Colwyn Bay – Dallo spogliatoio italiano del Parc Eiras i canti dei ragazzi di Massimo Brunello fanno ancora tremare i vetri, quando il tecnico degli Azzurrini, mai così bene al Sei Nazioni, rilascia il suo pensiero su una partita ed un Torneo carichi di significati importanti.
“Abbiamo cominciato il match molto bene, secondo il piano di gioco preparato in settimana. I ragazzi sono stati sempre molto lucidi, a tratti incontenibili, ma di sicuro un nostro difetto è che a volte ci manca quel pizzico di cinismo in più che servirebbe quando arriviamo in zona punti”.
“Il Galles non ha mai mollato e nel finale si è rifatto sotto nel punteggio, ma il pareggio sarebbe stato davvero ingiusto, perché l’Italia oggi ha dimostrato di essere stata nettamente più forte ed ha meritato pienamente la vittoria”, prosegue Brunello. I tre successi nel Torneo sono ovviamente una grande soddisfazione, un premio al lavoro di un gruppo con valori molto importanti, ma se proprio devo ripensarci, ammetto che il match in Irlanda ancora non mi va del tutto giù, perché senza quell’arbitraggio per noi molto penalizzante avremmo potuto puntare a qualcosa di bello anche lì, visto che i valori tra noi e loro erano davvero molto vicini”.
“L’anno scorso avevamo finito la stagione con una differenza punti positiva e dieci mete subite, quest’anno la malgrado le tre vittorie differenza è negativa, ed è chiaro che delle dodici mete subite in questa edizione, almeno due erano evitabili: abbiamo comunque saputo costruire un’identità precisa, che ha nella mischia chiusa e nella difesa i suoi punti forti e di cui siamo davvero molto orgogliosi”.
Uscito per concussion attorno alla mezz’ora, anche per il Capitano una soddisfazione enorme, che supera il rammarico di non essere stato in campo fino alla fine. “Ho preso una botta in testa e non ho superato il protocollo per il rientro, ora comunque sto benissimo, nessun problema. Questa era una partita difficile sulla carta, abbiamo cominciato forte e la meta subito all’inizio ci ha messo sul binario giusto”.
“Purtroppo abbiamo concesso troppo sul piano della disciplina, troppi falli a loro favore grazie ai quali sono rimasti attaccati al punteggio”, conclude Giacomo “Jack” Ferrari. “Bravi noi a restare comunque con la testa giusta almeno fino al 70’, poi da lì in effetti ci siamo un po’ sfilacciati, sbagliando qualche placcaggio di troppo, ma alla fine il risultato è stra-giusto e va a coronare mesi di lavoro a testa bassa, tre vittorie sono tanta roba in un Sei Nazioni e noi siamo tutti profondamente orgogliosi e felici”.