7° Matteo Furlan; 5° medaglia mondiale toscana
Lupa Lake -Il meraviglioso Lupa Lake si ri-tinge di azzurro !!
Da Fin.it (Grazie)
Arriva stamattina infatti inaspettato, sudato, lottato e rifinito di fioretto con la stoccata finale un altro ORO . Ce lo regala il “nostro” livornese Dario Verani che entra nella leggenda del nuoto di gran fondo vincendo la maratona delle acque libere (5°medaglia toscana a questi meravigliosi richissimi mondiali ungheresi). Il ventisettenne di Cecina allenato da Fabrizio Antonelli per l’Esercito, che lo scorso anno qui vinse il bronzo europeo nella 5 km vinta da Gregorio Paltrineiri suo compagno di allenamenti, si impone in 5h02’21″5. Lo scalpo è quello d’autore: battuto il superfavorito francese Axel Raymond. Il parigino ventottenne, già bicampione mondiale in carica e campione europeo qui lo scorso anno, ha condotto per 24.5 km in testa nuotando come sa. Poi nel cono finale la magia dell’azzurro che lo passa a velocità doppia e tocca primo con il francese a +1″2 (5h02’22″7) mentre terzo e staccato l’ungherese Peter Galicz (5h02’35″4). Purtroppo dopo una gara condotta sempre ai piedi del podio perde acqua nell’ultimo chilometri l’altro azzurro Matteo Furlan che finise per toccare da settimo in 5h02’53″8. E’ la sesta medaglia della spedizione azzurra (2 ori , 2 argenti e 2 bronzi (6 medaglie) = totale dal nuoto qui in Ungheria di 15 con 7 Ori, 4 Argenti, 4 Bronzi) che batte come numero il bottino storico di Fukuoka 2001 dove ci furono però tre ori (3 ori e 2 bronzi), e quello di Budapest 2017 sempre con 5 medaglie senza ori però.
25 CHILOMETRI. In principio fu Sergio Chiarantini. Il romano classe ’68 conquistò un argento nella prima edizione della maratona della acque che si svolse a Perth nel 1991. Si partiva con acque salmastre e ricco di meduse, e si arrivava in acque dolci nel fiume Swan dove arrivò a braccia alazate l’americano Chad Hundeby, purtroppo venuto a mancare lo scorso anno. Poi Valerio Cleri che dominò le onde difronte al percorso di Ostia nei mondiali del 2009. Martina Grmaldi fu la prima donna a vince sul porto olimpico di Barcellona nel 2013, mentre l’ultimo oro quello sul fiume Kazanka di Simone Ruffini, che precedette il compagno oggi in gara Matteo Furlan Poi terzo. A Gwangju l’ultimo metallo con Andrea Occhipini che conquistò un bronzo misto di eroismo e stoicità dopo che a Yeosu passò un uragano dalle piogge torrenziali.
Lupa Lake / Nuoto in acque libere
Il Lupa Lake è un lago artificiale a nord di Budapest, riempito da una vecchia miniera con acqua proveniente da una sorgente che rifornisce mezza Budapest. Ciò determina la profondità sin dalla riva, finanche a 5 metri, e la pulizia dell’acqua al 99,2% potabile, con 0,8% di cloro. Temperatura di circa 19°. La 25 chilometri si sviluppa con dieci giri del percorso da 2.5 km disegnato su un trapezio delimitato da boe arancioni nel periplo dello specchio d’acqua che va anche dietro quello la baietta che delimita il periplo.