Presidente federale Marzio Innocenti ha inviato quest’oggi una lettera aperta alla Sottosegretaria di Stato alla Presidenza dei Ministri, Valentina Vezzali, ed al Presidente di Sport&Salute Vito Cozzoli, nell’intento di sollecitare interventi economici a favore dei gestori di impianti sportivi all’aperto, profondamente colpiti dall’incremento delle spese legate alle forniture energetiche e già provati dal biennio pandemico.
Innocenti, riconoscendo il ruolo fondamentale alla sussistenza dello sport dei contributi a fondo perduto erogati a supporto dell’impiantisca per il tramite dei DPCM di gennaio, giugno e agosto 2022, ha tenuto a evidenziare come tali misure impattino quasi esclusivamente sugli impianti al coperto – piscine e palazzetti – di fatto escludendo tutti le Società ed i gestori di impianti all’aperto.
La lettera aperta alle Autorità firmata dal numero uno del rugby italiano mira a sensibilizzare un intervento di Governo per far fronte al crescente incremento delle utenze, garantendo la continuità di servizio di quegli impianti sportivi che, ospitando quotidianamente attività agonistiche e amatoriali, coinvolgono e contribuiscono al benessere psicofisico di oltre quindici milioni di cittadini italiani.
Questo il testo della lettera inviata dal Presidente federale:
Gentile Sottosegretario Vezzali,
come è ben noto il problema del “caro energia” sta divorando le risorse economiche di tutto il tessuto sociale nazionale. Anche il mondo sportivo si trova a dover fronteggiare costi imprevisti che si aggiungono alla difficile ripresa economica del comparto sportivo causato dalla pandemia che dimostra ancora di essere presente.
Sono da apprezzare gli interventi relativi ai contributi a fondo perduto in favore delle associazioni e delle società sportive dilettantistiche per la gestione di impianti natatori (DPCM 28 gennaio 2022 e successivo DPCM 10 giugno 2022, rispettivamente di 30 e 47 milioni di euro) così come quelli in favore delle associazioni e società sportive che abbiano per oggetto sociale la gestione di impianti sportivi per complessivi 53 milioni (DPCM del 30 giugno 2022).
Peccato che quest’ultima iniziativa è principalmente rivolta ad attività che prevedono lo svolgimento al chiuso (ovvero il cui locale ha una superficie lorda minima di 200 mq).
Il rugby, così come altri sport, gioca in campi all’aperto (non sono pertanto destinatari di alcuna misura economica) per i quali viene richiesta, oltre alla necessaria illuminazione, costi di energia elettrica per le utenze impiantistiche che in questi ultimi mesi hanno visto quadruplicare gli importi.
Il forte grido di allarme che proviene da centinaia di associazioni sportive mi spinge a rivolgermi a Lei per un tempestivo intervento anche per quegli sport che si svolgono all’aperto e che hanno pari dignità rispetto alle altre discipline già destinatarie di oltre 130 milioni di contributi. Sono a rischio le attività degli atleti agonisti nonché delle migliaia di praticanti che frequentano le attività sportive.
Certo che l’Autorità di Governo per lo sport voglia condividere la proposta e si attivi per trovare immediatamente una soluzione sistematica che possa azzerare, o comunque ridurre, il grande aumento del costo energetico.
Ringrazio anticipatamente per l’attenzione e porgo cordiali Saluti.