Le parole del coach dell’Italrugby, Franco Smith e del capitano, Luca Bigi.
“Sono molto frustrato e deluso. In questo Sei Nazioni ci sono stati momenti in cui abbiamo fatto molto bene in attacco e in difesa, ed altri dove abbiamo sbagliato moltissimo. Oggi ad esempio abbiamo sbagliato nove placcaggi solo nell’azione e della prima meta scozzese, inaccettabile. Ed i tre cartellini gialli sono stati decisivi, impossibile vincere con tre inferiorità numeriche, con questa indisciplina”. Il capo allenatore dell’Italrugby, Franco Smith, commenta cosi’ la dura sconfitta in casa della Scozia che ha relegato gli azzurri all’ultimo posto nel Sei Nazioni 2021.
“Siamo amareggiati per questa sconfitta. Vedo un gruppo che ha l’atteggiamento giusto, che si allena ad alto livello, che crede nel lavoro che stiamo facendo. I ragazzi sono delusi. Abbiamo commesso errori banali, purtroppo a questo livello l’esperienza non si compra ma si acquisisce solo giocando” .
“Questo Sei Nazioni, questo primo anno insieme, non sono un esperimento. Abbiamo iniziato un percorso, un ricambio generazionale. Oggi siamo profondamente delusi, ma questo gruppo di giocatori ha iniziato un percorso, sono i ragazzi giusti per dare un futuro alla Nazionale. Anche da una prestazione come quella di oggi dobbiamo trarre delle lezioni” ha proseguito l’allenatore sudafricano dell’Italia.
“Dobbiamo lavorare insieme alle franchigie e costruire insieme una mentalità vincente, imparare ad essere cinici e a sfruttare al meglio le occasioni. A questo livello non puoi nascondere niente, se qui tutto non funziona al massimo delle possibilità, ogni errore si paga a carissimo prezzo, come è successo a noi in questo Sei Nazioni” ha detto Smith.
Il capitano Luca Bigi gli ha fatto eco: “E’ una durissima lezione da mandare giù, dobbiamo essere duri con noi stessi come siamo stati dopo ogni gara, continuare a lavorare e non mollare di un centimetro. Questo Sei Nazioni ha rappresentato un’esperienza per tutti, dobbiamo rimanere uniti, non mollare e, per chi meriterà la convocazione, ritrovarci a giugno per il tour con lo stesso atteggiamento e la stessa voglia di andare avanti che abbiamo dimostrato, per noi stessi e per tutti coloro che da casa ci sostengono e che meritano di più”.
“La nostra indisciplina ha caratterizzato la gara di oggi, è stata determinante ed ha reso il punteggio molto severo. E’ il Sei Nazioni più duro di sempre, questa delusione che proviamo ora deve essere lo stimolo per guardare avanti, forti dell’esperienza acquisita. Il rammarico più grande è stato quello di non aver concretizzato nelle cinque partite quello che eravamo certi di poter fare. Dobbiamo essere più costanti lungo gli ottanta minuti, quando riusciremo ad esserlo potremo essere molto competitivi. Una cosa voglio che sia chiara: mai siamo scesi in campo pensando di non aver lavorato e di non avere tutto quanto serviva per poter portare a casa le partite che abbiamo disputato” ha detto il tallonatore reggiano dell’Italia e delle Zebre.