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Grecia-Italia 12-9
Grecia: Stamatopoulou, E. Plevritou 2 (1 rig.), Chydirioti 1, Tricha, M. Plevritou, Xenaki 2, Ninou 3 (1 rig.), Patra 1, Siouti 1, V. Plevritou 2, Giannopoulou, Myriokefalitaki, Sotireli. All. Kammenou.
Italia: Condorelli, Tabani 2, Galardi, Avegno 3 (1 rig.), Giustini, Bettini, Picozzi 1, Bianconi 1 (rig.), Palmieri 1, Marletta 1, Cocchiere, Viacava, Banchelli. All. Silipo.
Arbitri: Alexandrescu (Rou) e Schwartz (Isr).
Note: parziali 2-2, 4-2, 4-3, 2-2. In porta Stamatopoulou (G) e Banchelli (I). Superiorità numeriche: Grecia 4/10 + 2 rigori, Italia 3/12 + 3 rigori di cui uno tirato fuori da Marletta a 7’54. Ammonito Silipo a 4.08 nel terzo tempo. Eleftheria Plevritou (4-34) e Giannopoulou (5.37) fuori per limite di falli nel quarto tempo. Spettatori 500 circa.
Primo stop e purtroppo che stop….!! il Setterosa azzurro davvero inopinatamente sottotono cede al gioco pressante ed efficace delle elleniche brave ad imporre il proprio ritmo. 12-9 il 1° numerale negativo dopo 6 vittorie consecutive che ci stava facendo sognare. Invece è un “brusco-duro…durisimo risveglio !! L’Italia tiene il pari solo nel primo quarto (2-2), poi le avversarie trascinate dalla Xenaki al centro e da Ninou (tris) dal perimetro prendono il largo fino al 9-5 e 10-6 del terzo periodo. Male stavolta le superiorità numeriche, che avevano caratterizzato il bel torneo delle azzurre: tre realizzazioni su dodici tentativi e il rigore fallito da Marletta del possibile 3-2 nel primo tempo.
L’Italia tornerà in vasca per il bronzo venerdì 9 settembre alle 19.00 contro l’Olanda, che si è imposta nel confronto diretto che valse il terzo posto ai mondiali di Budapest il 2 luglio scorso (7-5). Nella prima semifinale le orange avevano ceduto alle campionesse d’Europa della Spagna per 10-7.
Amaro il commento del cittì Carlo Silipo: “Tatticamente la Grecia ha preparato bene la partita. La loro zona M ci ha messo in difficoltà ed in attacco si sono espresse con maggiore scioltezza, segnato anche molti gol a uomini pari. Mi aspettavo una maggior presenza delle ragazze in acqua e invece abbiamo fallito tante occasioni in superiorità. Ora ci aspetta una finale per il bronzo ancora contro l’Olanda. Dovremmo recuperare energie fisiche e mentali dopo un torneo comunque vissuto da protagonisti”.
Laconico il commento di capitan Palmieri: “Purtroppo rispetto alla partita contro la Spagna abbiamo giocato più individualmente e meno di squadra. Forse la tensione ci ha condizionato, comunque dobbiamo analizzare bene questa sconfitta per trarne vantaggio in futuro. Ora abbiamo la possibilità di conquistare una medaglia proprio contro l’Olanda che ci ha escluso dal podio iridato. Bisognerà raccogliere le ultime forze per provarci”.
Dieci anni fa protagonista in finale contro la Grecia nella conquista del titolo continentale, Roberta Bianconi non nasconde il merito dell’avversario: “La Grecia ci ha messo sempre in difficoltà e stasera ha meritato di vincere. Adesso dobbiamo visionare gli errori e affrontare l’Olanda contro cui abbiamo un conto in sospeso. Bisognerà raccogliere forze mentali e cattiveria e prenderci quello che ci hanno tolto due mesi fa”.
CRONACA. Primo extraman e dopo un minuto e mezzo passa la Grecia con Ninou dal lato corto (1-0). Partenza statica in attacco delle azzurre, poi ci pensa Picozzi a 4.23 dal perimetro a bruciare le mani del portiere. In un amen le elleniche sfruttano il rigore per fallo grave di Giustini: Eleftheria Plevritou spara al centro il 2-1.
Un lampo e con una palomba in controfuga Marletta pareggia (2-2). La stessa 10 azzurra ha la possibilità del cinque metri, ma tira a lato.
Nel secondo tempo Xenaki dal centro riporta avanti la Grecia, che va allunga con il rigore della Ninou (bis) concesso per ingenuità di Viacava, che espulsa commette interferenza su Xenaki (4-2). L’Italia prova a reagire; i tiri dal perimetro non sortiscono effetto, una bella azione di Palmieri al centro per Avegno sì. La Grecia però passa ancora con Siouti (tiro a schizzo) e con il tris della Ninou, brava in controfuga a concretizzare il nuovo +2 ellenico.
A inizio terzo periodo Tabani passa in superiorità colpendo dal perimetro, ma Eleftheria Plevritou le risponde sempre in più con una sassassata da fuori. E’ il miglior momento delle elleniche che vanno sul massimo vantaggio: Patra da sotto sul primo palo, poi Vasiliki Plevritou riceve l’assist al bacio di Xenaki per il 9-5. Il rigore di Avegno prova a spezzare il ritmo della Grecia, ma ancora Vasiliki Plevritou tira la bomba in più del 10-6. Le azzurre si assestano in difesa, stoppano due superiorità e passano al centro con Palmieri che gira in beduina il meno tre (7-10).
Nell’ultimo quarto Tabani sbaglia in più da sotto e Chydirioti invece trasforma l’ottimo giro palla con tiro a schizzo (11-7). Avegno fa tris in superiorità con l’aiuto del Var (11-8) e poi ancora l’extraplayer di Bianconi viene stoppato dalla difesa. Velleitarie le reti di Tabani (lob) e Xenaki negli ultimi secondi, buone solo per fissare il punteggio.
PRESENTAZIONE. Il 28 gennaio del 2012 Roberta Bianconi aveva ventidue anni. Alla Pieter Van Den Hoogenband Arena di Eindhoven la giovane attaccante ligure con quattro reti schiantava in finale la temibile Grecia di Asimaki & co, che all’epoca veniva dal titolo iridato di Shanghai e aveva battuto le azzurre nel girone preliminare.
Fu l’ultimo titolo del Setterosa che in questi dieci anni ha raccolto un bronzo mondiale nel 2015, uno europeo nel 2016 e l’argento olimpico ai Giochi di Rio de Janeiro. Poi la rifondazione dopo la mancata qualificazione a Tokyo, con l’arrivo di un totem della pallanuoto come Carlo Silipo. L’olimpionico napoletano sta riportando le tigri azzurre verso i piani che gli competono. Il quarto posto mondiale di Budapest il primo sentore di una fiducia e forza ritrovate.
Ora un filotto di sei partite su sei vinte (come l’Olanda) come buon viatico verso l’epilogo. Roberta, oggi trentatreenne, sa come si vince e oggi proverà a guidare in vasca (l’altra “superstite” è Elena Gigli oggi nello staff azzurro), un gruppo di ragazze tornato feroce e combattivo. Un gruppo guidato oggi in attacco da Sofia Giustini e Dafne Bettini, entrambe classe 2003, che stanno sorprendendo per prolificità e maturità. L’Italia è il terzo attacco come reti segnate (114) ma secondo come percentuale realizzativa (57%). L’Olanda è prima con 127 reti. Le azzurre spiccano anche nella realizzazione con l’uomo in più dove producono il 65% delle realizzazioni, e addirittura l’87% in controfuga. Della Grecia, che proverà ad arginare questa onda azzurra con gioco sporco e lento, invece spicca la solida difesa (subiscono il 24% dei tiri avversari) e le 21 reti dal centro dove si è messa in luce la ventunenne Maria Myriokefalitaki, autrice di una quaterna contro Israele. Il lavoro sotto le plance aspetterà alla capitana azzurra Palmieri, ben coadiuvata da Cocchiere e Galardi che danno peso in attacco e solidità in difesa. L’ultimo match contro è quel 7-5 di due anni fa a Budapest quando il Setterosa battè le elleniche per la finale del quinto posto europeo. Titolo continentale che la Grecia non ha mai vinto, a discapito però di tre argenti di cui l’ultimo nel 2018 a Barcellona. Arbitreranno il rumeno Alexandrescu e l’israeliano Schwartz in diretta su Raisport dalle 20.25. L’altra semifinale, sempre in diretta su Raisport HD con il commento di Dario Di Gennaro e Francesco Postiglione, sarà tra le campionesse in carica della Spagna e le lanciatissime orange dell’Olanda, peraltro bronzo iridato a Budapest.
Formula. Prima fase (27 agosto-3 settembre) con dodici squadre divise in due gironi da sei. Le prime quattro classificate di ciascun raggruppamento accedono ai quarti di finale (5 settembre); le quinte e le seste si giocheranno le posizioni dalla nona alla dodicesima. Semifinali il 7 settembre e finali due giorni dopo.
Semifinali 5° posto (7 settembre)
Francia-Ungheria 9-19 (2-6, 4-4, 2-6, 1-3)
Israele-15-8 (3-3, 5-1, 5-2, 2-2)
Semifinali (7 settembre)
Olanda-Spagna 7-10 (2-3, 1-2, 2-1, 2-4)
Italia-Grecia 12-9 (2-2, 4-2, 4-3, 2-2)
Quarti di finale (5 settembre)
Olanda-Francia 22-3 (3-0, 5-2, 7-0, 7-1)
Croazia-Italia 8-16 (2-5, 2-4, 2-3, 2-4)
Ungheria-Spagna 11-15 (1-4, 4-2, 3-6, 3-3)
Grecia-Israele 14-4 (parziali 6-1, 2-1, 2-0, 4-2)
finale 11-12 posto
Romania-Slovacchia 9-5 (3-2, 1-0, 2-2, 3-1)
finale 9-10 posto
Germania-Serbia 9-12 (1-3, 2-4, 1-1, 5-4)
Finali (9 settembre)
FINALE 7° POSTO
Francia-Croazia (ore 16)
FINALE 5° POSTO (ore 17:30)
Ungheria-Israele
FINALE 3° POSTO (ore 19)
Olanda-Italia
FINALE (ore 20:30)
Spagna-Grecia
foto A. Masini / deepbluemedia.eu
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