Lunga fuga a segno nell’11ª tappa del Giro 100: è lo spagnolo Omar Fraile a imporsi nella Firenze-Bagno di Romagna di 161 km, terminata con una volata del gruppone di fuggitivi in attacco fin dal primo gpm. Fraile ha preceduto il portoghese Rui Costa, campione del Mondo a Firenze, ed il francese Rolland. Giovanni Visconti, il primo degli italiani, ha invece chiuso 5°. Mentre si svolgevano le schermaglie tra i fuggitivi, anche tra i big non sono mancati gli attacchi in una tappa, partita dal Ponte a Ema, borgo natio dell’Immortale Gino Bartali, che ha attraversato l’Appennino in un continuo saliscendi, ricca di insidie e senza un metro di pianura. Tra i big (al traguardo dopo 1’37”) c’è stata qualche schermaglia sugli ultimi chilometri del Fumaiolo, col forcing di Nibali e l’attacco di Pinot che ha pure provato l’allungo in discesa, guadagnando una decina di secondi prima di essere raggiunto dagli altri big. E così è rimasto tutto invariato in classifica (con Dumoulin sempre in rosa), eccezion fatta per Kangert, entrato tra i primi dieci. Il palcoscenico se l’è così preso tutto Fraile, 26enne della Dimension Data, già vincitore del Giro dell’Appennino nel 2015. Nella stessa stagione conquistò anche una frazione della Quattro giorni di Dunkerque. Continua invece il digiuno degli italiani, ancora senza gioie dopo undici tappe. Era successo soltanto nel 2010 ma alla 12ª arrivò il primo successo. Domani si risale l’Emilia-Romagna, 229 km da Forlì a Reggio Emilia (tappa più lunga del Giro) con la novità assoluta di 33 km in Autostrada del Sole, sul tratto della Panoramica, chiusa per l’occasione