Gioia, ma anche consapevolezza di aver finalmente portato a casa quello che si meritava. Coach Brunello è raggiante, mentre i suoi ragazzi festeggiano con la gente che sembre non volerli lasciare andare in doccia.
“Grande match, avevo preannunciato alla squadra le difficoltà di una partita come questa, e vedere come ne sono venuti fuori, reagendo alle tre mete consecutive a cavallo tra primo e secondo tempo, mi ha dato tutte le conferme che cercavo sullo spessore di questo gruppo”, le parole del tecnico azzurro in Sala Stampa. “Abbiamo commesso anche oggi degli errori che dobbiamo imparare a non regalare agli avversari, ma la tenuta mentale e la fiducia nel nostro piano di gioco ci hanno consentito di riprendere in mano una partita che sarebbe potuta scivolarci via. Sono veramente orgoglioso, questa vittoria i giocatori se la meritano pienamente”.
Al commiato dallo Stadio di Monigo, lo scenario più bello per l’impresa più attesa: “Meraviglioso, le tribune così piene ci hanno sostenuto e poi spinto nei momenti più difficili della gara, questa vittoria è anche merito di un pubblico che ci vuole davvero bene, ricambiato completamente. Ora puntimao alla Scozia per chiudere in bellezza, ma vorrei davvero dedicare questo risultato a tutto il mio staff, e a tutti gli allenatori ed i professionisti italiani che mettono ogni giorno l’anima credendo profondamente in questa Federazione e nel potenziale del rugby italiano. Sono orgoglioso di essere italiano alla guida di una squadra italiana, il senso di appartenenza è per me, ma anche per questo gruppo, un elemento fondamentale”.
Non sta nella pelle il figliol prodigo, Alex Artuso, trevigiano doc andato a marcare la meta decisiva sull’erba di casa sua: “Non so nemmeno come descrivere quello che sto provando, una gioia incredibile, da trevigiano segnare questa meta con questa maglia in questo stadio è qualcosa di magico. Ringrazio tantissimo le persone che stanno credendo in me, la mia ragazza, la mia famiglia, ma soprattutto il mio allenatore, Massimo Brunello, che sta facendo per questo gruppo un lavoro incredibile, facendoci comprendere fino in fondo cosa significhi giocare a questi livelli”