14 Medaglie: 2 Ori, 7 Argenti, 5 Bronzi
Sono 5 ( su 14!!) le medaglie toscane Ginevra Taddeucci, Lorenzo Zazzeri Chiara Tabani, Giuditta Galardi, Caterina Banchelli
DAFIN.IT (GRAZIEEEEEEEEE !!)
Fukuoka-“Il Big-Ben”di Fukuoka ha detto Stop.
Il Consuntivo azzurro: 14 Medaglie: 2 Ori, 7 Argenti, 5 Bronzi
Nell’ultima giornata Benedetta Pilato si prende il Bronzo nei 50 rana confermandosi sul podio iridato per la terza volta consecutiva. E’ la sesta e ultima medaglia dell’Italnuoto ai mondiali di Fukuoka, che si chiudono alla Marine Messe. L’azzurra è sul podio insieme ad Anita Bottazzo, splendida quinta da rookie. Quinto posto anche per Thomas Ceccon nei 50 dorso e sesto per Sara Franceschi nei 400 misti.
La nazionale di nuoto chiude la rassegna iridata con un oro, 4 argenti e un bronzo, di cui 4 argenti in gare olimpiche in 13 finali individuali e 3 di staffetta, stabilendo un record italiano e migliorando 6 primati personali.
TOTALE 14 Medaglie: 2 Ori ( Nuoto e Fondo), 7 Argenti ( 4 Nuoto, 1 Fondo, 2 Artistico), 5 Bronzi (1 Nuoto, 1 Pallanuoto, 2 Tuffi, 1 Fondo)
L’Italia ha chiuso ottava nel medagliere generale e decima in quello in corsia, bilancio “deludentuccio” dove un anno fa aveva terminato con 5 ori, 2 argenti e 2 bronzi.
Lunedì si rientra in Italia dove a Roma, allo Stadio del Nuoto, dall’1 all’8 agosto sono in programma i campionati di categoria.
PILATO BRONZO, BOTTAZZO QUINTA. Una stagione tribolata tra salute malandrina, patente di guida, maturità scientifica presa con lode; l’arrivo quasi in sordina a Fukuoka senza le pressioni e le ambizioni che ne avevano contraddistinto le stagioni dopo il boom ai mondiali di Gwangju ancora 14enne. Benedetta Pilato si conferma atleta di classe cristallina, si prende il bronzo nei 50 rana, confermandosi sul podio iridato per il terzo mondiale consecutivo. Lo scettro resta a Ruta Meilutyte che vince con il record del mondo in 29″16. La 26enne lituana cancella il 29″30, dopo averlo eguagliato in semifinale, che Pilato aveva stabilito in semifinale agli europei di Budapest 2021 (poi vinti in 29″35), quando demolì il 29″40 nuotato da Lilly King proprio alla Duna Arena per l’oro mondiale del 2017. La 18enne di Taranto e vice campionessa europea – argento a Gwangju 2019 e Budapest 2022 – chiude in 30″04; l’argento è della statunitense Lilly King in 29″94. Piange di gioia Benedetta Pilato. “Con il tempo delle batterie sarei stata argento, ma sono felicissima ugualmente – dice commossa ed emozionata l’azzurra di Aniene e Fiamme Oro – dopo un anno così, con tante difficoltà, me lo merito. Sono veramente contenta e questo bronzo mi dà la carica. Sento dire di un Italia sottotono e non sono d’accordo: piuttosto direi che si alza il livello e noi riusciamo ad essere comunque protagonisti. Il record di Ruta Meilutyte me lo aspettavo, non dico che fosse scontato ma quasi; 29”01 è un tempo da uomini. Voglio dedicare questa medaglia al mio allenatore Vito D’Onghia e dirgli che gli sarò sempre grata ed affezionata”, conclude la tarantina che da settembre si trasferirà a Torino per intraprendere un nuovo percorso con il tecnico Antonio Satta nuotando nella vasca olimpica del PalaNuoto.
Benedetta Pilato diventa la terza italiana a salire almeno quattro volte sul podio individuale – dopo gli argenti nei 50 rana a Gwangju 2019 e Budapest 2022 e l’oro nei 100 rana a Budapest 2022 – ai campionati mondiali: davanti alla pugliese ci sono Simona Quadarella (5) e Federica Pellegrini (10).
Dopo la cerimonia di premiazione osserva la sua medaglia con tanto orgoglio. “Questa medaglia per me ha un peso particolare, alcuni diranno che è soltanto un bonzo ma per me valle come un oro. Adesso sto bene, prima della gara ero un po’ ansiosa. Quest’anno ho imparato tante cose ed ho capito che devo ascoltare di più me stessa e cominciare anche a dirmi che sono brava. Mi fermo a Fukuoka ancora due giorni. Rimango qui a fare uno shooting e rientro in Italia, poi vado in vacanza”.
Strepitoso quinto posto, invece, per la rookie Anita Bottazzo al debutto con la nazionale assoluta. La 20enne trevigiana di Oderzo chiude con la seconda prestazione personale di sempre in 30″11, dopo aver portato in batteria il primato personale a 30″02, ventuno centesimi meglio del 30″23 siglato all’ultimo Settecolli. “E’ stata una gara bellissima – sorride l’allieva di Cesare Casella, tesserata con Fiamme Gialle e Imolanuoto – Ho cercato di dare il massimo; il podio non è neanche così distante. Sono davvero soddisfatta e felice di questa mio primo mondiale”.
CECCON QUINTO. Poche energie fisiche e mentali rimaste nel serbatoio di Thomas Ceccon che non va oltre il quinto posto nella finale dei 50 dorso. Il 22enne fuoriclasse di Schio – oro nei 50 farfalla, argento nei 100 dorso e con la 4×100 stile libero – nuota in 24″58, a diciotto centesimi dal suo record italiano, che se ripetuto gli sarebbe valso il bronzo conquistato invece dal cinese Xu Jiayu in 24″50. Davanti è doppietta americana: vince Hunter Armstrong – argento iridato uscente – in 24″05 che toglie lo scettro a Justin Ress, in 24″24. “Sono contento. Sono venuto con degli obiettivi che ho raggiunto – afferma Ceccon, tesserato per Fiamme Oro e Leosport, allenato da Alberto Burlina al Centro Federale di Verona – Volevo provare a prendere quattro medaglie, ma sono ugualmente soddisfatto di queste tre. Stasera sono partito subito molto forte, ma niente. Mi confermo al top in tutti e tre gli stili, anche se qualche errore l’ho commesso, come per esempio nella 4×100 mista. Come ha detto Martinenghi forse manca un po’ di brillantezza, ma dopo due anni fantastici è difficile ripetersi. Si lavora bene tutto l’anno e può capitare che nelle gare decisive si possa sbagliare qualcosa. Alleneremo dettagli tecnici e di squadra per tornare più forti di prima”.
FRANCESCHI SESTA. Nessun rimpianto per Sara Franceschi che chiude al sesto posto i 400 misti alla prima finale iridata della carriera. La 23enne livornese, vice campionessa europea nei 200 misti, nuota in 4’37″73 che vale la quarta prestazione personale di sempre. Si conferma campionessa del mondo la canadese Summer McIntosh – oro nei 200 farfalla e bronzo nei 200 stile libero – in 4’27″11; completano il podio l’americana Katie Grimes in 4’31″41 e l’australiana Jenna Forrester in 4’32″30. “Ho dato il massimo – commenta la ventiquattrenne allenata dal padre Stefano per Fiamme Gialle e Livorno Aquatics – Ce l’ho messa tutta e sono arrivata alla fine distrutta. Il tempo non è quello che mi aspettavo, ma sono abbastanza soddisfatta. Certo sarebbe stato più bello chiudere il mondiale con il record personale, ma il mio bilancio resta positivo”.
HAFANOUI RE DEI 1500. Senza Gregorio Paltrinieri, s’impone il tunisino Ahmed Hafanoui in 14’31″54, a cinquanta centesimi dal record del mondo di 14’31″02 siglato dal cinese Sun Yang per il titolo olimpico a Londra 2012. Alle spalle del nordafricano, oro negli 800 e argento nei 400 stile libero, lo statunitense olimpionico Bobby Fink in 14’31″59, con un ritardo di cinque centesimi dopo un’esaltante testa a testa, e l’australiano Samuel Short, bronzo in 14’37″28.
La Nazionale di nuoto si congeda dalla ventesima edizione dei campionati del mondo, che si sono svolti a Fukuoka, con sei medaglie: una d’oro, quattro d’argento e una di bronzo in 13 finali individuali e 3 di staffette, un record italiano e 6 primati personali.
Il direttore tecnico azzurro Cesare Butini traccia il bilancio: “Questa volta abbiamo un po’ faticato, ma comunque lasciamo il mondiale con 6 medaglie, di cui quattro in gare olimpiche, 16 presenze in finale e qualche centesimo sfortunato che ci ha negato l’accesso al turno successivo. Mantenere il trend degli ultimi anni non è facile, soprattutto dopo due stagioni vissute al top tra le Olimpiadi di Tokyo e gli europei di Roma. Eravamo consapevoli di venire a Fukuoka con qualche situazione da mettere a posto perché alcuni atleti di punta hanno avuto una stagione tribolata o comunque acciacchi di troppo, come Gregorio Paltrinieri, Benedetta Pilato, Margherita Panziera, Nicolò Martinenghi. Eppure siamo partiti bene, con una situazione ottimale, conquistando cinque medaglie, di cui quattro d’argento e una d’oro nei primi tre giorni con qualche ingresso in finale mancato per pochi centesimi che dispiace e qualche nono posto, come quello della staffetta 4×100 stile libero femminile, che invece ha un valore di crescita e costruzione”.
“In linea generale il comportamento della squadra è stato ottimo – continua Butini – Desidero rivolgere i complimenti al gruppo, anche qualche momento di nervosismo denota la voglia di vincere sempre. Peraltro è la prima volta che questa squadra affronta un piccolo momento di flessione, soprattutto nella parte centrale del campionato. Flessione non legata però a qualche controprestazione, che in un team composto da 32 atleti comunque ci può stare, ma perché il mondo del nuoto sta crescendo e la concorrenza è di altissimo livello. Faccio un esempio per tutti: negli 800 stile libero maschili con 7’45” molto spesso si prendeva una medaglia, quest’anno è diventato il tempo limite per entrare in finale. Questo vuol dire che il nuoto sta andando verso l’appuntamento con le Olimpiadi di Parigi 2024 a grande velocità. La squadra ha risposto in questo momento dando una grande prova di solidità, anche con le prestazioni dei più giovani e con la 4×200 maschile che abbiamo ritrovato in finale dopo il nono posto a Budapest. Siamo sul pezzo, il movimento ha risposto e ringrazio gli atleti e i tecnici; il lavoro ottimale è sotto gli occhi di tutti”.
“In chiave futura ed in vista della prossima stagione, dovremo affrontare gli europei in corta a dicembre, il mondiale a febbraio, i Giochi Olimpici in estate e altri appuntamenti – spiega il direttore tecnico azzurro – Dovremo compire una profonda riflessione sul percorso tecnico-agonistico; i raduni di preparazione, i criteri di selezione che dovranno tener conto di quello che sarà l’obiettivo principale, ovviamente Parigi 2024. Stiamo andando incontro a stagioni sempre più intense. Dobbiamo tutelare le punte e consentire ai giovani di crescere ed accedere alla nazionale maggiore. Facciamo passare agosto, poi ci rimetteremo tutti al lavoro, atleti, tecnici e dirigenti, con l’impegno e la professionalità di sempre e lo spirito combattivo che ci contraddistingue”.
MEDAGLIE (1-4-1)
ORO Thomas Ceccon nei 50 farfalla in 22″68 RI (24/7)
ARGENTO Thomas Ceccon nei 100 dorso in 52″27 (25/7)
ARGENTO Staffetta 4×100 stile libero maschile in 3’10″49 (23/7)
con Alessandro Miressi 47″54, Manuel Frigo 47″79, Lorenzo Zazzeri 48″13, Thomas Ceccon 47″03
ARGENTO Nicolò Martinenghi nei 100 rana in 58″72 (24/7)
ARGENTO Simona Quadarella nei 1500 stile libero in 15’43″31 (25/7)
BRONZO Benedetta Pilato nei 50 rana in 30″04 (30/7)
FINALI DELL’ITALIA SENZA MEDAGLIE (10)
4. Simona Quadarella negli 800 stile libero in 8’16″46 (29/7)
5. Nicolò Martinenghi nei 50 rana in 26″84 (26/7)
5. Anita Bottazzo nei 50 rana in 30″11 (30/7)
5. Thomas Ceccon nei 50 dorso in 24’58 (30/7)
5. Staffetta 4×200 stile libero maschile in 7’03″95 (28/7)
con Marco De Tullio 1’47″43, Filippo Megli 1’44″94, Matteo Ciampi 1’46″03, Stefano Di Cola 1’45″55
5. Staffetta 4×100 stile libero mixed in 3’24″53 (29/7)
con Alessandro Miressi 47″97, Thomas Ceccon 47″93, Costanza Cocconcelli 54″84, Sofia Morini 53″79
6. Sara Franceschi nei 400 misti in 4’37″73 (30/7)
7. Alberto Razzetti nei 400 misti in 4’11″73 (23/7)
8. Gregorio Paltrinieri nei 1500 stile libero in 7’53″68 (26/7)
8. Leonardo Deplano nei 50 stile libero in 21″92 (29/7)
RECORD ITALIANI (1)
Thomas Ceccon nei 50 farfalla in 22″68 in finale (24/7)
PRIMATI PERSONALI (6)
Thomas Ceccon nei 50 farfalla in 22″68 in finale (24/7) RI
Luca De Tullio negli 800 in 7’46″87 in batteria (25/7)
Sofia Morini nei 200 stile libero in 1’59″36 nella prima frazione della staffetta in batteria (27/7)
Chiara Tarantino nei 50 stile libero in 25″11 in batteria (29/7)
Luca De Tullio nei 1500 stile libero in 14’57″68 in batteria (29/7)
Anita Bottazzo nei 50 rana in 30″02 in batteria (29/7)
Così gli azzurri nelle Finali dell’ottava giornata
Domenica 30 luglio
50 dorso mas
RI 24”40 di Thomas Ceccon del 15/08/2022 a Roma
1. Hunter Armstrong (Usa) 24″05
2. Justin Ress (Usa) 24″24
3. Xu Jiyau (Chn) 24″50
5. Thomas Ceccon 24″58
50 rana fem
RE-RI 29”30 di Benedetta Pilato del 22/05/2021 a Budapest
1. Ruta Meilutyte (Ltu) 29″16 WR (precedente 29”30 di Benedetta Pilato del 22/05/2021 a Budapest)
2. Lilly King (Usa) 29″94
3. Benedetta Pilato 30″04
5. Anita Bottazzo 30″11
1500 stile libero mas
RE-RI 14’32”80 di Gregorio Paltrinieri del 25/06/2022 a Budapest
1. Ahmed Hafanoui (Tun) 14’31″54 CR-AF
2. Bobby Fink (Usa) 14’31″59
3. Samuel Short (Aus) 14’37″28
Nessun italiano qualificato
50 stile libero fem
RI 24”72 di Silvia Di Pietro del 15/08/2022 a Roma
1. Sarah Sjoestroem (Swe) 23″62
2. Shayna Jack (Aus) 24″10
3. Zhang Yufei (Chn) 24″15
Nessuna italiana qualificata
400 misti fem
RI 4’34”34 di Alessia Filippi del 10/08/2008 a Pechino
Migliore prestazione in tessuto 4’34”65 di Ilaria Cusinato del 30/06/2018 a Roma
1. Summer McIntosh (Can) 4’27″11
2. Katie Grimes (Usa) 4’31″41
3. Jenna Forrester (Aus) 4’32″30
6. Sara Franceschi 4’37″73
4×100 mista mas
RE-RI 3’27”51 di Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Federico Burdisso, Alessandro Miressi del 25/06/2022 a Budapest
1. Usa 3’27″20
2. Cina 3’29″00
3. Australia 3’29″62
Italia non qualificata
4×100 mista fem
RI 3’55”79 di Margherita Panziera, Arianna Castiglioni, Elena Di Liddo, Federica Pellegrini del 30/07/2021 a Tokyo
1. Usa 3’52″08
2. Australia 3’53″37
3. Canada 3’54″12
Italia non qualificata
Foto di Andrea Staccioli, Giorgio Scala e Andrea Masini / DBM Deepbluemedia
L’uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit