ed alla fine ha vinto il senese, passato al comando dalla settima prova, bissando il successo assoluto del 2019.
In chiave locale, Francesco Bettini e Luca Acri, al debutto con una Porsche 911 SC, sono stati i primi elbani, mentre Andrea Volpi
è stato tradito da problemi all’idroguida nella prima tappa, dovendosi ritirare per poi ripartire nella seconda
lontano dai vertici, per poi fermarsi di nuovo per noie al motore.
Tra le A112 del Trofeo doppia vittoria per Domenighini-Torricelli.
Capoliveri (Isola d’Elba, Livorno), 19 settembre 2020 – Parla di nuovo senese, il XXXII Rallye Elba Storico-Trofeo Locman Italy, seconda prova del Campionato Italiano Rally Autostoriche (CIRAS), svolto tra la serata di giovedì ed oggi pomeriggio sulla lunghezza di nove prove speciali e caratterizzato da tanto agonismo e duelli serrati per le posizioni di vertice. Il successo assoluto è arrivato con il bis dei senesi Alberto Salvini e Davide Tagliaferri, con la loro verde Porsche 911 RS, passati al comando della gara dalla settima prova (la terza odierna), ricevendo il testimonio dai blasonati “Lucky”-Pons, con la Lancia Delta integrale 16V. A loro volta avevano rilevato la leadership dai valtellinesi Lucio Da Zanche-Daniele De Luis, traditi dalla rottura del cambio alla loro Porsche 911 SC, dopo che avevano comandato la prima tappa.
Una volta assurto a leader, Salvini ha cercato di arginare i ripetuti attacchi di “Lucky”, riuscendo a tenere la mente ferma verso l’obiettivo della conquista di un nuovo alloro all’Elba, per lui gara sempre dal significato particolare. Alla fine “Lucky”, al secolo Luigi Battistolli, ha chiuso con ampio merito sopra il secondo gradino del podio sfruttando al meglio possibile la sua Delta, con terzo arrivato il siciliano, estimatore dell’Elba ed il suo rallye, Salvatore “Totò” Riolo, in coppia con Alessandro Floris con la Subaru Legacy RS.
La top five assoluta si è esaurita con un altro senese di livello, Valter Pierangioli da Montalcino, affiancato dal lucchese Celli, quarto assoluto sulla Ford Sierra Cosworth, e dall’acclamatissimo locale Francesco Bettini, in coppia con Acri, al debutto con la non certo facile Porsche 911 SC. Pierangioli è sempre stato a ridosso dell’attico della classifica con grande merito, costantemente firmando riscontri cronometrici d’effetto, e la stessa lunghezza d’onda l’ha fornita Bettini, lottando ad armi pari con piloti blasonati, seppur con l’incognita di non conoscere la vettura di Stoccarda affidatagli. Punti interrogativi importanti, per il pilota di Portoferraio, che ha comunque messo la firma sulla miglior prestazione tra i piloti locali.
LE VICENDE NEI RAGGRUPPAMENTI
Il quarto raggruppamento è stato appannaggio di “Lucky”, davanti a Riolo, e terzo Pierangioli. Riolo ha invece lamentato il fatto di essere rimasto attardato nella prima prova di Capoliveri del giovedì da problemi di natura elettrica, cosa che li ha costretti a fare i classici “straordinari” per risalire posizioni in classifica ed anche per rimanerci, visto che la sua rombante boxer giapponese ha spesso palesato difficoltà anche alla turbina. Quarto poi Bettini e prestazioni di spessore anche per il livornese Giovanni Galleni, con la Opel Ascona 400, affiancato dal giovane Niccolò Gonnella. Per loro costante presenza nei quartieri alti della classifica, cosa che li ha portati alla quinta posizione, decisamente meritata.
Il terzo raggruppamento, è stato piuttosto movimentato: dopo la disavventura di uno dei “big”, Angelo Lombardo con la foratura iniziale, ha conosciuto il ritiro di un altro “nome”, Luca Ambrosoli, uscito di strada durante la terza prova speciale con la sua Porsche 911 quando era al comando. Nonostante il notevole tempo perso, Lombardo era riuscito comunque ad andare al comando e rimanerci in scioltezza sino alla penultima chrono per poi rovinare tutto con un’uscita di strada, con la quale ha consegnato il successo ai locali Giudicelli-Ferrari, su una VolksWagen Golf GTI. Al secondo posto sono finiti i pisani Fantei-Grechi (Alfa Romeo Alfasud) e podio completato da Costa-Lazzeroni, su una Fiat 127. Sfortuna anche per Questi-Morina e la loro Opel Ascona, secondi in classifica sino alla quinta prova e poi traditi dal motore nella successiva.
Il secondo raggruppamento ha sorriso ad Alberto Salvini, con quasi 7’ su Vicario-Frasson ( ord Escort RS1.6) i quali, dalla quinta prova, hanno sopravanzato Pagella-Brea (Porsche 911), finti poi terzi.
Nel primo raggruppamento, sino alla quinta prova speciale ha comandato con agilità Antonio Parisi, su una Porsche 911S, con D’Angelo alle note, per poi uscire di scena per un incidente. Leadership quindi passata in mano a Salin-Trotta (Porsche 911S), i quali non si sono fatti scappare l’alloro davanti a Fiorito-Bertonasco (BMW 2002 Ti), finiti lontani, ma comunque andati a segno con soddisfazione. Terza piazza per la Ford Escort Twin Cam di Canzian-Franchi.
Duelli di alto contenuto adrenalinico tra le A112 del Trofeo omonimo (caratterizzato su due gare distinte, ogni tappa è stata dunque un rally a se stante). Al termine della Gara-1 hanno vinto Domenighini-Torricelli, risultati i più veloci in tutti i tratti cronometrati, su Bartoloni-Leporatti e terzi i fiorentini Fognani-Sammicheli. Di altra faccia la Gara-2: a parte la vittoria-bis di Domenighini, sono usciti di scena in questa seconda sfida sia Bartoloni (rottura della batteria, PS 7) che Fognani (rottura staffa del cambio, PS5), entrambi quando erano ai vertici ed anche un altro “nome” del celebre monomarca, l’aretino Orazio Droandi, è uscito di scena per incidente a fine della sesta prova. Alla fine, sotto bandiera a scacchi, dietro a Domenighini, sono transitati il sempreverde, aretino pure lui, Francesco Mearini (con Acciai alle note), “argento” con il classico colpo di reni finale, e Cazziolato-Nolfi, terzi.
MOLTI I RITIRI “DI LUSSO”
La gara ha riservato diversi “colpi di scena” già dalla prima tappa, con la foratura di Lombardo già sulla seconda prova (la prima odierna), per la cui causa ha lasciato circa 2’ e la conseguente perdita della leadership provvisoria nel 3° raggruppamento. L’Elba ha detto male pure all’attesissimo veneto Matteo Luise, tradito dal motore della sua Fiat Ritmo al termine della terza prova ed anche per il forte locale Andrea Volpi c’è stata poca gloria, con la Lancia Delta Integrale 16V condivisa con Maffoni. Dopo un avvio confortante, il migliore degli elbani, già dalla seconda prova ha sofferto per noie all’idroguida, dovendo giocoforza ritirarsi, dalla settima posizione che occupava. Riammesso in gara per la seconda tappa, si è di nuovo ritirato (PS(8) per noie al motore.
Anche Andrea “Zippo” Zivian, ha versato lacrime: è stato tradito già allo start della prima prova per la rottura della molla di una valvola alla sua Audi Quattro e pur finendo l’impegno ha poi alzato bandiera bianca. Sfortunato anche il sammarinese Marco Bianchini, con al fianco Giulia Paganoni. Sono stati attardati da problemi meccanici alla loro Lancia Rally 037 durante la prima tappa, il motivo del loro essere affondati in classifica e ripartiti nella seconda con la riammissione in gara, con la quale hanno firmato alcuni tempi da assoluto.
SPORT E TURSMO IMPORTANTE SUPPORTO ALL’INCOMING DELL’ISOLA
La gara ha portato sull’Isola 131 equipaggi in totale oltre alle 14 Posche del raduno loro dedicato, contando quindi un notevole afflusso di persone al seguito, calcolato in circa 4000 persone ed oltre legate all’evento, nonostante la repentina cancellazione della validità “europea” da parte della federazione a causa della pandemia. Il Rallye Elba Storico-Trofeo Locman Italy ha mantenuto le attese, portando comunque sull’isola diverse presenze anche straniere (nove le Nazioni rappresentate), conferma della grande stima che ha la gara presso chi corre e conferma dell’alta valenza che ha come sostegno all’immagine del territorio oltre che all’indotto turistico ricettivo, specie in questo periodo di emergenza sanitaria, con il settore in evidente difficoltà.
La soddisfazione per la valenza dell’evento è stata espressa sia dai vertici di Aci Livorno e Aci Livorno Sport che dalle Amministrazioni locali ed anche dalle Forze dell’Ordine, presenti alla gara con molte autorità, dal Questore di Livorno Lorenzo Suraci, il Vice Questore, il comandante della Capitaneria di Porto, il comandante provinciale della Polizia Stradale, oltre ai diversi sindaci.