Rientrato al Sun Square Gardens Hotel non nasconde la propria delusione, la stessa dei suoi ragazzi al fischio finale, Massimo Brunello, head coach di un’Italia Under 20 che si aspettava di più dal match contro i caucasici: “Innanzitutto ci tengo a fare alla Georgia i complimenti, hanno meritato la vittoria confermandosi una squadra con un livello competitivo ormai consolidato, come si è visto prima che con noi anche con Sudafrica e Argentina”, esordisce il tecnico rodigino. “Per quanto riguarda la nostra prestazione, oggi abbiamo pagato carissime imprecisione e indisciplina, mettendoci sopra qua e là anche qualche bel regalo, come ad esempio in occasione della loro terza meta, quando eravamo rientrati sotto di un punto giocando la migliore fase della nostra gara”.
Non solo la sconfitta, a bruciare è anche il potenziale punto di bonus lasciato per strada: “In un Mondiale ogni dettaglio vale doppio, e contro i georgiani, malgrado la loro superiorità sul piano fisico e in alcune situazioni di gioco, pur sprecando tanto siamo comunque stati in partita quasi fino alla fine, quando poi la quarta meta a due minuti dalla fine ha chiuso ogni spiraglio. Tutto questo fa parte di un percorso di crescita, resta il fatto che oggi non si è vista la squadra che sappiamo essere, e questo è un peccato perché alla vigilia ci siamo detti che la giornata poteva mandarci in paradiso o spedirci all’inferno, ed ora in attesa degli altri risultati è probabile dovremo giocare nella fascia dal 9° al 12° posto, dove il rischio retrocessione spinge tutti a dare il 110% ed ogni partita è una guerra vera”.
In molti chiedono come mai sul 17 a 25, con un penalty da posizione non difficile e la possibilità di tornare dentro il break, si sia preferito andare in rimessa laterale: “Dalla panchina abbiamo chiesto di piazzare, ma a volte le sensazioni in campo contano di più, i ragazzi sentivano di poter segnare col drive da quella situazione ed hanno scelto così, altre volte hanno avuto ragione, ed è comunque giusto responsabilizzare i leader nelle decisioni quando la partita presenta momenti così delicati. Peccato, ora ci aspettano due partite durissime sul serio, fortunatamente non ci sono infortunati e quindi possiamo affrontarle con tutti i giocatori disponibili, e questo conta molto”.