Il Presidente Sen. Paolo Barelli in mezzo alle “sue 2 donne degli 800 Caramignoli sin, Quadrarella Dx
da Fin.it Grazie
Un oro, un bronzo ,un record italiano, un primato in tessuto e quattro personali nelle semifinali e finali della 2^ giornata dei 20esimi campionati europei di nuoto in svolgimento al Tollcross International Swimming Centre di Glasgow fino a domenica 8 dicembre.
FINALI. Bracciate d’oro per Simona Quadarella che vince gli 800 stile libero e va a cogliere il suo primo titolo internazionale in vasca corta. La regina del mezzofondo iridato ed europeo – tesserata per CC Aniene, allenata da Christian Minotti – tocca in 8’10″30, davanti all’ungherese Ajna Kesely (8’11″77) ma si trascina l’altra azzurra Martina Rita Caramignoli che, dopo anni di buio (esordì in nazionale ai mondiali di Roma 2009), conquista il bronzo in 8’12″36. “Speravo di migliorarmi rispetto a ieri per questo sono soddisfatta – dichiara la romana che ha come personale 8’08”03 nuotato a Hangzhou 2018 quando vinse l’argento iridato sua prima medaglia mondiale – Non avevo preparato questo appuntamento e il risultato va bene anche a livello cronometrico. C’era un po’ di tensione alla vigilia perchè comunque è sempre difficile confermarsi. L’obiettivo chiaramente è andare forte in vasca lunga: già agli Assoluti di Riccione della prossima settimana” chiosa Simona, bronzo continentale a Copenhagen 2017, lei che agli Europei in Scozia quindici mesi fa fu d’oro nei 400, 800 e 1500 stile. Riisorge come l’araba fenice Martina Caramignoli che scoppia in pianto liberatorio misto tra gioia e rammariico per molti anni dove ha cercato di ritrovare se stessa: “Questa medaglia è un riscatto personale -. dichiara la 28enne di Rieti tesserata per Fiamme Oro e Aurelia Nuoto, preparata da Germano Proietti e che si mgilora di quasi tre secondi in due giorni tra batterie e finale – Volevo smettere di nuotare, ma poi mi è scattato qualcosa dentro che non so spiegare. Condividere il podio con Simo (Quadarella ndr) è un sogno”.
Non trovano le medaglie gli azzurri nei 200 stile libero, ma le prestazioni sono confortanti in vista della staffetta in chiave olimpica a Tokyo 2020. Stefano Ballo è quinto in 1’42″33 (al passaggio 49″79), migliore prestazione in tessuto, cancellando addirittura “Re Magno” Filippo Magnini: quel 1’42”54 che resisteva dal 10 dicembre del 2006 agli europei di Helsinki per il primatista italiano (1’41″65) che a questo punto vacilla sotto i colpi del 26enne altoatesino – tesserato per Time Limit e allenato da Andrea Sabino – che in in un giorno si migliora di quasi due secondi (1’44”18 il suo vecchio personale prima di Glasgow). “Sto facendo un grande lavoro a Caserta con il mio allenatore – commenta l’esordiente nella manifestazione, che fu quarto ai mondiali di Gwangju con la 4×200 a tre centesimi dal podio – Ora sono professionista a tutto tondo, mentre prima lavoravo anche dalle quattro alle otto ore al giorno. C’è un team che mi aiuta molto e i risultati si vedono”. Subito dietro Filippo “Pippo” Megli che chiude sesto in 1’42″77: un crono a quindici centesimi dal personale per il 22enne toscano alla sua prima finale europea in corta. Il tesserato per Carabinieri e RN Florentia, seguito da Paolo Palchetti, in vasca lunga fu quinto agli europei di Glasgow 2018 e ai mondiali di Gwangju 2019. Vince il lituano Danas Rapsys, già campione della distanza doppia, in 1’41″12.
Sesto posto anche per Lorenzo Tarocchi, al debutto in azzurro, che chiude i 400 misti col personale limato di tre centesimi, nella gara vinta dal britannico Max Litchfield in 4’01”36. Il 24enne di Empoli – tesserato per CC Aniene, seguito da Gianluca Belfiore, iscritto alla facoltà di Scienze Motorie e tifoso doc della Fiorentina – chiude in 4’06″87 con un po’ di rammarico per aver accarezzato il podio tra dorso e rana.
Terzo sesto posto di giornata per Margherita Panziera che non trova il ritmo giusto per puntare un podio che sarebbe stato accessibile con il record italiano stabilito in semifinale (56”57). La campionessa europea in vasca lunga dei 200 – tesserata per Fiamme Oro e CC Aniene e allieva di Gianluca Belfiore – chiude in 57″45 peggiorandosi di nove decimi rispetto a ieri. Ottavo posto nella sua prima finale individuale europea per Silvia Scalia, anche lei peggiorando il tempo della semifinale. La lecchese di Fiamme Gialle e CC Aniene – allenata dal tecnico federale Gianni Leoni e primatista dei 50 dorso – chiude in 58″29 dopo che ieri aveva nuotato in 57″51 limando il personale dello scorso anno a Riccione di cinque centesimi.
Due anni fa sul podio di Copenhagen fecero suonare l’inno di Mameli. Non si ripetono gli azzurri della farfalla nei 100: il campione europeo in carica e primatista italiano Matteo Rivolta (Fiamme Oro/CC Aniene), è sesto in 50″01 “Oggi avevo questo, ho fatto il meglio che potevo. Non sono in un periodo di forma eccezionale e di più non potevo chiedere” dichiara il ventinovenne milanese allievo di Gianni Leoni, cinque medaglie europee di cui tre in corta e un oro ed un argento nei 100 farfalla. Sbaglia gara Piero Codia, dopo essere passato terzo ai 50. Il 30enne giuliano ma romano d’adozione – tesserato per Esercito e CC Aniene, allenato da Alessandro D’Alessandro, argento continentale a Copenhagen 2017 e oro europeo in vasca lunga proprio in Scozia lo scorso anno – chiude in 50”63 lontano dal 49″06 del tedesco Marius Kusch che vince a sorpresa.
Sesta nella finale dei 50 farfalla, dopo essere stata ripescata per il forfait della russa Anna Surkova, Elena Di Liddo che nuota il primato personale. La 26enne pugliese di Bisceglie – tesserata per Carabinieri e CC Aniene, seguita da Raffaele Girardi – tocca in 25”37, abbassando il 25”60 siglato in batteria che aveva cancellato il 25”66 registrato ai mondiali di Hangzhou 2018. Oro alla transaplina Melanie Henique in 24”56.
SEMIFINALI. Federica Pellegrini con il quinto riscontro cronometrico è in finale dei 100 stile libero . La vincitrice di tutto nei 200 stile libero – tesserata per CC Aniene e allenata al Centro Federale di Verona dal tecnico federale Matteo Giunta – nuota in 52”58 (27″06 ai 50) per una semifinale tutta in rimonta e chiusa al terzo posto dietro la britannica Freya Anderson, unica sotto i 52″ (51″95): “Sono molto felice di essere dentro questa finale perchè per me è difficile fare le gare veloci – ripete la Divina che non è mai salita sul podio della specialità (5^ nel 2004, 4^ nel 2015 e 7^ nel 2017) in otto edizioni in cui ha partecipato – Dopo Budapest abbiamo iniziato un percorso sulla velocità che dà i suoi frutti soprattutto nei passaggi. Ora mi giocherò le mie chances in finale” chiosa Fede che ha conquistato quindici medaglie delle cinquantuno generali in vasca corta di queste sette ori (cinque nei 200 stile libero, uno negli 800 ed uno in staffetta 4×50 stile libero).
Quando Francesca Segat faceva il record italiano dei 100 misti, Costanza Cocconcelli aveva sei anni. Giovane, in costante crescita, dal futuro roseo è la 17enne di Bologna – tesserata per NC Azzurra 91, preparata dal tecnico federale Fabrizio Bastelli – piazza la zampata nei 100 misti e si qualifica alla sua prima finale europea in 59″46 (passaggio 28″14) record italiano battendo appunto la Segat col 59″56 di Genova nel 2008. Decisa e spigliata, nonostante la giovane età va veloce anche davanti ai microfoni: “Era un po’ che ci provavo volevo migliorare il personale e cercare la finale: il tempo è ottimo. Il livello di questa competizione è alto e mi voglio adeguare” chiude Costanza che agli eurojrs di Kazan 2019 fu oro nei 50 stile libero, argento con la 4×100 mista e bronzo nei 50 dorso – e che in un mese si migliora di mezzo secondo (precedente personale prima degli Europei 1’00”04 venti giorni fa a Genova). Fuori dalle migliori otto il bronzo dei 400 misti, Ilaria Cusinato, che è dodicesima in 1’00″38.
Entrambi in finale dei 100 dorso gli azzurri con un finale thrilling: Lorenzo Mora nuota il sesto tempo eguagliando il personale in 50”58 e guadagna la sua prima finale dei 100 dorso. “Ho fatto il mio personale sono contento, domani voglio solo divertirmi e basta” chiude il tesserato per Amici Nuoto VVFF e seguito da quest’anno dal tecnico federale Fabrizio Bastelli, ieri settimo nella doppia distanza dove è primatista italiano. Discorso diverso per Simone Sabbioni: il primatista italiano della specialità e campione continentale in carica rischia staccando il nono crono generale in 50″66 ma, essendo secondo nella sua semifinale dietro l’irlandese Shane Ryan (50″48), viene promosso a discapito dell’ungherese Bohus ottavo in 50″65. “Non c’è da festeggiare non è un gran tempo – dichiara il tesserato per Esercito e Swim Pro e preparato da Giunta alla quarta partecipazione alla rassegna dove vanta tre ori, tre argenti ed un bronzo – dovrò cercare di passare più forte per difendere almeno il podio”.
Dopo due giornate L’Italia resta in testa al Len Trophy con 429 punti, la Russia è seconda con 376 e la Gran Bretagna quinta con 275.
Così gli azzurri nelle semifinali e finali della 2^ giornata
Giovedì 5 dicembre
50 farfalla semi fem
RI 25”22 di Silvia Di Pietro del 03/12/2015 a Netanya
1. Melanie Henique (Fra) 24”85
9. Elena Di Liddo 25″75 (pp 25”60 in batteria) ripescata
13. Ilaria Bianchi 26”00 (pp 25”62 del 11/08/2013 a Berlino) eliminata
200 stile libero mas FINALE
1. Danas Rapsys (Ltu) 1’41″12
2. Duncan Scott (Gbr) 1’42”42
3. Mikhail Vekovishchev (Rus) 1’41”52
5. Stefano Ballo 1’42″33 migliore prestazione italiana in tessuto e pp (precedente migliore prestazione italiana in tessuto 1’42”54 di Filippo Magnini del 10/12/2006 ad Helsinki – precedente primato personale 1’42”92 in batteria
6. Filippo Megli 1’42″77 (pp 1’42”62 del 14/12/2018 a Hangzhou)
200 rana mas
nessun italiano in gara
100 stile libero semi fem
RI 52”10 di Federica Pellegrini del 07/04/2019 a Riccione
1. Freya Anderson (Gbr) 51”95
5. Federica Pellegrini 52″58 qual. in finale
400 misti mas FINALE
RI 4’01”71 di Luca Marin del 08/12/2006 ad Helsinki
1. Max Litchfield (Gbr) 4’01”36
2. Ilia Borodin (Rus) 4’03”65
3. Danil Pasynkov (Rus) 4’04”98
6. Lorenzo Tarocchi 4’06″87 pp (precedente 4’06”90 del 30/11/2018 a Riccione)
100 dorso fem FINALE
1. Kira Toussaint (Ned) 55”71
2. Maria Kameneva (Rus) 56”10
3. Georgia Davies (Gbr) 56”73
6. Margherita Panziera 57″45
8. Silvia Scalia 58″29 (pp 57”51 in semifinale)
100 dorso semi mas
RI 49”68 di Simone Sabbioni del 15/12/2017 a Copenhagen
1. Kliment Kolesnikov (Rus) 49”57
6. Lorenzo Mora 50″58 pp= (pp 50”58 del 09/11/2019 a Genova) qual. in finale
9. Simone Sabbioni 50″66 in finale*
*perchè tra i primi due della prima semifinale
100 misti semi fem
7. Costanza Cocconcelli 59″46 RI qual. in finale
(prec. RI 59”56 di Francesca Segat del 29/11/2008 a Genova – precedente primato personale 59”85 in batteria)
1. Katinka Hosszu (Hun) 58”35
12. Ilaria Cusinato 1’00″38 eliminata
100 farfalla mas FINALE
RI 49”54 di Matteo Rivolta del 12/08/2017 a Eindhoven
1. Marius Kusch (Ger) 49”06
2. Mikhail Vekovishchev (Rus) 49”53
3. Marcin Cieslak ((Pol) 49”75
6. Matteo Rivolta 50″01
8. Piero Codia 50″63 (pp 49”96 del 14/12/2017 a Copenhagen)
800 stile libero fem FINALE
RI 8’04”53 di Alessia Filippi del 12/12/2008 Rijeka
Migliore prestazione in tessuto 8’08”03 di Simona Quadarella del 13/12/2018 a Hangzhou
1. Simona Quadarella 8’10″30
2. Ajna Kesely 8’11″77
3. Martina Caramignoli 8’12″36 pp (precedente 8’14”52 in batteria)
50 farfalla fem FINALE
1. Melanie Henique (Fra) 24”56
2. Veryl Gastaldello (Fra) 24”78
3. Emilie Beckmann (Dan) 25”15
3. Jeanette Ottesen (Dan) 25”15
6. Elena Di Liddo 25″37 pp (precedente 25”60 in batteria)
4×50 mista mixed FINALE
Italia non qualificata
Foto Andrea Staccioli/deepbluemedia.eu