L’Italia dello sci torna a conquistare un oro dopo quello della ” meteora” Giuliano Razzoli in slalom nel 2010.
Dopo infortuni che l’hanno frenata in questi due anni e la delusione del superG, in cui aveva buttato via una medaglia sicura per un errore nella parte centrale, la sciatrice azzurra ha avuto la forza di mantenere la concentrazione e di trovare la giornata giusta!
In pista l’azzurra ha costruito la propria vittoria nella parte centrale del tracciato, dove ha disegnato linee coraggiose mantenendo un’altissima velocità. Partita con il pettorale 5, al traguardo ha fatto un sorriso di soddisfazione, che si è allargato man mano che le avversarie scendevano e le arrivavano alle spalle. Prima tra tutte Lindsey Vonn, partita con il pettorale 7: l’americana era con tutta probabilità all’ultima olimpiade e al traguardo ha indicato l’azzurra nell’angolo del leader, grande manifestazione di sportività e classe.
La sola ad aver messo davvero a rischio l’oro della bergamasca è stata Ragnhild Mowinckel: già argento in gigante, la norvegese era in vantaggio nei primi tre intermedi (0″07 al terzo) e all’ultimo rilevamento aveva solo 4/100 di ritardo. Al traguardo ha pagato 9/100.