Daisy Osakue eguaglia Agnese Maffeis, la signora Andrei (moglie del fiorentino ex primatista del mondo e campione olimpico del lancio del peso a Los Angeles ’84), finora incontrastata regina del lancio del disco italiano. Nella qualificazione per la finale dei Giochi di Tokyo il disco della Osakue vola lontano, lontanissimo, e atterra appena sotto la fettuccia della qualificazione diretta, ai 63,66 del record italiano assoluto di Agnese Maffeis, eguagliato – ma non superato – dopo oltre 25 anni. (Il record era stato stabilito il 12 giugno del 1996, a Milano).
La piemontese centra così l’accesso alla finale olimpica del lancio del disco, 29 anni dopo l’ultima volta di un’italiana (la stessa Maffeis che fu decima a Barcellona 1992).
La Osakue è quinta nella lista complessiva di ammissione, guidata con 66,42 dalla statunitense Valerie Allman. L’appuntamento con la finale è per lunedì 2 giugno, alle 13 italiane (le 20 giapponesi).
Non è andata bene invece al fiorentino Claudio Stecchi. Ammesso a partecipare ai Giochi grazie al minimo fatto lo scorso anno, quest’anno non aveva ancora garaeggiato in un evento ufficiale, reduce da interventi chirurgici di pulizia delle articolazioni. L’astista figlio d’arte però, non nuovo a exploit estempranei, stavolta non ha fatto la sorpresa. Si è fermato con tre nulli alla misura d’ingresso delle qualificazioni (tre errori a 5,30), con la qualificazione diretta che era fissata peraltro a un molto arduo 5,80 ed è stata, suo malgrado, una delle poche vere controprestazioni della squadra azzurra di atletica fin’ora a questi Giochi.