3 ,il sudafricano Kevin Anderson.
Senza troppi problemi “fortunosamente” anche Fabio Fognini, che sceso dal letto dalla parte giusta, infilata la ciabattina giusta, dopo un buon e rifocillante pranzo, batte il francese Pierre-Hugues Herbert 6-4, 6-2, 6-3.
Il “non c’ è due senza tre” lo mette a referto Lorenzino Sonego mentre il “quarto vien da se” è interpretato da salvatore Caruso. Lorenzo batte Sam Querrey , mentre Caruso estromette Henri Laaksonen. In 2 lasciano la terra d’Australia: Cecchinato e Seppi; dalla parte del “Main draw” al femminile ai saluti come preventivato Trevisan, Paolini e Cocciaretto.
Buone nuove mandate a casa ad Arma di Taggia per telex vincente anche da parte di “Fabione” Fognini. Il nostro secondo miglior piazzato col suo attuale 17° posto, ma “Fogna” è stato anche dalle parti del 9°-10° prima di prendersi piu’ di qualche match “sabatico” ed essere retrocesso, batte al debutto l’uggioso francese Pierre-Hugues Herbert peggio piazzato al nr.84. Sceso in campo con gli “attributi giusti” ligure vince a sua volta in tre soli set con il punteggio finale di 6-4, 6-2, 6-3, come a dire “palle lunghe e ben distese”.
Un bel breal piazzato nel 1° set, l’unico “in ballo” Fabio iniziava a mettere in tutti gli angoli il francese chiudendo “quasi in quattro e quattr’otto” il secondo set: 6-2 . Il più era “quasi fatto”. Herbert finiva per non raccapezzarsi per nulla, e per il “ragazzo da Arma ti taggia” era un giochetto da ragazzi finirla li bissando un secondo 6-2.
Così per la 15esima volta consecutiva Fognini approda al 2° turno degli Australian Open (la 50esima in uno Slam-bravo comunque..), dove “il nostro-croce e delizia del tennis mondiale, un dritto e numeri da ..nr.5 ( ci scuserete il gioco di parole) ma testolina talvolta da 238…ha raggiunto per tre volte gli Ottavi (2020, 2018 e 2014). Adesso lo aspetta ..purtroppo” un incrocio che non avremmo mai voluto vedere, ovvero il “Derby d’Italia” con Salvatore Caruso.Uno proseguirà e sarà al 3° turno,( comunque un italiano che andrà avanti) con il perdente che sventolerà il fazzolettino bianco.
Ed arriviamo alla vittoria che, ce lo permetterete” del “nostro” Lorenzo Sonego, da Noi sponsorizzato e seguito passo passo dopo il Challange” di 2 anni fa a Firenze per far si di portargli davvero fortuna . dall’allora circa 500°esino ai grandi numeri attuali frutto di un grandissimo biennio. “Lorenzino” estromette lo statunitense Sam Querrey, sconfitto 7-5, 6-4, 6-4 in un match combattuto in maniera alla fine vincente poco più di 2 ore..
Ambedue i contendenti facevano leva sui propri turni di buoi servizi; Sonego “testa a partito” costringeva tenendo ritmi alti e angoli profondi Querrey a scendere di rendimento e qualità.., mentre l’azzurro alzava di scambio in scambio i suoi toni con colpi sempre più ficcanti. Logica il 7-5 al 12° gioco del 1° set che serviva a farsi il morale gusto. Sonego manteneva la giusta concentrazione anche nel 2° set breccava al momento giusto, manteneva il servizio a chiudeva stavolta sul “propedeutico” 10° gioco del 6-4. “-0 e tutto bene verso il 3° dove il match per il “nostro torinese” svolata dalle parti del n9° game; ri-break vincente e ri-chiusura per la 2° volta sul 6-4 che gli spalancava le porte del 2° turno. Bravo “bum…bum” Lorenzino sfida chiusa nel gioco successivo. Sonego eguaglia così il suo miglior risultato all’Australian Open: il secondo turno lo aveva già ottenuto nel 2018 la sua prima grande stagione…avanti così !!
Il non c’è due senza tre era certificato dal 1° bellissimo successo in carriera agli Australian Open per Salvatore “Tore” Caruso. Il siciliano supera anch’esso, per non far di meno dai suoi compagni di colore in tre set il finlandese naturalizzato svizzero Henri Laaksonen messo peggio in classifica (numero 139 del ranking Atp) concedendo solo 8 games: 6-2, 6-4, 6-2 in poco meno di 2 ore.. Caruso faceva suoi 2 break per portarsi a casa l’iniziale 6-2. Seconda partita più combattuta.. break e controbreak, ed arrivava il 9 gioco game che si rivelava decisivo, perché Caruso si procurava subito tre palle break e proprio con la terza che si rivelava essere quella buona: 6-4 a via andare. Da li..il siciliano isava la vela leggera dall’alto del suo numero 78 del mondo , trovava “il vento giusto” per spingere le accellerazioni ancora decisive; Salvatore in poco empo metteva nel suo binocolo la fine della 3° partita e ristrappando il servizio a Laaksonen nell’ottavo game chiudeva in tutta tranquillità ancora sul 6-2.
E arriviamo purtroppo alle note”stonate e negative” degli addiii.
Per primo Marco Cecchinato che dai fasti del Roland garros di 2 anni fa pare aver smarrito la “via maestra” viene estromesso, seppur dopo una buona ma illusoria partenza in quattro set dall’americano Mackenzie McDonald, numero 192 del mondo, con il punteggio di 3-6, 6-3, 6-2, 6-2 in pocopiù di 2 ore. Dopo 2 set “da giudicare benino”, il nostro palermitano si perdeva irrimediabilmente senza trovare la via vincente. marco iniziava breccando per due volte il servizio all’americano per poi cchiudere la prima frazione sul 6-3 in suo favore. Spreca poi due palle break in avvio di secondo set e McDonald chiudersi il 1° set sul 6-3. Il suo avversario li, saliva di tono, mentre “Minus” Marco calava di schianto. Rivincita “stelle e strisce” sull’identico 3-6: 1-1. Li il siciliano però ci arrivava già mentalmente scarico. Ilterzo e il quarto set erano purtroppo copia & incolla; brevi, densi di errori non procurati frutto di un morale e concentrazioni andate “alle ballodole” Cecchinato oltretutto non riusciva a sfruttare un paio di palle break nei “passggi topici” : due palline infide che pesavano li tantissimo… break a inizio terza frazione e da quel momento la gara per il “siculo” finiva li. L’americano sparava , Cecchinato alzava a ripetizione bandiera bianca arendendosi in “quattro e quattr’otto” sul duplice deprimente 2-6-2-6.
Altro capitolo negativo: lo firmava ai nostri danni Pablo Cuevas che ci mette 4 set con i primi 2 molto combattuti entrambi finiti al 10° gioco per batterci Andreas Seppi. 6-4, 4-6, ed eravamo 1-1 “pari e patta”; ma poi come ai danni di Cecchinato arrivano ed erano messi a referto altri 2 veloci negativi 6-2, 6-2 con Cuecas promosso al 2° turno. 6-2, 6-2 dopo meno di due ore e mezza. eppi iniziava male; Nel 1° set, 2 break davano a Cuevas vantaggi importanti. ma li scattava una delle poche molle per l’azzurro: Nel decimo game dell’iniziale set Cuevas però andava “in tilt & relativo stallo” .. Seppi, che ne approfitta immediatamente breccando il suo avversario ed indirizzandosi il 1° set vincere sul 6-4. E sempre per 6-4 Cuevas se la pareggiava. Come accennato “pari e patta”. 1-1. Ma il divario degli anni tra i 2 si faceva sentire; Andreas cominciava a far intravedere grandi difficoltà cedeva campo alla rimonta di Cuevas con il nostro numero 108 del mondo c( ma che purtroppo retrocedrà…ndr ) lasciando per due volte il servizio dava l’opportunità a Cuevas ( che non se la lasciava scappare) 3° set vinto agevolmente per 6-2 con grande calo dell’azzurro; Anche la 4° partita non aveva storia; break importanti da parte di Cuevas; Seppi non ce la faceva proprio alzando definitiva bandiera bianca ancora sul 6-2.
TABELLONE FEMMINILE
Qui 3 estromissioni, però facenti parte di quel capitolato messo in preventivo sin dall’estrazione del “Main -draw”. Martina Trevisan dice addio agli Australian Open per mano della Ekaterina Alexandrova, testa di serie numero 29, che si aggiudica il match per 6-3, 6-4 .
Poi toccava a Jasmine Paolini che purtroppo copia negativamente Martina dando l’addio di scena in ancor meno tempo..neanche 50 minuti pieni. Quando nel sorteggio era uscito il nome della sua avversaria “all’attenti..pronti..via” il destibo era già segnato. Karolina Pliskova è davvero ancora troppo superiore per l’azzurra, che cede con il punteggio di 6-0, 6-2 al primo turno. Poco da dire…purtroppo !!
Qui purtroppo il “non cìè due senza tre” lla rovescia lo mette a referto la giovanissima Elisabetta Cocciaretto. che nonostante, almeno sulla carta, il suo impegno fosse più abbordabile rispetto a quelli delle due connazionali, visto che viene eliminata in rimonta dalla numero 212 del mondo: Mona Barthel. L’azzurrina si illude nel vincersi il 1° set 6-3, ma poi la sua avversaria, dopo aver oliato bene giunture muscoli, e stretto la presa della racchetta, inizia la rimonta pr artigliare la parità sull’1-1 aggiudicandosi al 10° gioco la 2° frazione: 6-4. Lella 3° decisiva partita l’anconetana stanca si faceva breccare nel momento topico con la Barthel coe non perdeva l’attimo fatato richiudendo col duplice 6-4 guadganando il 2° turno.