Non nasconde la delusione Massimo Brunello: il rientro in albergo dopo la sconfitta contro i Pumitas è di quelli meno facili, ma l’analisi di quanto accaduto in campo è sempre lucida, sia sui lati negativi, sia su quelli negativi. “Che dire, chiaramente siamo delusi, la partita stava andando esattamente come l’avevamo pensata, con un equilibrio sostanziale che poi però è stato rotto dal cartellino rosso ad Aminu. In una competizione come questa, dove la differenza la fanno i dettagli, l’inferiorità numerica per più di trequarti di gara incide tantissimo, e propri di questo episodio, della sua dinamica, tutti noi dobbiamo fare tesoro in vista delle prossime partite”.
Prosegue il tecnico degli Azzurrini: “Questa era una gara da scalare punto dopo punto, lo sapevamo, l’avevamo preparata così, ed invece il contesto è cambiato da un momento all’altro, indirizzandone l’andamento in tutt’altro modo. Chiaramente abbiamo sofferto tanto, in inferiorità gli errori capitano più facilmente e comunque lavoreremo anche su quelli, però della partita ci portiamo a casa anche delle cose buone, tra tutte l’atteggiamento mai arrendevole dei ragazzi, capaci di battersi fino alla fine con tutto quello che avevano, soprattutto nel secondo tempo. Tra la prima e la seconda frazione avremmo del resto potuto anche segnare con il nostro drive, e questo credo avrebbe cambiato poi l’andamento complessivo, tenendoci con buona probabilità in ballo per il punto di bonus”.
Concorde con le valutazioni del suo allenatore anche il Capitano, Giovanni Quattrini: “È stata dura, e sicuramente abbiamo commesso troppi errori quando l’inferiorità numerica ci ha costretto a giocare una partita che avevamo preparato diversamente. L’Argentina ha dimostrato il suo valore, noi non del tutto il nostro, ma sul piano del carattere non abbiamo mai mollato, l’orgoglio di indossare questa maglia è qualcosa che non verrà mai meno, neanche quando le difficoltà sembrano troppo grandi. Per le prossime gare ripartiremo da questo, e dalla comprensione di quanto non ha comunque funzionato come avrebbe dovuto anche se con un uomo in meno”.