Finale. Catania campione ai rigori: 15-14 Ventiduesimo tricolore !!
L’Ekipe Orizzonte Catania è campione d’Italia. La società etnea, peraltro la più titolata, centra il suo ventiduesimo scudetto chiudendo in casa la serie dopo quattro gare, ma non prima di esser arrivata alla seconda serie di rigori (15-14). Decisivo l’errore della veneta Millo che tira sul palo, mentre Emmolo col mancino non sbaglia e spalanca le porte alla festa rossoblu. I tempi regolamentari si erano conclusi sull’8-8. Un match vibrante che Padova nonostante i saliscendi aveva in pugno, quando a otto minuti dal termine conduceva 7-5. Poi tre reti in un minuto con Halligan che trova il vantaggio a due minuti dal termine. La connazionale aussie Armit però porta tutte con un gol di classe ai rigori. Nei penalties gli errori di Centanni, Halligan e Millo che regalano il terzo titolo consecutivo alle padroni di casa (serie chiusa 3-1). Mvp Dafne Bettini con un tris d’autore più un rigore nell’ultima serie segnato.
IL COMMENTO DEL PRESIDENTE TANIA DI MARIO. Sono felicissima per le mie ragazze. Pensavo andassimo a gara cinque ormai, ma poi c’abbiamo creduto. Dopo un time out di Martina (Miceli ndr) ci siamo dette che avremmo rimontato e l’abbiamo fatto. Con il break con tre reti in un minuto nel finale abbiamo vitimato questa vittoria. Grazie a tutte ma grazie soprattutto a Martina che ha condotto alla grande questa serie finale a lei il merito maggiore per questo nuovo tricolore.
MARTINA MICELI. Uno non si disabitua mai alle vittorie. Questa è bellissima in particolare perchè è agli albori di un nuovo ciclo. All’inizio della stagione ci quotavano come outsider, come squadra che poteva mettere in difficoltà squadroni come Padova o Roma. Ma io lo sapevo sin dall’inizio che eravamo competitive per il titolo. Ogni partita di questa serie è stata combattitissima e anche oggi l’abbiamo visto. Devo fare i complimenti a tutte le ragazze, ognuna ha aggiunto un mattoncino importante al collettivo e gli ultimi tre minuti identificano pienamente le nostre caratteristiche. Lo scorso anno avevo pensato anche di mollare ma la leggenda di questa squadra ha avuto un richiamo troppo forte e partite come quella di oggi ne sono la dimostrazione. Ora la mente va verso la prossima vittoria, abbiamo un gruppo giovane e nulla è precluso.
STEFANO POSTERIVO. Abbiamo giocato la miglior gara della serie sia a livello tecnico che tattico. Purtroppo in quel minuto di follia è stata brava anche Catania a spingere sull’acceleratore e sfruttare le occasioni. Loro meritano questo titolo e non ho nulla da recriminare in queste due ultime partite dove c’abbiamo messo tutto quello che avevamo. La serie l’abbiamo persa nelle prime due partite giocate non con l’atteggiamento giusto. Purtroppo la serie dei rigore è una lotteria, brave a loro a crederci fino alla fine. Ci riproveremo il prossimo anno.
CRONACA. Pressing asfissiante e punteggio bloccato. Poi dopo il primo extraplayer fallito passano le padroni casa: controfuga di Palmieri a 2.33, Queirolo la blocca al centro, ma la centroboa catanese sguscia e offre l’assist per l’australiana Halligan che fa centro da lato corto (1-0). Padova risponde con la superiorità dell’ex Barzon ma il tiro schizza fuori. Sono le prove del pareggio: Queirolo gestisce da centrovasca pescando con preciso passaggio Armit, l’altra australiana impatta con un bel tiro a schizzo sotto al sette (1-1). Nel momento migliore delle venete ecco il nuovo vantaggio etneo: a un minuto e mezzo dalla sirena, Bettini si mette in proprio, scivola perfettamente sull’acqua, sale in cielo e fulmina con un destro Teani sul primo palo (2-1).
Subito il fulmine dell’ex: Laura Barzon, cinque scudetti di cui uno con le etnee, si infila dai quattro metri prende l’assist di Queirolo e pareggia dopo 50 secondi (2-2). Entrambi gli attacchi si inaridiscono: Marletta, oggi nervosa, sbaglia la terza superiorità numerica ma dall’altra parte anche Barzon sbatte sulla difesa; al quarto tentativo in più però passa in maniera rocambolesca Padova con Gottardo che trova la deviazione sottomisura sull’assist non perfetto della Dario. E’ il primo vantaggio biancorosso (2-3).
Si riparte con due gioielli di Bettini: la numero sei classe 2003 bolognese ex Trieste, dimostra forma e condizione anche in chiave azzurra e realizza una doppietta d’autore (il primo una sontuosa palomba) nei primi due minuti che riportano avanti le padroni di casa (4-3). Mezzo giro di lancette però e la russa Borisova pareggia con una splendida beduina (4-4), dopo la seconda espulsione di Bettini. Il match si infiamma: Marletta si fa parare un rigore da Teani mentre dall’altra parte le avversarie sgassano. Queirolo in superiorità e Millo su rigore (fallo grave su di lei) portano al massimo vantaggio le biancorosse (6-4). Finalmente Marletta si sblocca e schioda gli extraplayer catanesi (1/6) con un bel diagonale a due minuti dal termine ma Padova è chirurgica ormai in superiorità e trova il bis di Armit che devia al volo sul primo palo il nuovo +2 con otto minuti da giocare (7-5).
Le squadre si allungano la fatica si sente e allora ci si affida alle conclusioni personali. Halligan fallisce il settimo extraplayer, ma anche Centanni fa il paio con l’ottava occasione in più patavina. Poi Vukovic si mette in proprio e spara il meno uno con un tiro a schizzo; è l’inizio della remuntada perchè Emmolo trova il fallo grave di Barzon e Marletta fa il bis in controfuga pareggiando i conti a 2.30 dalla fine (7-7). Altro mezzo giro e Halligan in fotocopia trova il fallo grave, va da sola in porta e realizza il vantaggio etneo (8-7). Tre gol in un minuto e dieci secondi che ribaltano il match. Armit non ci sta e dall’alto della sua classe con una controfinta manda fuori giri la difesa rossoblu insaccando il pareggio sul primo palo di Condorelli a un minuto dal termine. Si va ai rigori e l’epilogo è dolce ancora, come lo scorso anno, ai colori rossoblu.
Le finaliste a confronto. Di fronte le due squadre più blasonate del campionato; entrambe hanno chiuso la stagione regolare con 48 punti ma le venete di Stefano Posterivo sono prime per la migliore differenza reti negli incontri diretti (un gol in più a fare la differenza). Il Plebiscito Padova nel proprio palmares vanta 4 scudetti e tre Coppe Italia e ha raggiunto la settima finale scudetto negli ultimi otto anni; L’Ekipe Orizzonte di scudetti ne ha vinti 21, ai quali ha aggiunto otto Coppe dei Campioni, 3 Coppe Italia, una Coppa Len e una Supercoppa europea ed è la campionessa d’Italia in carica. Sulla panchina catanese siedono due campionesse olimpiche: l’allenatore Martina Miceli e il presidente Tania Di Mario, protagoniste con l’oro Setterosa ai Giochi Olimpici di Atene 2004.
Così le precedenti partite. ( 1-0; 2-0; 2-1..)In gara 1, venerdì 13 maggio, le campionesse d’Italia sbancavano subito Padova 11-10. Tre volte sotto di due gol, soffrivano e lottavano fino alla fine, fino al gol decisivo di Hallingan a 35 secondi dalla sirena.
Alla “Francesco Scuderi” lunedì scorso le rossoblu si prendevano anche gara2 battendo 8-6 le vincitrici della regular season trasciante dal capitano della Nazionale Valeria Palmieri, decisiva in attacco e generosa in difesa.
A Gara 3 le leonesse di Padova provavano a ruggire, battendo 12-10 L’Ekipe e portano la serie scudetto a gara 4 decisivo il gol della Dario a 9″ dalla fine.
Le congratulazioni del presidente Paolo Barelli: “Desidero rivolgere i complimenti a tutti coloro che hanno partecipato e reso possibile una delle finali più appassionanti della storia della pallanuoto femminile. E’ stata una stupenda cartolina di sport che allevia da una stagione tormentata ancora dagli strascichi della pandemia e dalle drammatiche difficoltà economiche ed organizzative derivanti dalla chiusura delle piscine. Doverosi i complimenti all’Ekipe Catania campione d’Italia, al presidente Tania Di Mario, al tecnico Martina Miceli e a tutte le giocatrici, ai dirigenti e ai collaboratori per un successo che bissa quello delle ultime edizioni. Complimenti anche alla Plebiscito Padova, che ha combattuto con orgoglio e determinazione, rendendo anche questo campionato avvincente fino alla fine. Questa finale di campionato restituisce entusiasmo a un movimento pronto per raggiungere nuovamente traguardi ambiziosi e prestigiosi sia a livello di club che di nazionale”.
Finale scudetto – al meglio delle 3 su 5 – tutte in diretta su RaiSport +HD
Gara1 – venerdì 13 maggio
Plebiscito Padova-L’Ekipe Orizzonte 10-11
Gara2 – lunedì 16 maggio
L’Ekipe Orizzonte-Plebiscito Padova 8-6
Gara3 – giovedì 19 maggio
Plebiscito Padova-L’Ekipe Orizzonte 12-10
Gara4 – domenica 22 maggio
Catania (Scuderi) L’Ekipe Orizzonte-Plebiscito Padova 15-14 dtr (8-8)
TUTTE LE FINALI CATANIA-PLEBISCITO
2017 Final Six a Rapallo, Plebiscito Padova Orizzonte Catania 7-5
2018 Final Six a Firenze, Orizzonte Catania-Plebiscito Padova 9-10 dtr
2021 serie finale Ekipe Orizzonte Catania-Plebiscito Padova 3-2
2022 serie finale Ekipe Orizzonte-Plebiscito Padova 3-1
ALBO D’ORO
1985 Volturno
1986 Volturno
1987 Volturno
1988 Volturno
1989 Volturno
1990 Volturno
1991 Volturno
1992 Orizzonte Catania
1993 Orizzonte Catania
1994 Orizzonte Catania
1995 Orizzonte Catania
1996 Orizzonte Catania
1997 Orizzonte Catania
1998 Orizzonte Catania
1999 Orizzonte Catania
2000 Orizzonte Catania
2001 Orizzonte Catania
2002 Orizzonte Catania
2003 Orizzonte Catania
2004 Orizzonte Catania
2005 Orizzonte Catania
2006 Orizzonte Catania
2007 Fiorentina WP
2008 Orizzonte Catania
2009 Orizzonte Catania
2010 Orizzonte Catania
2011 Orizzonte Catania
2012 Pro Recco
2013 Rapallo Pallanuoto
2014 Mediterranea Imperia
2015 Plebiscito Padova
2016 Plebiscito Padova
2017 Plebiscito Padova
2018 Plebiscito Padova
2019 Ekipe Orizzonte
2020 Non assegnato
2021 Ekipe Orizzonte
2022 Ekipe Orizzonte
foto A. Masini deepbluemedia.eu
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