Un’annata incredibile, quasi da film, per Marco Cecchinato. Il classe ’92 palermitano è stato autore di un’esplosione pazzesca nella stagione appena conclusa, ed ora il 2019 per lui sarà un anno in cui cercare di confermarsi e migliorare sulle superfici veloci. Cecchinato vantava solo 4 match Atp vinti prima del trionfo all’Atp 250 di Budapest, in cui è riuscito a trionfare da ‘lucky loser‘, diventando l’ottavo tennista della storia a compiere questa impresa. Dopo il primo torneo conquistato, arriva il grandissimo ed inaspettato exploit al Roland Garros. Cecchinato vince il suo primo incontro in un torneo del Grande Slam battendo in rimonta il romeno Marius Copil con il punteggio di 2-6, 6-7, 7-5, 6-2, 10-8. Al secondo turno sconfigge Marco Trungelliti e al terzo supera a sorpresa lo spagnolo Pablo Carreño Busta, decima testa di serie. Negli ottavi affronta il nº 9 ATP David Goffin vincendo l’incontro con il punteggio di 7-5, 4-6, 6-0, 6-3, battendo per la prima volta in carriera un top 10. Nel match dei quarti riesce nell’impresa di battere 6-3, 7-6, 1-6, 7-6 Novak Đoković, ex nº 1 del mondo e vincitore a Parigi nel 2016; diventa così il primo italiano a raggiungere la semifinale di un Major quarant’anni dopo Corrado Barazzutti, che ci riuscì proprio al Roland Garros del 1978. In semifinale trova Dominic Thiem; Cecchinato gioca alla pari i primi due set ma cede più nettamente nel terzo parziale, lasciando via libera per la finale al giocatore austriaco, con il punteggio di 5-7, 6-7, 1-6. L’impresa di Parigi gli vale la 27ª posizione nella classifica mondiale. Il 22 luglio nella finale del torneo di Umago (ATP 250) conquista il secondo titolo ATP stagionale e in carriera. Al primo turno, come testa di serie n° 3, beneficia di un bye. Negli ottavi, supera a fatica il ceco Jiří Veselý. Nei quarti, si impone agevolmente su Laslo Đere (6-4, 6-1), mentre ancora più netto è il suo successo in semifinale contro il qualificato argentino Marco Trungelliti (6-2, 6-1). In finale, ha la meglio sull’argentino Guido Pella in due set (6-2, 7-64). Nel ranking mondiale sale alla posizione n° 22. Il 15 ottobre diventa il nono tennista italiano a fare ingresso tra i primi 20 giocatori della classifica mondiale dall’introduzione del sistema di calcolo computerizzato, fissando il proprio best ranking alla 19a posizione, la stessa raggiunta da Renzo Furlan nel 1996. Il gioco di Cecchinato è sicuramente cresciuto in qualità e personalità, ma è la determinazione a fare la differenza nella carriera del ragazzo palermitano. Dal periodo più buio, il 2016, quando resta invischiato nella vicenda scommesse (il procedimento disciplinare è stato poi estinto) è uscito ancora più forte sotto la nuova guida di Simone Vagnozzi. Cecchinato può guardare alla nuova stagione con fiducia: l’Italia ha trovato un atleta di ottimo livello.