“SUPER NICCOLO’ MARTINENGHI”
Da FIN.IT(GRAZIE)
MEDAGLIERE AZZURRO
1 ORO Alberto Razzetti
3 ARGENTI Alberto Razzetti, Nccolò Martinenghi, Benedetta Pilato
1 BRONZO Staffetta 4 x 50 stile libero (Lorenzo Zazzeri)
Abu Dhabi-E’ la rana azzurra che vola nella seconda giornata dei campionati del mondo in vasca corta, in svolgimento fino a martedì 21 dicembre nella pancia dell’astronave della Ethiad Arena di Abu Dhabi. Nicolò Martinenghi nei 100 e Benedetta Pilato nei 50 sono d’argento. Entrambi dalla corsia due, entrambi attesissimi alla vigilia. In Italia e non solo. Ai tre record italiani, alle tre medaglie azzurre e soprattutto all’exploit di Alberto “Razzo” Razzetti, neo campione del mondo dei 200 farfalla, si aggiungono altri due argenti brillantissimi.
MA CI DELUDE LA STAFFETTA 4 X 50 MISTA MISTA DOVE ERA STATO IMMESSO LORENZO”AIRONE” ZAZZERI IN 1° CORSIA. DL 3°POSTO DI QUALIFICA AL 5° FINALE…PECCATO!!!
L’ARGENTO DELLA SOLIDITA’. Che stagione per Nicolò Martinenghi! Stavolta non riesce a battere come agli europei di Kazan il bielorusso vice campione uscente e primatista mondiale (55″34) Ilya Shymanovich (record italiano di 55″63 contro 55″77), che s’impone per un decimo col record dei campionati di 55″70 (frazioni da 25″79 e 29″91), ma il 21enne di Varese conquista comunque l’argento nei 100 rana in 55″80 (26″05 e 29″75) mettendo la mano davanti allo statunitense Nic Fink per sette centesimi (26″21 e 29″66) ed ammazzando il tentativo di fuga dell’olandese Arno Kamminga (argento olimpico nei 100 e 200 rana; bronzo agli europei di Kazan) finito fuori dal podio oltre i 56 secondi (56″06). “Una medaglia d’argento che vale come un oro – afferma con gioia ed orgoglio l’atleta seguito da Marco Pedoja e tesserato per l’Aniene – Sono molto stanco, ma non potevo tirarmi indietro; sono proprio queste gare che aiutano a superare la soglia. Sul blocco pensavo di voler dare il massimo per il mio nome e per la bandiera dell’ltalia che sentivo sulle spalle. Non potevo deludere dopo una stagione così bella”. Un 2021 che Martinenghi vorrebbe “non finisse mai”: coi bronzi olimpici nei 100 rana e con la 4×100 mista, le prime medaglie individuali, più quelle in staffetta, agli europei di Budapest (bronzo nei 50 rana, 4×100 mista e mista mixed) in vasca lunga e Kazan in corta (oro nei 100 rana e bronzo nei 50, oro col record mondiale con la 4×50 mista e argento con la mista mixed). “Questa medaglia è diversa dalle altre. L’ho conquistata con la testa, coi nervi, con il coraggio”: segnali di solidità e consapevolezza. “Un argento inaspettato – commenta il tecnico Pedoja – Ce l’aveva il tempo dell’oro, ma ieri aveva nuotato 57″ ed era giù di corda. Peccato per due errori grossolani in virata. Ha capito che la stanchezza era solo di testa. Si era convinto che non ce l’avrebbe fatta ed invece era lì. Durante la stagione ha nuotato sempre 56″ e due volte 55″. Adesso sotto con i 50 dove gli automatismi sono più oliati”.
PILATO TORNA SUL PODIO. Si aspettava un segnale da Benedetta Pilato ed è arrivato fragoroso: 29″50 e argento mondiale dei 50 rana. La primatista europea, che col personale di 28″81 avrebbe stracciato le avversarie, disputa una buona gara: paga 16 centesimi all’israeliana Anastasia Gorbenko, campionessa europea dei 200 misti, e precede di cinque la lungagnona svedese Sophie Hansson (186 cm), campionessa europea in lunga dei 100. “In camera di chiamata ho visto che ero in corsia due come Nicolò – racconta la tarantina, che compirà 17 anni il 18 gennaio – Mi sono detta: vediamo come andrà a finire. Speravo di nuotare un tempo migliore, ma sinceramente sono contenta della medaglia” che si aggiunge all’argento conquistato agli europei di Kazan nei 50 per picconare le basi dell’immediato futuro. “Con il mio migliore non ci sarebbe stata gara. Diciamo che mi sono auto abituata troppo bene con i risultati che ho ottenuto finora. Da gennaio cambierà tutto; a cominciare dal modo di affrontare ogni giorno gli allenamenti”, conclude la primatista mondiale in vasca lunga, allenata da Vito D’Onghia per l’Aniene, che a maggio proverà a difendere a Fukuoka l’argento iridato conquistato a Gwangju nel 2019.
LE ALTRE FINALI. Lorenzo Mora ottiene il primato personale nei 100 dorso. E’ un po’ appannato nella prima parte, poi recupera e chiude in ultima posizione ma con un 49”93 che migliora di sei centesimi la sua performance rispetto alle semifinali. “Livello molto alto, bello esserci. Mi sono migliorato di nuovo rispetto a ieri, anche se faccio ancora fatica a trovare il passo nei 100. Primo mondiale e prima finale, quindi va bene come inizio”. E’ rapido l’americano Shaine Casas che vince in 49”23. Ilaria Cusinato è sesta nei 200 farfalla con2’06”82, ex aequo con Zsuzsanna Jakabos, con la quale sono andate a braccetto per tutta la gara. Leggermente avanti l’ungherese, più precisa alla piastra l’azzurra. Primo cento notevole (sesta ai 50), quelle davanti vanno forte. Ilaria prova a dare il meglio di se stessa nell’ultima vasca e chiude abbastanza soddisfatta. “Abbiamo fatto una gara identica. Devo dire che mi dispiace un po’ perché ne avevo ancora ma non vedevo bene le altre dalla mia posizione laterale. Queste prime due fare fatte finora sono comunque un buon punto di ripartenza”. Stravince la cinese Yufei Zhang in 2’03”01. Matteo Ciampi è ottavo nei 200 stile libero ma soddisfatto per il primato personale stabilito. Chiude in 1’42”76 e cancella il suo precedente limite di 1’42”81. “Mi sono divertito, è stata una molto bella, in cui a parte i primi tre, eravamo tutti li. Credo di aver fatto un buon 200 dove ho provato a sfruttare quelle che sono le mie caratteristiche. In acqua mi sentivo bene, ho fatto il mio personale, sono soddisfatto”. Si parlava dei primi tre, troppo veloci per gli altri: il coreano Sunwoo Hwang vince con 1’41”60, Aleksandar Shchegolev è secondo a tre centesimi e Danas Rapsys terzo con 1’41”73.
STAFFETTE DI APERTURA E CHIUSURA. Lontane purtroppo ambedue dal podio, ma con tanta esperienza in più. Poco performante la 4×50 mista femminile che con le frazioni di Elena Di Liddo (26″81), Arianna Castiglioni (29″34), Silvia Di Pietro (24″93) e Costanza Cocconcelli (24″12) chiude al settimo posto in 1’54″20 lontana dalle migliori. S’impone la Svezia di Luise e Sophie Hansson, Sarah Sjostrom e Michelle Coleman che che bruciano le statunitensi col record mondiale di 1’42″38. Le americane chiudono in 1’43″61 avanti all’Olanda, terza in 1’44″03. “Non mi è piacito per niente questo 50, il peggiore dall’inizio della stagione – dice Di Liddo (Carabinieri/CC Aniene) – Non sentivo le gambe. Partire poi con lo svantaggio sulle altre diventa più difficile per tutte”. “Comunque abbiamo gareggiato con ragazze e che hanno appena fatto il record del mondo – ammonisce Castiglioni (Fiamme Gialle/Team Insubrika) – E’ stata una staffetta molto veloce. Io personalmente ho migliorato rispetto al mattino”. “Pensavamo di essere più in gara – spiega Di Petro (Carabinieri/CC Aniene) – Non da podio ma meglio di così”. “E’ stata la mia prima finale mondiale – commenta Cocconcelli (Fiamme Gialle/NC Azzurra 91) – Una staffetta abbastanza complicata”.
Decisamente meglio la 4×50 stile libero mixed che in 1’30″02 che però peggiora dal 3° posto in qualifica chei aveva fatto sperare in qualcosa di più con l’immissione in 1° andata di Lorenzo Zazzeri; invece ci piazzamo al quinto posto migliorando il settimo del mondiale precedente. ma èdelusione…Anche con il tempo di Kazan (1’29″40) con cui vinse l’argento non sarebbe andata meglio. Vincono i canadesi Joshua Liendo Edwards, Yuri Kisil, Kayla Sanchez e Margaret Macnel con 1’28”55, seguiti Olanda e Russia. Rimangono fuori dal podio in 1’29″04 gli Stati Uniti campioni uscenti e primatisti del mondo con l’1’27″89 di Hangzhou 2018. Lorenzo Zazzeri (Esercito/RN Florentia) ha la responsabilità di aprire la staffetta e al tocco è terzo con 21″13. “Mi sentivo un po’ rigido in acqua e il cronometro lo ha confermato; una buona prova collettiva perché il podio era difficile”. Alessandro Miressi (Fiamme Oro/CN Torino) lascia il testimone a Silva Di Pietro in quinta posizione dopo una frazione da 21″18. “Secondo me siamo stati bravi perché sapevamo che sarebbe stata una staffetta difficile”. La sprinter romana prova a riportare avanti la squadra e guadagna una posizione con il suo 23″52. “C’era venuta meglio a Kazan. Sicuramente c’è da limare qualcosa; io stessa devo migliorare nel cambio, ma ce la siamo giocata”. Costanza Cocconcelli chiude la gara con una frazione da 24”18. “Sono ancora un pochino lenta rispetto alle altre e ci sarà da lavorare. Il tempo è in linea con i miei precedenti”.RICORDIAMO ATUTTI CHE DA RICCIONE NON C’E’PIU’ “TALE” FEDERICA PELLEGRINI…AH GIA’..!!
DALLA SEMIFINALE UNA PROMOZIONE. Due azzurri a caccia del pass per la finale dei 100 farfalla. Lo ottiene con una prestazione autoritaria Matteo Rivolta che vince la sua serie e registra il miglior tempo delle semifinali con 49″07. Si ferma al dodicesimo posto Michele Lamberti in 50″12. All’uscita Rivolta fa una smorfia. Stanco e sorpreso. “Ho fatto un po’ di fatica – racconta il primatista italiano di Fiamme Oro e CC Aniene – Sapevo che sarebbe stata una giornata impegnativa. Anche se questa mattina non ho tirato al massimo la fatica si fa sentire. Il mio rammarico è rapportato al riferimento di altissimo livello. Io vedo sempre il bicchiere mezzo vuoto, anche se in realtà è pieno per ¾. Poi ci pensa il mio allenatore (Marco Pedoja, ndr) a ridarmi fiducia”. Lamberti è soddisfatto a metà. “Mi sentivo meglio di stamattina, quando ero molto rigido. Ho cercato di essere più aggressivo ma purtroppo non è bastato. Ho dato il massimo, sono contento della prestazione”, chiosa il figlio d’arte tesserato per Fiamme Gialle e Gam Team.
Risultati seconda giornata
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4×50 mista donne FINALE
1.Svezia 1’42″38 RM
2. USA 1’43″61
3. Olanda 1’44″03
7. Italia 1’54″20
Di Liddo 26″81, Castiglioni 29″34, Di Pietro 24″93, Cocconcelli 24″12
100 dorso uomini FINALE
1. Shaine Casas (USA) 49″23
2. Kliment Kolesnikov (Rsf) 49″46
3. Robert Glinta (Rou) 49″60
8. Lorenzo Mora 49″93 pp
200 farfalla donne FINALE
1. Yifei Zhang (Chn) 2’03″01
2. Carlotte Hook (USA) 2’04″35
3. Lana Pudar (Bih) 2’04″88
6. Ilaria Cusinato 2’06″82
100 rana uomini FINALE
1. Ylia Shymanovich (Blr) 55″70 RC
2. Nicolò Martinenghi 55″80
3. Nic Fink (USA) 55″87
50 rana donne FINALE
1. Anastasia Gorbenko (Isr) 29″34
2. Benedetta Pilato 29″50
3. Sophie Hansson (Sve) 29″55
200 stile libero uomini FINALE
1. Sunwoo Hwang (Kor) 1’41″60
2. Aleksandr Shchegolev (Rsf) 1’41″63
3. Danas Rapsys (Ltu) 1’41″73
8. Matteo Ciampi 1’42″76 pp
100 stile libero donne SEMI
1. Sarah Sjostrom (Swe) 51″53
100 farfalla uomini SEMI
1. Matteo Rivolta 49″07 qualificato in finale
12. Matteo Lamberti 50″12 eliminato
100 dorso donne FINALE
1. Louise Hansson (Swe) 55″20
2. Kylie Masse (Can) 55″22
3. Katharine Berkoff (USA) 55″40
4×50 stile libero mixed FINALE
1. Canada 1’28″55
2. Olanda 1’28″61
3. Russia 1’28″97
5. Italia 1’30″06
Zazzeri 21″13, Miressi 21″18, Di Pietro 23″53, Cocconcelli 24″18