Duecento milioni di euro per salvare le società sportive, vero motore dello sport italiano. Il presidente della Federazione italiana nuoto Paolo Barelli lancia una richiesta precisa al Governo in un momento complicato per il Paese e anche per il mondo dello sport, alle prese con le gravi difficoltà finanziarie provocate dallo stop obbligato dell’attività per la pandemia Covid-19. “Serve un’iniezione immediata di liquidita’, 200 milioni a fondo perduto per sostenere le società, senza le quali lo sport in Italia non si fa e possiamo chiudere tutto, dalle federazioni al Coni stesso – ha osservato Barelli all’Italpress – Tutti gli italiani gioiscono quando vedono sventolare una bandiera tricolore, si gasano quando sentono il nostro inno nazionale, ma tutti i nostri campioni nascono all’interno delle società. Perché lo sport in Italia non si fa nelle scuole né all’università dato che mancano le strutture e il metodo. E i comuni non hanno i soldi per garantire l’attività motoria. Per questo le società sono fondamentali e ora hanno bisogno di aiuto”.