Continua il cammino dell’Italia in preparazione alla seconda partita del Girone A della Rugby World Cup 2023, il 20 settembre contro l’Uruguay. I sudamericani hanno giocato una grandissima partita contro la Francia, impedendole di conquistare il punto di bonus offensivo e tenendola in scacco per oltre un’ora con il risultato in bilico. Per batterli servirà la miglior Italia, come ha spiegato la terza linea Sebastian Negri, al suo secondo mondiale e sempre più vicino a un grande traguardo personale: dopo la 49esima presenza contro la Namibia, si avvicinano i 50 caps in maglia azzurra.
La prestazione dell’Uruguay contro la Francia ha sorpreso tutti: hai visto la partita? Cosa ne pensi?
“Ho visto una squadra molto aggressiva e dotata di grande passione, che ha lottato furiosamente su ogni pallone e si è dimostrata competitiva dal punto di vista fisico. Sarà una partita difficile, come del resto lo è ogni test match, soprattutto a un Mondiale, ma contro questo Uruguay servirà una buona prestazione da parte di tutti per poter vincere. Sono una squadra molto pericolosa”.
Il breakdown sarà fondamentale…
“Assolutamente. Abbiamo visto giovedì sera cosa ha fatto l’Uruguay contro la Francia, lottano su ogni pallone e ti mettono in difficoltà sul piano fisico, e contro una squadra così il punto d’incontro diventa importantissimo. Come abbiamo sempre fatto, dobbiamo concentrarci su noi stessi e fare il nostro gioco, per poter esprimere la nostra miglior prestazione. Se lo faremo, otterremo il risultato che vogliamo”.
Potrebbe essere anche la giornata del tuo 50esimo cap: come ti senti?
“Ovviamente sono molto orgoglioso di questo traguardo, sia per me che per la mia famiglia, e per tutti coloro che mi hanno seguito dall’inizio del mio viaggio. Sarà incredibilmente speciale giocare davanti a mio padre, la mia fidanzata, uno dei miei migliori amici, in un’occasione così importante per me”.
Il primo tempo contro la Namibia è stato più difficile del previsto. Cosa è successo? Come avete reagito?
“Sì, è stato molto difficile. Sai, in queste occasioni così importanti l’emozione può condizionare un po’, ma la reazione nel secondo tempo è stata molto positiva. Abbiamo dimostrato che se seguiamo il nostro piano di gioco, applichiamo ciò che abbiamo preparato in allenamento e facciamo quello che dobbiamo fare in campo possiamo essere una squadra molto pericolosa. Nel primo tempo abbiamo perso un po’ di ordine, e forse pensavamo che sarebbe stata una partita facile, ma come abbiamo imparato, non esistono partite facili e dobbiamo essere sempre concentrati, in ogni aspetto del gioco”.
Uruguay, la Namibia nel primo tempo con l’Italia, ma anche le Fiji contro il Galles, la Georgia in questi anni. Il livello delle tier 2 si sta alzando moltissimo…
“Penso sia una cosa davvero positiva per il rugby. Il fatto che le squadre tier 2 giochino sempre meglio contribuisce ad alzare il livello di tutta la Coppa del Mondo, perché ogni squadra deve sempre lottare per poter ottenere il risultato, dando sempre qualcosa di più. Possiamo vedere in ogni test match come le cose diventino sempre più difficili, e per vincere devi performare al massimo e seguire il tuo piano di gioco. È un grande passo in avanti per il rugby”.