Conor O’Shea, Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Rugby, ha ufficializzato oggi, all’indomani del Cattolica Test Match di San Benedetto contro la Russia, la lista dei 31 giocatori convocati per la Rugby World Cup 2019 in calendario in Giappone a partire dal prossimo 20 settembre.
Scelte, quelle del CT Azzurro, arrivate dopo due mesi intensi di allenamenti tra Pergine Valsugana – quartier generale dell’Italrugby a partire dal 2 giugno scorso – Parma e Treviso, con i giocatori divisi nelle strutture delle due franchigie federali, nei momenti in cui non erano in calendario raduni in Trentino, per proseguire il programma di allenamenti personalizzato studiato dallo staff tecnico della Nazionale. Due i test match disputati, contro Irlanda e Russia, in cui sono arrivate altre indicazioni utili per la finalizzazione delle scelte in vista della rassegna iridata nipponica.
Quarantaquattro i giocatori convocati nella preliminary squad, ufficializzata il 2 maggio, con cui O’Shea ha lavorato a stretto contatto arrivando poi a scegliere i 31 che avranno l’opportunità di prendere parte nella nona edizione della Rugby World Cup, la prima a disputarsi nel continente asiatico.
La rosa selezionata dal CT e dallo staff tecnico si compone di diciotto avanti e tredici trequarti, di cui quindici giocatori in forza al Benetton Rugby e dieci alle Zebre Rugby Club.
Il veterano Sergio Parisse, capitano dell’Italia con 139 caps e terzo giocatore di sempre a livello internazionale con più presenze con la maglia di una nazionale dietro a leggende come l’irlandese O’Driscoll (141 caps) e il neozelandese McCaw (149 caps), avrà l’opportunità di giocare il quinto Mondiale consecutivo entrando nel ristretto club dei giocatori che hanno raggiunto questo traguardo: il collega di reparto e di maglia per tanti anni Mauro Bergamasco e il samoano Brian Lima. Quarto Mondiale per altri due centurioni del rugby italiano come la seconda linea Alessandro Zanni e il tallonatore e vice-capitano Leonardo Ghiraldini che tornerà a disposizione dopo il suo infortunio occorsogli nel Guinness Sei Nazioni contro la Francia nello scorso marzo. Terza RWC per Tommaso Benvenuti, uno dei migliori in campo contro l’Irlanda a Dublino, mentre sono ventitré i giocatori al primo Mondiale della propria carriera.
“Scegliere i 31 giocatori per la Rugby World Cup e parlare con chi non continuerà l’avventura insieme a noi – ha esordito Conor O’Shea – probabilmente è stata la cosa più dura che ho fatto da quando sono nel mondo del rugby. E’ un sogno per tutti rappresentare l’Italia al Mondiale. E’ difficile perché tutti hanno meritato di essere qui. Dal 2 giugno scorso abbiamo iniziato un lavoro importante e già parlare con Castello e Violi – primi atleti a cui è stata comunicata la scelta di non proseguire insieme a noi il cammino – non è stato facile. Adesso tutti i ragazzi hanno una responsabilità in più per la maglia che indossano, per i tifosi e per tutti i giocatori che sono rimasti a casa”.
Rispetto a quando ho cominciato il mio percorso qui adesso abbiamo una squadra sicuramente più in forma, con una competizione interna più elevata e con un rendimento che soprattutto nell’ultimo periodo ha dimostrato che possiamo giocarcela contro squadre blasonate quando esprimiamo il nostro miglior gioco. Quando siamo sotto pressione dobbiamo avere la lucidità di prendere le giuste decisioni nei vari momenti della partita che possono sempre cambiare. Al Mondiale Dobbiamo vincere assolutamente contro Namibia e Canada per poi concentrarci sulle altri due grandi sfide che abbiamo. Io credo che contro il Sudafrica, con questo gruppo, ogni giorno si possa creare una opportunità”.
Inserito nella lista dei 31, unico giocatore a non essere sceso in campo nei due test di preparazione sin qui disputati, è il tallonatore veterano Leonardo Ghiraldini, vice-capitano di Italrugby: “E’ un giocatore con grande esperienza. Ha lavorato duramente e costantemente per tutta l’estate. Siamo felici per lui, è un valore aggiunto dentro e fuori dal campo. Leo, insieme a Parisse e Zanni, stanno giocando le ultime partite con la maglia dell’Italia delle loro straordinarie carriere. Vogliamo realizzare un sogno e abbiamo le carte per poterci riuscire” ha concluso il CT Azzurro.