Un argento show ed un bronzo storico chiudono la seconda giornata di gare all’Aquatics Centre di Londra sede degli europei di nuoto. Simone Sabbioni è bronzo nei 100 dorso come mai nessun azzurro prima, mentre la staffetta 4×100 mista mixed regala spettacolo sugli spalti e l’argento dietro la Gran Bretagna campionessa uscente. Per gli azzurri anche due medaglie di “legno” con Piero Codia e Andrea Toniato, rispettivamente quarti nei 50 farfalla e nei 100 rana. Quattro i qualificati azzurri per le finali in programma mercoledì.
SABBIONI. Storico Simone Sabbioni che conquista il bronzo nei 100 dorso ex-aequo con il greco Apostolos Christou in 54″19 (sesto alla virata con 25″93). Il diciannovenne riminese di Esercito e Swim SS9 Pro allenato da Luca Corsetti è il primo italiano a salire sul podio europeo della specialità, dove il miglior risultato era il quarto posto di Emanuele Marisi a Siviglia 1997. Ha vinto il vicecampione mondiale della distanza, Camille Lacourt in 53″70. “Sono contento ma ho fatto una gara schifosa. Valgo molto meno di questo tempo – racconta Sabbioni primatista italiano con 53″34. Ho persino toccato la corsia mentre nuotavo. L’oro era alla mia portata e mi fa arrabbiare non esser riuscito a dare quello che avrei potuto. La finale era aperta e vedrò con il mio allenatore gli errori che ho commesso. Non c’è da meravigliarsi se nuoterò di meno in staffetta”. Con la medaglia al collo l’arrabbiatura si attenua e affiora un po’ di felicità: “Questo terzo posto è bellissimo, mi tengo il terzo posto per la medaglia e l’incavolatura per la prestazione. Questa gara sono sicuro mi aiuterà a crescere” conclude l’esordiente azzurro in una manifestazione continentale in lunga.
4X100 MISTA MISTA. Entusiasma l’Italia nella staffetta mista mixed. Gli azzurri, quinti a Berlino due anni, nuotano veloci sfiorando il record italiano (3’45″59 dai mondiali di Kazan) e conquistano l’argento in 3’45″74 a un secondo e diciotto centesimi dalla Gran Bretagna (3’44″56), che si conferma sul trono europeo dopo il primo titolo assegnato a Berlino due anni fa. Apre le danze uno scatenato Simone Sabbioni che, mezz’ora dopo la gara individuale, si presenta sui blocchi e sgasa migliorandosi rispetto alla sua finale fino a scendere a 54″01 (26″38) toccando primo; poi tocca a Martina Carraro, reduce dalla qualificazione nella finale dei 100 rana, che chiude 1’07″48 una frazione accanto ad uno scatenato Adam Peaty che domina la scena e scatena il delirio british in vasca volando in 58″84 al comando. Gli azzurri navigano quinti con oltre otto secondi di svantaggio. Tocca al delfinista Piero Codia, quarto nei 50 farfalla in precedenza, a coprire i 100 col tempo lanciato di 51″05 che consente ai compagni di agguantare il secondo posto a meno di due secondi dalla Gran Bretagna, sostenuta tenacemente dalla O’Connor (57″69). Nei 100 stile libero è un confronto alla pari tra Federica Pellegrini e Francesca Halsall, oro e argenti 7 anni fa ai mondiali tricolori di Roma 2009. Sebbene la britannica sia sostenuta dal tifo delle tribune, la Halsall subisce il ritorno di Federica che chiude in 53″20. Per l’eroina di casa è sufficiente un 53″67 che la fa toccare avanti alla divina di oltre un secondo. “E’ stata una staffetta molto divertente – racconta Federica Pellegrini, al secondo argento nella rassegna e alla tredicesima in generale da Madrid 2004. Siamo molto felici di aver conquistato l’argento. La tattica era quella giusta. L’importante è non fomentare gli uomini in fase di recupero. Lo staff ha scelto i migliori di ogni specialità e il risultato cronometrico ha anche un buon valore internazionale”. Soddisfatto rispetto al quarto posto nei 50, Piero Codia: “Ero deluso dalla precedente gara e volevo riscattarmi – dice il campione europeo con la 4×100 mista a Debrecen 2010. Era difficile spendere ulteriori energie dopo la gara individuale. Invece ci sono riuscito e credo di aver dato un buon apporto per questa medaglia”. Qualche problemino in più per Martina Carraro che racconta come: “Mi sono trovata a nuotare nelle turbolenze create da Adam Peaty – racconta la genovese al primo europeo in lunga in carriera. Dopo aver nuotato a fianco a lui posso farlo con chiunque. Sono concentrata nella finale di domani, ma dovrò abituarmi a nuotare alla velocità che avevo un mese fa a Riccione”. Dopo la prima frazione gli azzurri conducevano grazie a Simone Sabbioni: “Malgrado la finale precedente sono riuscito a sciogliermi e migliorarmi – racconta il dorsista che nel 2014 vinse il bronzo mondiale in corta nella specialità a Doha 2014. Purtroppo nella finale precedente sono stato condizionato dalla tensione che mi ha limitato nel risultato finale. Questo significa che bisogna divertirsi e nuotare in serenità senza pensare di dimostrare nulla a nessuno”
segue
CODIA. Non sfata il tabù dei 50 farfalla Piero Codia, esperto delfinista classe ’89 di CC Aniene ed Esercito sesto due anni fa a Berlino, che si migliora rispetto ad allora e giunge quarto con 23″46. Mai nessun azzurro è salito sul podio europeo della specialità. Vince l’oro l’ucraino Andriy Govorov, migliore performer mondiale con il 22″73 di ieri, che si peggiora e fa 22″92. “Sono dispiaciuto perchè il terzo posto era alla portata – racconta il triestino, ma romano d’adozione che è primatista italiano con 23″21 nuotato in batteria ai mondiali di Barcellona 2013 – due anni fa ero sesto quest’anno sono quarto, quindi spero di migliorami la prossima volta”.
TONIATO. Il secondo quarto posto di giornata viene dal veneto Andrea Toniato nei 100 rana. Nella gara che ha visto primeggiare la stella recorman mondiale padrone di casa Adam Peaty, oro col record dei campionati in 58″36 che vale come primo crono mondiale dell’anno, il 25enne padovano di Cittadella che nuota per Fiamme Gialle e Team Veneto, fa 1’00″42 (terzo ai 50 metri in 28″06). Peggiorato di un centesimo il proprio limite personale che aveva nuotato nelle batterie di ieri. “Negli ultimi 15 metri ho ceduto a Titenis – commenta a caldo l’azzurro alla sua prima finale europa della distamza – sono comunque soddisfatto perchè ho mantenuto la condizione rispetto ai campionati assoluti e non era facile. Stiamo lavorando molto e sono soddisfatto della prestazione”. Completano il podio l’altro brittannico Ross Murdoch argento in 59″73 e l’esperto lituano Giedrius Titenis, bronzo a Berlino 2014, che beffa l’azzurro col tempo di 1’00″10. L’Ultima medaglia fu l’oro di Fabio Scozzoli a Debrecen 2012.
SEMIFINALI. E’ invece l’olimpionica olandese Femke Heemskerk a dominare la scena dei 100 stile libero col miglior tempo delle semifinali di 54″15 e aprire la finale in corsia 4, dove gareggerà Silvia Di Pietro (Forestale) che stacca l’ultimo tempo utile per l’epilogo di domani. Silvia Di Pietro che nuota al Circolo Aniene allenata da Mirko Nozzolillo, è ottava in 54″77 e scende ancora sotto i 55″ dopo stamattina, stabilendo il tempo per la staffetta olimpica. Esce dalla finale invece Erika Ferraioli, 30enne romana sempre argento ieri nella 4×100 stile libero che stamattina si era assicurata il posto in staffetta andando sotto il tempo limite di 54″7, decima in 54″96.
Martina Carraro è in forma e col terzo crono accede in finale dei 100 rana. La Carraro – genovese, compirà 23 anni il 21 giugno e si allena a Bologna seguita dal tecnico federale Fabrizio Bastelli per l’Azzurra 91 – ha chiuso in 1’07″53 migliorando di 20 centesi dal mattino ma ancora lontana dal record nazionale fatto ai campionati italiani dove nuotò 1’06″41. “Il tempo non è nulla di speciale – sottolinea l’azzurra compagna dell’altro ranista Fabio Scozzoli – il terzo crono però mi soddisfa ed in finale posso tirare fuori qualcosa di meglio”. Unica sotto l’1’06 il fenomeno lituano Ruta Meilutyte, campionessa olimpica e mondiale, nonché primatista mondiale in (1’04″35) che si allena a Plymouth ed in stagione ha già nuotato in 1’05″82, che in semifinale fa il record dei campionati in 1’06″16. Fuori col decimo crono Arianna Castiglioni, allenata dal tecnico federale Gianni Leoni per Fiamme Gialle e Team Insubrika, che si è messa in luce col bronzo conquistato due anni fa a Berlino per poi piazzarsi ottava ai mondiali di Kazan. Il suo 1’08″29 è più alto di 20 centesimi rispetto all’ottavo dell’irlandese Doyle.
Nei misti centra la finale Federico Turrini. Il 28enne livornese – allenato da Stefano Franceschi per Esercito e Nuoto Livorno bronzo in carica dei 400, entra col quinto tempo di 2’00″57 migliorandosi di 18 centesimi rispetto al mattino. “Rispetto al mattino ho fatto più fatica per scendere di qualche decimo – ripete il toscano che in stagione si è già qualificato alle Olimpiadi col 4’11″95 nuotato ai campionati italiani, dove ha bissato il titolo anche nei 200 in 1’59″61 – mi sono distratto nella rana e dovrò esser molto più concentrato. Bene lo stile libero che mi ha riportato sotto agli altri. Sono contento per la finale, dove dovrò nuotare sui miei migliori tempi”. Avanti a tutti il greco Andreas Vazaios in 1’58″47, in una gara che non vedrà gareggiare il primatista europeo e pluricampione ungherese Laszlo Cseh, per rinuncia.
Dopo un 2015 problematico, risorge il romano d’America Andrea Mitchell D’Arrigo che torna a disputare una finale europea dopo l’argento dei 400 stile libero a Berlino 2014. Il 21enne romano di Castel Gandolfo – che studia e si allena in Florida coi Gators di Gregg Troy – con una quarta frazione da 27″41 tocca nei 200 stile libero 5 centesimi meglio del mattino in 1’47″56, miglior tempo stagionale, in linea con l’1’32″62 nuotato per il terzo posto nelle 200 yard alle finali NCAA e nettamente più basso dei tempi registrati ai campionati italiani (1’48″33 e 1’48″36). Sarà dura competere in una finale con tante stelle guidate dall’olandese Sebastiaan Verschuren (1’45″87), esperto olandese già bronzo europeo della distanza a Debrecen 2010. L’ultimo azzurro a podio fu Massimiliano Rosolino, bronzo, ad Eindhoven 2008. “L’obiettivo era la finale – racconta D’Arrigo che è vicino al personale di 1’47″18 e già sotto al tempo limite di 1’47″8 richiesto per la qualificazione olimpica nella staffetta, che deve ancora certificare il pass per i Giochi. Domani dovrò avvicinare il personale per salire sul podio. Le sensazioni sono buone, ma non sempre rispecchiano il valore di una gara. Ho fiducia dellavoro svolto e mi aspetto un risultato positivo”.
Martedì 17 maggio – semifinali e finali 2^ giornata, dalle 18 ora locale
50 farfalla mas. FINALE
1. Andriy Govorov (Ucr) 22″92
4. Piero Codia 23″46
100 sl fem.
8. Silvia Di Pietro pp 54″77 qualificata in finale
10. Erika Ferraioli pp 54″96 eliminata
100 dorso mas. FINALE
1. Camille Lacourt (Fra) 53″79
3. Simone Sabbioni 54″19
3. Apostolos Christou (Gre) 54″19
50 farfalla fem. FINALE
nessun’italiana qualificata
100 rana mas. FINALE
4. Andrea Toniato 1’00″42
100 rana fem.
RI 1’06″41 di Martina Carraro il 23 apr 2016 a Riccione
3. Martina Carraro 1’07″53 qualificata in finale
10. Arianna Castiglioni 1’08″29 eliminata
200 misti mas.
5. Federico Turrini 2’00″57 qualificato in finale
200 dorso fem. FINALE
nessun’italiana qualificata
200 sl mas.
6. Andrea Mitchell D’Arrigo 1’47″56 qualificato in finale
4×100 mista mixed FINALE
1. Gran Bretagna 3’44″56
2. Italia (Sabbioni, Carraro, Codia, Pellegrini) 3’45″74
Sabbioni 54″01, Carraro 1’07″48, Codia 51″05, Pellgrini 53″20
foto Giorgio Perottino e Andrea Staccioli / Deepbluemedia.eu
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MEDAGLIERE NUOTO (1 – 2 – 2)
ORO (1)
Gabriele Detti nei 400 sl in 3’44″01
ARGENTI (2)
4×100 sl femminile in 3’37″68
con Silvia Di Pietro (55″00), Erika Ferraioli (54″18), Aglaia Pezzato (55″04), Federica Pellegrini (53″46)
4×100 mixed mista in 3’45″74
con Simone Sabbioni (54″01), Martina Carraro (1’07″48), Piero Codia (51″05), Federica Pellegrini (53″20)
BRONZI (2)
4×100 sl maschile in 3’14″29
con Luca Dotto (48″03), Luca Leonardi (48″47), Jonathan Boffa (49″21), Filippo Magnini (48″58)
Simone Sabbioni nei 100 dorso in 54″19
AZZURRI / STAFFETTE IN FINALE (9)
ORO (1)
Gabriele Detti nei 400 sl in 3’44″01
ARGENTI (2)
4×100 sl femminile in 3’37″68
con Silvia Di Pietro (55″00), Erika Ferraioli (54″18), Aglaia Pezzato (55″04), Federica Pellegrini (53″46)
4×100 mixed mista in 3’45″74
con Simone Sabbioni (54″01), Martina Carraro (1’07″48), Piero Codia (51″05), Federica Pellegrini (53″20)
BRONZI (2)
4×100 sl maschile in 3’14″29
con Luca Dotto (48″03), Luca Leonardi (48″47), Jonathan Boffa (49″21), Filippo Magnini (48″58)
Simone Sabbioni nei 100 dorso in 54″19
QUARTI POSTI (2)
Piero Codia nei 50 farfalla in 23″46
Andrea Toniato nei 100 rana in 1’00″42
QUINTO POSTO (1)
Carlotta Toni nei 400 misti in 4’40″76
SESTO POSTO (1)
Luisa Trombetti nei 400 misti in 4’41″03
PRIMATI PERSONALI (3)
400 misti fem.
Carlotta Toni 4’39″60 in batteria
100 rana mas.
Andrea Toniato 1’00″41 in batteria
50 farfala mas.
Giacomo Carini 24″88 in batteria
OLIMPIADI DI RIO DE JANEIRO (6-13 agosto)
nb. quando non specificato vuol dire che il pass è stato conquistato ai campionati italiani
tabelle tempi limite Olimpiadi
– sezione maschile
50 sl con Luca Dotto
100 sl con Luca Dotto
200 sl
400 sl con Gabriele Detti
1500 sl con Gregorio Paltrinieri (oro ai mondiali di Kazan) e Gabriele Detti
100 dorso con Simone Sabbioni
200 dorso
100 farfalla con Matteo Rivolta
200 farfalla
100 rana
200 rana
200 misti
400 misti con Federico Turrini
4×100 stile libero con Luca Dotto
4×200 stile libero*
4×100 mista con Simone Sabbioni (nel dorso), Luca Dotto (nello stile libero), Matteo Rivolta (nella farfalla) e Andrea Toniato (nella rana / Europei)
* la staffetta non è ancora qualificata, ma Gabriele Detti, Luca Dotto e Andrea Mitchell D’Arrigo (Europei) hanno già conquistato il posto in frazione in caso di qualificazione
– sezione femminile
50 sl
100 sl con Federica Pellegrini
200 sl con Federica Pellegrini (argento ai mondiali di Kazan)
400 sl
800 sl
100 dorso
200 dorso
100 farfalla con Ilaria Bianchi
200 farfalla
100 rana con Martina Carraro
200 rana
200 misti
400 misti
4×100 stile libero con Federica Pellegrini, Erika Ferraioli (Europei), Silvia Di Pietro (Europei)
4×200 stile libero con Federica Pellegrini e Alice Mizzau
4×100 mista con con Federica Pellegrini (nello stile libero), Ilaria Bianchi (nella farfalla), Martina Carraro (nella rana)