Dall’altra parte del muro lo spogliatoio italiano è scosso dai canti e dalle urla di una gioia repressa da tanto, troppo tempo: la vittoria sugli inglesi ha appena scritto una delle pagine più belle dello sport italiano, e stare in conferenza stampa invece di unirsi alla festa è forse la parte più dura di una partita destinata a restare davvero nella storia.
Massimo Brunello, CT Italia Under 20: “Sono felicissimo, per me, per tutto lo staff, ma soprattutto per questi ragazzi, che hanno dimostrato di avere veramente le palle. Era nei nostri sogni fare un match di questo livello, un combattimento senza respiro dal primo all’ultimo minuto, con i nostri avanti al limite dell’eroismo, e tutti sempre concentrati, senza mai sbracare difensivamente nonostante i loro tentativi incessanti e la loro fisicità esasperata”.
“Credo che per gli inglesi finire a zero sia qualcosa di veramente duro da digerire, hanno un gruppo di giocatori di grandissima qualità, il meglio di un movimento che dalle loro parti produce circa mezzo milione di atleti in questa fascia di età. Noi oggi abbiamo fatto qualcosa di incredibile, superandoli nell’uno-contro-uno: vedere la mia squadra lottare in questo modo mi ha esaltato, perché sapevo che i ragazzi avevano questo rugby dentro di loro, un rugby espresso solo in minima parte contro la Francia la settimana scorsa”
“Siamo partiti per questo Torneo sapendo che ripetersi dopo l’anno scorso sarebbe stato difficile, avevamo messo noi l’asticella già bella alta, eppure siamo stati in grado di alzarla ancora. Treviso ci ha regalato un ambiente rugbistico vero, non solo stasera, ma durante tutta la settimana, e di questo possiiamo solo ringraziare la città e la sua gente. Se devo dedicare questa vittoria a qualcuno, la dedico al movimento italiano, perché ogni giorno c’è tanta gente che lavora molto duramente per far crescere il rugby del nostro Paese, e non è mai facile rendersene conto”.
Alessandro Garbisi, mediano di mischia Italia Under 20: “Sapevamo che il 3 a 0 alla fine del primo tempo era troppo poco, sia rispetto a quello che stavamo facendo in campo, sia per mettere in sicurezza la partita. In spogliatoio ci siamo detti di stare tranquilli, tenere alto il livello in difesa e mantenere solido il nostro piano di gioco. Gli inglesi hanno giocato durissimo, fisicamente sono stati in pressione costante, ma oggi noi avevamo qualcosa in più, e alla fine è andata come doveva andare”.
Giovanni Sante, apertura Italia Under 20: “Giocare a Treviso da trevigiano è stato emozionante, la spinta del pubblico è stata decisiva, la sentivamo tanto e ci ha aiutato a restare attaccati alla partita anche nei momenti più difficili. Gli ultimi minuti sono stati davvero difficili, loro attaccavano da tutte le parti e noi siamo stati bravi a non disunirci, contrastandoli sull’uno-contro-uno e mantenendo alta la concentrazione in difesa. Mi unisco alla dedica del nostro allenatore, anche per me questa è una vittoria da condividere con tutti i rugbisti italiani”.