Dopo la durissima gara di Dublino, Kieran Crowley e Michele Lamaro rispondono in conferenza stampa alle domande su una partita deragliata su binari imprevedibili e terribilmente complicati, di fronte ad un’Irlanda a caccia di punti per l’inseguimento alla Francia ed al suo primo posto nel Torneo.
Michele Lamaro, Capitano Italia: “Che dire, dopo un match in queste condizioni c’è tanta frustrazione, ma anche tanto orgoglio. Dopo la prima meta ci eravamo compattati e stavamo giocando, eravamo dentro la partita, difendendo bene sul loro multifase. Poi è successo quello che è successo, prima l’infortunio a Lucchesi, poi il rosso a Faiva, e ci siamo ritrovati senza i due tallonatori nel giro di pochi minuti, con trequarti di gara ancora da giocare. Da lì in poi non posso rimproverare nulla ai ragazzi, per l’atteggiamento, per la lotta, per non aver mai ceduto mentalmente, nelle peggiori condizioni possibili. Chiaro che col no-contest siamo stati penalizzati dal regolamento: contro l’attacco delI’Irlanda sapevamo già che sarebbe stato un pomeriggio difficile, ma così è stata davvero dura, in una partita che ha completamente cambiato lo scenario su cui ci eravamo preparati”
“Rimasti in tredici in difesa abbiamo dato tutto, cercando di adattarci al nostro meglio, restando il più possibile in piedi per presidiare quanto più spazio al largo, ma chiaramente con due uomini in meno alla lunga abbiamo pagato. Sul rosso non intendo commentare, l’arbitro ha fatto la sua valutazione e noi la rispettiamo”.
Kieran Crowley, Head-Coach Italia: “Nel foglio-gara avevamo due tallonatori, due piloni destri e due sinistri. Quanto accaduto è frutto di un regolamento ben preciso che riguarda la prima linea in caso di no-contest: solitamente se c’è una situazione con un cartellino rosso in prima linea lo si può sostituire, ma in caso di infortunio bisogna per forza togliere un altro giocatore e poi sostituirlo. Era una situazione fuori dal nostro controllo, non potevamo farci nulla”.
“I primi venti minuti, fino a quando siamo stati in parità numerica, abbiamo fatto bene il nostro compito, reagendo bene alla meta e lavorando con attenzione al nostro piano di gioco: ci sono state però ancora delle difficoltà nel reagire alla velocità dell’attacco irlandese, ed è anche su questo aspetto dell’adattamento difensivo che dovremo lavorare in vista della Scozia”.
Andy Farrell, Head-Coach Irlanda: “Non ci è mai capitato a livello di test di giocare contro 13 o addirittura 12 giocatori. L’Italia ha lottato con aggressività, mettendoci in difficoltà nel breakdown ed in altre situazioni: nel secondo tempo abbiamo fatto meglio che nel primo, giocando alcuni palloni più veloci, probabilmente anche per il tempo necessario ad adattarci a giocare col no-contest e contro due giocatori in meno. Ovvio che l’Italia ha provato a rallentare il gioco quanto più possibile, ma questo lo avrebbe fatto chiunque dovendo giocare in tredici. Per il prossimo match dobbiamo curare meglio alcuni dettagli, ma comunque vorrei sottolineare la bella prestazione di Lowry e Lowe, due giocatori su cui l’Irlanda può davvero contare con fiducia”.