Il Tc Prato supera 2-0 il Tc Mario Stasi Lecce e conquista la serie A1 del tennis maschile. La formazione laniera capitanata dal maestro Antonio Cotugno dopo il 5-1 in terra salentina doveva chiudere il doppio confronto con almeno due affermazioni e al team di via Firenze sono bastati i primi due singolari con le vittorie di Federico Iannaccone (Tc Prato) su Giammarco Micolani per 60 60 e quella conclusiva di Mattia Bellucci (Tc Prato) su Ignacio Jua Iliev per 63 63. Al termine grande festa per la squadra che ritorna così in serie A1 dopo che lo scorso anno aveva perso la promozione al doppio di spareggio “E’ chiaro che gran parte della promozione è arrivata grazie alla vittoria a Lecce – spiega Fausto Fusi, direttore sportivo del Tc Prato – ma anche in questa occasione i ragazzi hanno dimostrato di essere un gruppo unito e che voleva questo obiettivo. Abbiamo dominato il girone eliminatorio con tutte vittorie e poi si sono fatti trovare pronti nel doppio confronto contro una squadra che in casa aveva un tifo bellissimo. Ora festeggiamo questa promozione per riorganizzare la prossima stagione e se possibile cercare di rinforzare una squadra che è davvero solida”. Insieme a Mattia Bellucci e Federico Iannaccone il team laniero era composto da Niccolò Baroni, Davide Galoppini, lo slovacco Filip Horansky, decisivo in questa stagione dopo che lo scorso anno non era potuto venire per i problemi della pandemia, e Nicolas Parizzia capitanati dal maestro Antonio Cotugno “Meritavamo la promozione per quello che abbiamo fatto in questi mesi – spiega Cotugno – la squadra ha sempre messo il cuore e ha dato il massimo in tutte le partite. Hanno unito solidità e concretezza per un obiettivo che ci eravamo prefissi a inizio stagione e che adesso possiamo festeggiare. E’ un team che può credere in qualcosa di importante e se riusciremo a trovare un innesto giusto possiamo pensare davvero allo scudetto. In questa occasione ho visto un bel pubblico e questo testimonia che quando c’è qualcosa di importante in palio i tanti appassionati vengono a tifare”. Un gruppo unito che ha trovato in Horansky un punto di riferimento ? “Ho dato il mio contributo per esperienza e per classifica – dice lo slovacco – siamo riusciti a ritornare in A1 e questa era la nostra mission. Sono contento perchè molti ragazzi durante questa stagione sono cresciuti e sono riusciti a portare a casa delle partite davvero non facili in campi ostici. Bravi tutti ora festeggiamo”