Marcatori: PT 11’ m. Gesi, n.t. (5-0); 14’ cp Edwards (5-3); 25’ m. tecn. Italia (12-3); 32’ m. Hughes, t. Edwards (12-10); 35’ m. De La Rua, n.t. (12-15). ST 42’ m. Houston, t. Edwards (12-22); 44’ m. Gallorini, n.t. (17-22); 57’ m. Aminu, n.t. (22-22); 62’ cp Edwards (22-25); 65’ m. Artuso, t. Sante (29-25)
Italia U20: 15. Brisighella; 14 Gesi, 13 Passarella, 12 Bozzo, 11 Bozzoni (78’ Elettri); 10 Sante, 9 Battara; 8 Botturi, 7 Odiase, 6 Lavorenti (45’ Berlese), 5 Turrisi (72’ Ruaro), 4 Mattioli, 3 Gallorini (63’ Artuso), 2 Quattrini, 1 Taddei (45’ Aminu)
A disposizione: 16 Gasperini, 17 Aminu, 18 Artuso, 19 Ruaro, 20 Berlese, 21 Casilio, 22 Elettri, 23 Bini
Head Coach: Massimo Brunello
Galles U20: 15 Winnett; 14 Houston (24’ – 34’ J. Morse; 63’ Davies), 13 Hennessey, 12 Bradley, 11 Morgan; 10 Edwards (72’ Jenkins), 9 Hughes (63’ Hope); 8 M. Morse (72’ Giannini), 7 De La Rua, 6 Woodman; 5 Green (59’ Evans), 4 Edwards; 3 Pritchard (48’ Fletcher), 2 Scarfe (56’ Morgan), 1 Kelleher-Griffiths (56’ J. Morse)
A disposizione: 16 Morgan, 17 J. Morse, 18 Fletcher, 19 Giannini, 20 Evans, 21 Hope, 22 Jenkins, 23 Davies
Head Coach: Byron Hayward
Arbitro: Woodthorpe (RFU)
Assistenti: Leal (RFU) e Ferreira (SARU)
Cartellini: 24’ giallo Kelleher-Griffiths (GAL);
Calciatori: Sante (ITA) 1/4; Edwards (GAL) 4/4;
Note: PT 12-15. Serata fresca, terreno in perfette condizioni, spettatori 4873 (sold-out).
Player of the Match: Marcos Gallorini (ITA)
Discese e risalite, come se la partita l’avesse scritta Lucio Battisti: l’Italia di coach Brunello centra finalmente un meritatissimo primo successo nel Sei Nazioni 2023 battendo più nettamente di quanto non dica il punteggio finale un Galles arcigno, bravo a piazzare l’uno-due di reazione all’enorme pressione fisica messagli addosso da Quattrini e compagni per larga parte del primo tempo.
Un doppio colpo che avrebbe potuto tramortire qualsiasi avversario ma non questa squadra, non gli Azzurrini decisi a regalare una serata magica a se stessi ed alle tribune piene ovunque dello Stadio Monigo ai saluti finali per questa edizione.
29 a 25 il risultato al triplice fischio, dopo un primo tempo chuso dall’Italia sotto di 3 malgrado un dominio a tratti imbarazzante con gli avanti.
PRIMO TEMPO
Sono gli Azzurrini a battere il calcio d’inizio in un Monigo stipato. È da subito partita nervosa e combattuta, ma la pressione dell’Italia, in questi primi minuti, si fa sentire eccome: metro dopo metro il fronte si stabilisce stabilmente nella metà campo gallese, nonostante qualche occasionale difficoltà nel controllo palla, ed al’11’ dà i suoi frutti consentendo alla squadra di casa di allargare sulla destra per i primi 5 punti della partita, schiacciati oltre la linea di meta da Gesi. Il calcio di Sante non va a buon fine ed il punteggio si assesta sul 5-0.
Riparte però il Galles, alla ricerca di una immediata reazione che si concretizza nel calcio piazzato prodotto dal blitz di Scarfe: alla battuta va Edwards e ne mette 3 per gli ospiti. Si accendono gli animi tra le due squadre, che a centrocampo si danno battaglia con veemenza tale da sfiorare la rissa, al 15′, immediatamente sedata dall’arbitro senza bisogno di estrarre cartellini.
Nei minuti successivi, la pressione italiana si intensifica, gli Azzurri si trasferiscono nella metà campo rossa per diversi minuti e la falange del Galles, dopo ben cinque mischie è costretta al fallo che permette all’Italia di guadagnare meta tecnica: punteggio fissato sul 12-3 al 26′. Il momento di gioia dura però troppo poco: in soli quattro minuti il Galles ricambia la cortesia: con la complicità di un errore di placcaggio della difesa ospite, il numero 11 Morgan si lancia in avanti per consentire al compagno Hughes di raggiungere agilmente l’area di meta e portare il punteggio sul 12-10 grazie alla trasformazione di Edwards; i gallesi, però, non si accontentano: approfittando del momento di difficoltà della difesa italiana, guadagnano una nuova touche sulla linea dei 5 metri su cui impostare il drive che sfonda, per la seconda volta in due minuti, la linea azzurra.
SECONDO TEMPO
Caricati dalla rimonta eseguita nella prima frazione di gara, i giocatori gallesi avanzano rapidamente all’inizio della seconda: bastano 40 secondi per raggiungere la linea dei 5 metri italiana e beffare, sugli sviluppi di una touche, la difesa grazie a Houston. Qualche secondo di attesa, per la conferma TMO, poi la sentenza: meta assegnata e trasformata dal solito Edwards. Al 42′, sono 12-22.
I dieci punti di svantaggio non sono sufficienti, tuttavia, a demoralizzare gli Azzurrini, che grazie ad un passaggio intercettato da Gesi vedono la possibilità di guadagnare prima la linea dei 22, poi quella dei 5 dove la difesa gallese riesce a rallentare l’avanzata senza però poter ostacolare la buona gestione del gioco a terra ospite che regala a Gallorini la possibilità di allungare il pallone oltre la linea di meta. Sante non trasforma. 17-22.
I minuti successivi vedono sul campo un Galles propositivo, cui si contrappone la difesa azzurra decisa a non concedere maggiore distacco agli avversari quanto piuttosto a guadagnare metri, inizialmente con fatica, sino a giungere a pochi metri dall’area di meta avversaria, al 56′, quando il drive impostato sulla touche italiana porta Aminu, rivelatosi decisivo da subentrante, a segnare altri cinque punti. È il 56′ e la serata no di Sante prosegue ma non scoraggia l’Italia.
Dopo appena 3 minuti, il punteggio è di 22-22 ed il Galles guadagna un piazzato: facile per Edwards che li fa diventare 25. L’atmosfera è sempre più tesa, le squadre sempre più aggressive e determinate ma i padroni di casa hanno una marcia in più: 62′ e touche conquistata sulla linea dei 22 metri; il drive italiano è inarrestabile fino a quella dei 5, dove per un attimo l’avanzata pare fermarsi ed Artuso sottolinea come sia solamente un istante: l’Italia sfonda e fa 27-25. Questa volta, Sante non sbaglia e trasforma. Minuto 64 e punteggio fissato sul 29-25.
Da qui in poi gli Azzurrini altro non fanno che rafforzarsi, dimostrando organizzazione e compattezza nella fase difensiva contro avversari aggressivi e decisi che però non riescono a trovare falle nell’ordinata linea azzurra, che domina anche se difendendo dimostrando la grande qualità del proprio pacchetto difensivo.
Sarà il conto alla rovescia dello stadio trevigiano scandito all’unisono da tutti i 5 mila presenti a celebrare il 29-25 finale, che regala all’Italia la prima vittoria della stagione mettendo la Scozia nel mirino con una carica in più.
FOTO FIR