Tutto ciò che viene investito nel rugby di base arriva da lì. Inutile nasconderci, la nostra nazionale è in grande difficoltà: non vinciamo al Sei Nazioni da cinque anni, negli ultimi test match non abbiamo ottenuto vittorie. Siamo in difficoltà. Abbiamo deciso di rinnovare la struttura federale, e non perché chi ha portato la squadra fino ad oggi abbia delle colpe. Abbiamo deciso di rinnovare lo staff dell’Italia, sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista manageriale. Voglio essere chiaro: Kieran è stato scelto, non è stata una decisione di ripiego! Ha dimostrato di essere un grande allenatore: prima con la Nuova Zelanda U20, poi con il Canada, e negli ultimi cinque anni con Benetton.
Per quanto riguarda l’Area tecnica, si è parlato della nomina di Daniele Pacini a responsabile del settore tecnico: “La decisione di Pacini è stata attuata per dar vita ad un ricambio, dopo tanti anni. Ho chiesto a Daniele di impegnarsi, lui ha preso un po’ di tempo per pensarci su. Alla fine ha sciolto la sua riserva. Avrà una struttura che lo sosterrà per svolgere il suo compito per il rugby italiano. Aldilà della Federazione, io parlo di rugby italiano. Sarà necessario occuparsi del rugby di base, del rugby femminile, di tutto ciò che riguarda i ragazzi che iniziano a giocare a rugby”.
Si viene a trattare l’argomento dei responsabili nominati, vedi quello Rugby dell’Alto Livello: “Si tratta di Franco Smith, già commissario tecnico della Nazionale italiana. Ha accettato questo ruolo, è un uomo di grandi qualità, un ottimo tecnico. Gli ho detto “Franco tu sei un crostruttore” e noi abbiamo bisogno di un costruttore, perché il rugby di alto livello è in mezzo al mare… l’Italia e le Franchigie sono il nostro alto livello, così come il campionato. Sarà necessario costruire squadre vincenti e giocatori di alto livello, e un campionato forte, capace di attirare risorse. Tutti dovranno collaborare per il bene comune. Ho parlato con le franchigie: sarà necessario una collaborazione tra di loro. Avversari durante i derby, ma alleati sul piano internazionale. Lo stesso vale per i club“.
Per quanto riguarda il Responsabile del Rugby di Base abbiamo Francesco Urbani: “Quello è il lato che si occuperà di far crescere il rugby di base. Da oggi i Comitati Regionali avranno un ruolo fondamentale per la crescita di ragazzi e ragazze fino ai 17 anni. Dopo passeranno per le ulteriori selezioni, ma prima dovranno formarsi nelle squadre sul territorio, e Urbani avrà il compito di coordinare queste attività.”
Un nuovo responsabile, si tratta di Francesco Grosso, Responsabile della Promozione e Sviluppo: “Francesco ha svolto un ottimo lavoro con i comitati, per questo la Federazione ha deciso di affidargli il lato di sviluppo e la crescita di ragazzi e ragazze dai 5 agli 11 anni. Questa è una cosa fondamentale! Pensare che nessuno ha colpa, se il nostro Alto livello è scarso, perché i ragazzini non vengono allenati bene è sbagliato. Se non plasmiamo i bambini sin dai primi anni in cui iniziano a giocare a rugby, non riusciremo mai a migliorare il movimento!”
Parlando del ruolo delle franchigie, abbiamo visto una nuova governance per la franchigia federale delle Zebre : “Come è chiaro, la franchigia è in mano alla Federazione. Abbiamo cambiato la governance, nominando un consiglio d’amministrazione. Le Zebre sono in difficoltà. Purtroppo questo è ciò che possiamo dare, non possiamo investire più soldi nella franchigia! Ma come detto faremo crescere la squadra. Sapete che l’Accademia Nazionale di Remedello è stata chiusa e i ragazzi presenti all’interno della struttura si trasferiranno a Parma, lavorando con lo staff delle Zebre, sperando che potranno scendere in campo con la squadra o con le squadre del campionato. Parlando con Franco (Smith) stiamo provando ad organizzare, nel futuro, dei match internazionali per questi ragazzi, in modo che potranno raggiungere l’alto livello.”
Restando sulle franchigie, parliamo della finale di Rainbow Cup giocata a Monigo, vinta da Treviso: “Il COVID ha determinato che la finale si giocasse in Europa, e Fabrizio Gaetaniello ha avuto l’intuizione di proporre ai dirigenti Pro14 di giocare la finale in Italia. Il “caso” poi ha voluto che Benetton andasse in finale e vincesse. Una vittoria incredibile, una vittoria per debellatio. In passato l’Italia ha sempre sofferto prima di vincere, questa non è stata così.”
Passando invece della Commissione per il rilancio del Sud: “Non sono certo andato al Sud a cercare i voti! Bisogna rilanciare il rugby nel Meridione, ci sono giovani di talento e di qualità. Non c’è un programma al momento, ma è semplicissimo: bisogna fare quello che viene fatto anche al Nord. Purtroppo è più difficile, perché la formazione di cui vi ho parlato, è molto difficile da fare al sud. Sono pochi i club che sono capaci di strutturarsi per raggiungere certi obiettivi. Vado lì al Sud non per far vacanza! Ma per parlare con le persone, per far capire che la Federazione è presente! Le persone devono capire che quello che dici è vero, ma lo devono fare parlandoti di persona, non sui social. Il Meridione è stato ingannato per anni!”