Dopo il primo tempo, a Chicago, ero sicuro che avessimo una chance di portare a casa la partita contro l’Irlanda. I primi cinque minuti della ripresa abbiamo regalato due mete all’Irlanda e l’energia e la mentalità delle due squadre sono totalmente cambiati, quei due errori hanno deciso la partita”.
Conor O’Shea, CT dell’Italrugby, torna brevemente sul match del Soldier Field che ha deciso a favore del XV irlandese il debutto stagionale dell’Italia la scorsa settimana.
Poi, il tecnico dell’Italia si focalizza sulla gara di sabato a Firenze, contro la Georgia, primo del trittico dei Cattolica Test Match (diretta DMAX dalle 14.15): “Che partita vogliamo giocare? Una gara con ritmo, che ci permetta di mantenere il nostro momentum all’interno del match. Troviamo un avversario difficile, dobbiamo essere consapevoli che ci saranno dei momenti duri in questa partita”.
O’Shea parla delle scelte nella formazione titolare scelta per sabato: “Sapevamo che difficilmente Sergio (Parisse) avrebbe potuto giocare, abbiamo scelto rapidamente di non considerarlo per questa partita e puntiamo a recuperarlo per la gara degli All Blacks, forse anche per quella contro l’Australia. Abbiamo confermato la terza linea vista nel secondo test contro il Giappone, anche se chi è sceso in campo a Chicago in questo reparto, dove abbiamo grande profondità, ha fatto molto bene”.
Sulla scelta di Luca Sperandio ad estremo, il CT spiega che “per Luca è una grande chance e sono sicuro farà un ottimo lavoro per noi: è un atleta bravo sulle palle alte e con un grande x-factor. E’ facile vedere gli errori di un estremo, io e Gino (Troiani, manager azzurro) lo sappiamo bene avendo rappresentato i nostri Paesi in quella posizione. Sperandio è molto veloce, solido in difesa, capace di battere gli avversari nell’uno contro uno: se sapremo creare gli spazi per lui in attacco, potrà essere molto pericoloso”
Tommaso Allan, mediano d’apertura della Benetton, ritorna titolare della maglia numero dieci dell’Italia indossata da Canna a Chicago contro l’Irlanda: “Che Italia vedremo? Sicuramente una squadra con la voglia e l’ambizione non solo di giocare, ma anche di ottenere un bel risultato per noi stessi e per il nostro pubblico. Siamo determinati a giocare il nostro rugby per tutti gli ottanta minuti, ripartendo dal tanto possesso avuto a Chicago nel primo tempo”.
“Sicuramente dovremo fare passi avanti dal punto di vista dell’esecuzione, essere maggiormente cinici in attacco: aspetti su cui ci siamo concentrati in settimana. Tutti noi vogliamo fare una grande gara e fare un nuovo passo avanti nella crescita della nostra squadra”
“Noi trequarti dovremo aiutare il pacchetto di mischia, sicuramente la Georgia ha un buon pack ma anche noi siamo olto forti davanti e sarà una bella battaglia”.
“E’ una partita come le altre e noi, come sempre, vogliamo fare bene, migliorarci sotto ogni punto di vista e vincere l’incontro” spiega Andrea Lovotti, numero uno della Nazionale.
“La Georgia– dice il pilone piacentino – è un avversario che si può e si deve affrontare fisicamente, per dominarli in quello che è un loro punto forte. Se dominiamo gli impatti, la mischia chiusa e le rolling maul ne guadagneremo in morale e in momentum, un punto chiave per poter esprimete con efficacia il nostro rugby”.
“Dobbiamo aspettarci un’Italia molto determinata, che vuole giocare al 100% delle proprie potenzialità, ripartire da fisicità vista nel primo tempo a Chicago, vincere ogni impatto, mischia e touche e da lì partite per sviluppare il proprio gioco” conclude il pilone sinistro delle Zebre Rugby Club.