È un Kieran Crowley moderatamente soddisfatto, quello che a caldo commenta il match della sua Italia dopo l’esordio nel Torneo allo Stade de France contro una Francia cinica, andata ad imporsi per 37 a 10 in un pomeriggio più complicato del previsto.
“Non sono contento del risultato finale, abbiamo concesso troppe mete alla Francia e poi nel secondo tempo non abbiamo tenuto abbastanza il pallone, però alcuni aspetti sono positivi, anche se non siamo stati abbastanza incisivi nei momenti critici”.
Prosegue l’allenatore Azzurro: “Dal punto di vista difensivo ci sono stati un po’ di alti e bassi, ma anche belle cose, e ovviamente ci sono dei punti su cui lavoreremo. Abbiamo una base su cui dobbiamo essere più coerenti e regolari. Nel primo tempo abbiamo retto bene dal punto di vista tecnico, nel secondo abbiamo giocato con minore efficacia in attacco non riuscendo a sviluppare il nostro gioco. Va detto che la difesa francese è stata ottima, come abbiamo visto contro i neozelandesi, sono decisamente tra i migliori al mondo in questo momento”.
Sul rispetto internazionale da riguadagnare, uno degli obiettivi della sua gestione, il tecnico neozelandese ha affermato in conferenza stampa: “Non possiamo dire noi come squadra se ci siamo guadagnati la credibilità che vogliamo, saranno gli altri a dovercelo dire. Quello che noi dobbiamo fare è giocare al meglio e alcune cose viste stasera erano molto buone, ma ci è mancata la regolarità, punto su cui continuare a lavorare con il massimo impegno. È vero che nel secondo tempo la Francia ci ha soffocato, ma credo che questa gara sia un buon punto di partenza per il nostro futuro”.
Rispondendo ad una domanda sulla prestazione di Menoncello, nazionale Under 20 all’esordio con la maglia azzurra della Maggiore, Crowley ha detto: “Menoncello è il più giovane ad aver segnato una meta nel Sei nazioni e ha certamente un futuro davanti. Lui, Marin e Zuliani sono giocatori giovani destinati a crescere“. Menoncello ha 19 anni e 170 giorni e supera il precedente primato nel torneo che apparteneva allo scozzese Stuart Hogg, ottenuto a 19 anni e 251 giorni.
Anche per Michele Lamaro, skipper Azzurro, un match da cui imparare molto: “Ogni partita è differente dall’altra, oggi abbiamo avuto momenti in cui siamo stati pienamente in partita: quando riusciamo a mettere in pratica quello che ci riesce bene siamo allo stesso livello della Francia, poi però siamo mancati nella capacità di focalizzarci sui dettagli della partita e questo ci è costato tantissimo, vedi la prima meta francese e il finale di primo tempo. L’anno scorso difficilmente siamo competitivi nel Torneo, con la Francia è stata una gara a senso unico per come ci hanno dominato, mentre oggi trovo che il match sia stato decisamente differente, anche se il punteggio sembra raccontare una storia simile”.
Il Capitano francese Dupont, alle domande della stampa francese, ha risposto con un’analisi senza troppi fronzoli: “Anche se non fa risultato da tempo, l’Italia è una squadra pericolosa da affrontare, coraggiosa e con tanti giovani di talento che hanno fame di emergere. Ci aspettavamo esattamente un match come quello che poi si è sviluppato, nessuna sorpresa per la loro prestazione. Senza pioggia avremmo avuto più chance di manovrare al largo con facilità, l’Italia ha sfruttato bene l’elemento meteo, e noi siamo stati bravi a restare concentrati sul nostro obiettivo crescendo durante il match”.