CAPIENZA MEDIA E INCASSI RECORD PER L’OLIMPICO
Roma – L’ultima immagine del Torneo 2018 rimane quella di capitan Sergio Parisse sul palco del Terzo Tempo Peroni Village: la partita contro la Scozia è finita da pochi minuti, la delusione per la vittoria sfumata allo scadere è ancora durissima da metabolizzare, ma l’applauso che il pubblico rivolge al numero otto della Nazionale ed ai suoi compagni non potrebbe essere più caloroso, più sentito.
E’ la fotografia di un 6 Nazioni 2018 che, per la FIR e per la città di Roma, ha fatto registrare numeri da record: 122.658 spettatori divisi, quasi equamente, tra le due partite interne del 4 febbraio contro l’Inghilterra e del 17 marzo contro la Scozia, con una percentuale di presenze allo Stadio Olimpico pari al 96,95% della capienza massima dell’impianto simbolo della Capitale.
E, di conseguenza, i migliori incassi mai registrati dalla Federazione nelle stagioni con due test interni in calendario: in totale, la biglietteria del Torneo ha incassatol 4.041.026€, con una crescita del 12,5% rispetto all’edizione del 2016.
Il 6 Nazioni, inoltre, si è confermato un eccezionale evento sotto il punto di vista dell’indotto turistico, portando oltre ventisettemila appassionati provenienti dal Regno Unito a Roma nell’arco delle due giornate, con decine di voli charter che, in occasione della partita contro l’Inghilterra, hanno garantito un incremento sensibile della copertura sulla rotta che collega la capitale britannica a quella italiana.
Successo anche per il Progetto Volontari, con più di cinquecento appassionati provenienti da tutta Italia che hanno prestato il proprio entusiasmo e le proprie competenze all’organizzazione FIR, contribuendo al successo dell’evento.
“Il 6 Nazioni – ha dichiarato il Direttore Eventi di FIR, Pierluigi Bernabò – è considerato un importante gioiello di famiglia del rugby italiano. Dall’approdo allo Stadio Olimpico ed al Parco del Foro Italico nel 2012 abbiamo cercato di consolidare e sviluppare contenuti per coinvolgere attivamente il pubblico e rendere partecipativa la presenza di giovani, famiglie, appassionati italiani e stranieri, ed anche delle aziende partner della FIR che, semrpre più numerose, si legano e condividono il modo di vedere e vivere una manifestazione sportiva”.
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“L’atmosfera nello Stadio e le attività nel Parco del Foro Italico prima e dopo la partita sono, al momento, il nostro punto di forza. In particolare quest’anno abbiamo sviluppato un dressing per lo stadio che potesse contribuire, con colori e messaggi chiari, a rafforzare l’aria di festa e raccontare l’essenza del nostro sport” ha aggiunto Bernabò.
“Il Parco del Foro Italico – ha proseguito il Direttore Eventi della Federazione – è invece la splendida location che, come recita lo slogan della campagna 2018, rende il 6 Nazioni un’esperienza <da vivere>: musica e gastronomia nel Terzo Tempo Peroni Village, un’area dedicato al progetto <Rugby per tutti> allo Stadio dei Marmi, numerose iniziative legate al Progetto IV Tempo Rugby e Cultura e alle iniziative di responsabilità sociale del movimento, stand di partner e sponsor che interagiscono attivamente con il pubblico”.
“E’ doveroso sottolineare l’impegno, la passione e le competenze del personale FIR, come l’imprescindibile contributo di CONI Servizi, che mette a disposizione professionalità e strutture di alto livello: un esempio virtuoso di partnership e di eccellente lavoro di squadra”.
“Siamo consapevoli del privilegio rappresentato dalla città di Roma, dal Parco del Foro Italico e dal valore intrinseco del Torneo: un’opportunità e responsabilità che la struttura della FIR vive con l’umiltà necessaria per essere all’altezza e migliorarsi, ma anche con l’ambizione di rendere gli appuntamenti romani i migliori in assoluto. Esempi positivi, divertimento e contenuti culturali sono le linee guida per andare oltre la competizione sportiva e lasciare in eredità giornate speciali” ha concluso Bernabò.