Dunque bellissima medaglia d’Argento per “Bomber” Marco Orsi nei 100 misti col record italiano di 51″03. Bronzo della 4×50 stile libero che abbassa il record fino all’ 1’22″90 grazie alle frecce Santo Condorelli (21″27), Andrea Vergani (20″44), Lorenzo Zazzeri (20″57) e Alessandro Miressi (20″62). Subito due medaglie dell’Italia nelle finali d’apertura della quarta giornata della 14esima edizione dei campionati mondiali di nuoto, in svolgimento ad Hangzhou, che prosegue col sesto posto della 4×200 degli esordienti e di Simone Sabbioni nei 50 dorso, con l’ottavo posto di Erica Musso nei 400 stile libero, con il record italiano di Martina Carraro che si qualifica alla finale dei 100 rana e con le amare eliminazioni di Piero Codia e Matteo Rivolta nei 50 farfalla malgrado nuotino sotto al precedente primato.
Torna sul podio iridato dopo quattro anni anche la velocità pura a squadre con l’italo-canadese Santo Condorelli che abbassa il personale sul 21″27 (anche 21″09 nella 4×50 mixed stile libero), Andrea Vergani che nuota la quarta frazione lanciata tra tutti in 20″44, Lorenzo Zazzeri che porta la staffetta in posizione da podio in 20″57 e Alessandro Miressi che difende il terzo posto in 20″62. Gli azzurri griffano il record italiano in 1’22″90, 43 centesimi in meno di quanto nuotato da Alessandro Calvi, Marco Orsi, Mattia Nalesso e Filippo Magnini d’argento agli europei di Rijeka il 14 dicembre 2008 dietro alla Francia che segnò la migliore prestazione mondiale col tempo di 1’20″77 mai riconosciuto dalla FINA come record mondiale (sì dalla LEN come record europeo) assegnato agli Stati Uniti, che vincono in 1’21″80 avanti alla Russia lanciata da Vladimir Morozov (in 20″39 meglio anche di Caeleb Dressel in 20″43; come sarà poi nella finale individuale: 20″33 contro 20″54), seconda in 1’22″22.
Sesto posto in crescita per gli esordienti della 4×200 stile libero che chiude la finale in 6’55″67 con la frazione da primato personale di Filippo Megli (1’42″62; prec. 1’43″16 nella batteria della gara individuale) e le prestazioni lanciate di Matteo Ciampi (1’43″59), Alessio Proietti Colonna (1’44″39) e Mattia Zuin (1’45″07). Vince col record del mondo il Brasile in 6’46″81 che batte con una straordinaria prova di squadra la favorita Russia, che cede record e corona malgrado il record europeo portato sul 6’46″84. La Cina invece tiene fuori dal podio gli Stati Uniti: 6’47″53 contro 6’49″84.
Non basta andare sotto al record italiano a Piero Codia e Matteo Rivolta per superare le semifinali dei 50 farfalla. Il 29enne triestino che si allena a Roma, già ottavo nei 100, nuota in 22″76, un centesimo di troppo rispetto al sudafricano Ryan Coetzee e due oltre il tempo del giapponese Kawamoto che sono gli ultimi a qualificarsi. Resta il primato che Codia strappa per sette centesimi a Rivolta con un miglioramento personale di 8 centesimi. Rammarico anche per il ventisettenne lombardo, tornato ad allenarsi nella sua Milano, che lima quattro centesimi al personale, ovvero record di 22″83 firmato agli europei di Netanya nel 2015, ma non basta per andare oltre il decimo tempo.
IL DIARIO DELLE FINALI
L’URLO DEL BOMBER. Un argento dal sapore della rivincita, della rinascita o meglio del ritorno ad alti livelli e che abbassa ancora il record italiano. Il 28enne di Budrio – tesserato per Fiamme Oro e CN Uisp Bologna, oro europeo a Copenhagen 2017 e nei 100 stile libero a Netanya 2015 – tocca in 51”03 (22”92 il passaggio ai 50), frantumando il 51”42 siglato in semifinale e che a sua volta aveva abbasato il 51”57 firmato lo scorso 30 novembre agli Assoluti di Riccione. Oro al fuoriclasse russo Kiliment Kolesnikov con il record del mondo juniores in 50”63 (prec. 50”90 in semifinale) e primato dei campionati; terzo il giapponese Hiromasa Fujimori in in 51”53. “Sono arrivato un po’ lungo a rana, peccato perché potevo scendere sotto i 51”: era un mio sogno. Il russo è andato fortissimo, ed era imprendibile”, sottolinea l’allievo di Roberto Odaldi, ventotto medaglie tra Mondiali ed Europei. “Sapevo che potevo far bene – continua – Prima della gara mi sono caricato ascoltando un po’ di musica a palla. Vengo da due anni di alti e bassi, ma la vittoria agli europei in corta nei 100 misti mi ha dato una grande carica. Ho risolto i problemi fisici che mi condizionavano da fin troppo grazie all’aiuto del medico del centro federale di Verona Tiziana Balducci ed è riuscito a venir fuori il bomber che conosco. Peraltro mi sono riappropriato del ciondolo a tortellino che mi porta fortuna. La medaglia desidero dedicarla alla mia mamma che compie gli anni. Le ho fatto un bel regalo. Ma anche alle mie società, al mio tecnico e alla mia fidanzata che mi sono stati accanto nei momenti difficili. Ieri notavo che ho fatto quaranta finali individuali internazionali: è bello essere ancora qui e a certi livelli. Sono dieci anni che sto in nazionale. Ho vissuto generazioni di fenomeni ed i giovani che si stanno integrando hanno potenzialità e determinazione, hanno una marcia in più, capacità fisiche e mentali. Sarà una bella 4×100 stile libero in futuro e desidero restare nel progetto”.
MOSCHETTIERI DI BRONZO. Il sipario della quarta giornata si apre con la quarta medaglia della spedizione. E’ conquistata dalla 4×50 stile libero. I moschettieri di bronzo sono Santo Condorelli (21”27 primato personale), Andrea Vergani (20”44), Lorenzo Zazzeri (20”57) e Alessandro Miressi (20”62) chiudono in 1’22”90 che cancella l’1’23″37 in gommato nuotato da Alessandro Calvi, Marco Orsi, Mattia Nalesso e Filippo Magnini per l’argento continentale a Rijeka 2008. Staffetta azzurra preceduta dagli Stati Uniti d’oro con il record del mondo in 1’21”80 (precedente 1’22”60), tolto alla Russia d’argento con il primato europeo in 1’22”22. “Siamo andati tutti forti, nonostante qualche problema allo stacco – spiega Miressi, tesserato per Fiamme Oro e CN Torino, allenato da Antonio Satta e campione europeo in vasca lunga nei 100 stile – Direi che è andata comunque benissimo”. “Quando si scende sotto l’1”23 vuol dire che sono tempi da grande nazione – prosegue Zazzeri, tesserato per Esercito e FlorentiaNuotoClub e seguito da Paolo Palchetti – Siamo stati all’altezza dei migliori del mondo: veloci e molto compatti. Dedico questo terzo posto a Corrado Sorrentino, con un pensiero che va sempre alla piccola Amelia”. “Noi siamo partiti pensando di batterli tutti – continua Vergani, tesserato per Carabinieri e Nuotatori Milanesi, allenato da Gianluca Caspani e bronzo continentale a Glasgow – Il bronzo va più che bene, ovviamente”. “Sono molto eccitato, questa è la mia prima medaglia con l’Italia – chiude l’italocanadese Condorelli, tesserato per Unicusano Aurelia Nuoto e preparato dal tecnico federale Claudio Rossetto – E’ un punto di partenza perchè questa staffetta può crescere ancora tanto. Sapevo che il record poteva essere battuto”.
LE ALTRE FINALI. Erica Musso è ottava nei 400 stile libero. La piemontese di Savigliano – allenata da Maurizio Divano e tesserata per le Fiamme Oro e alla sua prima finale mondiale in corta – nuota in 4’03”61 ma può essere comunque soddisfatta per essere tornata alla ribalta internazionale dopo l’argento con la 4×200 stile libero di Kazan 2015. Davanti a tutte l’australiana Ariarne Titmus con il record del mondo in 3’53”92 che toglie cinque centesimi al 3’53”97 della cinese Jianjaihe Wang, già d’oro negli 800, argento in 3’54”56; bronzo all’altra padrona di casa Bingjie Li in 3’57”99.
Fuori dal podio nei 50 dorso Simone Sabbioni. Il campione europeo in carica e primatista italiano è sesto in 23”26, dopo aver nuotato 23”10 in semifinale che comunque non sarebbe stato sufficiente per la medaglia. Gara di altissimo livello con cinque nuotatori sotto i 23”. Vince il russo Evgeny Rylov in 22”58, che si mette alle spalle lo statunitense Ryan Murphy in 22”63 e l’irlandese Shane Ryan in 22”76. Ai piedi del podio, per un centesimo, Kolesnikov che tocca con il record iridato juniores in 22”77 (precedente 22”82). “Sesto al mondo è comunque un buon risultato – sottolinea il 22enne di Riccione, tesserato per Esercito e Swim Pro SS9 e allenato dal tecnico federale Matteo Giunta – Negli ultimi sette metri ho anche sbandato, toccandomi con il tedesco Diener. Per la medaglia bisognava andare veramente forte. Volevo almeno nuotare il mio migliore ma comunque non sarebbe servito”.
La 4×200 stile libero dei debuttanti “mondiali” è sesta ma il futuro è in ottime mani. Filippo Megli (1’42”62 primato personale), Matteo Ciampi (1’43”59), Alessio Proietti Colonna (1’44”39) e Mattia Zuin (1’45”07), i quattro alfieri del bronzo europeo ad agosto a Glasgow, toccano in 6’55”67. Fa saltare il banco il Brasile oro con il record del mondo in 6’46”81, sbriciolato il 6’49”04 del 2010 della Russia che è d’argento con il primato europeo in 6’46”84; sul gradino più basso del podio la Cina in 6’47”53.
Nessun azzurro nelle finali dei 50 farfalla, dei 100 misti e dei 50 stile libero vinte rispettivamente dall’olandese Ranomi Kromowidjojo, settantaquattro medaglie tra olimpiadi, mondiali ed europei, in 24”47, dall’ungherese Kathinka Hosszu in 57”26 e dal russo Vladimir Morozov in 20”33.
SEMIFINALI. Martina Carraro ha rotto definitivamente gli indugi, e a suon di primati si prende anche la finale dei 100 rana con il sesto tempo. La 25enne genovese – allenata da Cesare Casella, insieme al compagno Fabio Scozzoli – scende per la prima volta in carriera sotto l’1’05 (precedente 1’05”06 in batteria) e chiude con il record italiano in 1’04”87 (30”49), tredici centesimi meglio dell’1’05”00 stampato agli Europei di Copenaghen da Arianna Castiglioni (Fiamme Gialle/Team Insubrika) tredicesima in 1’05”80 ed eliminata. “L’obiettivo era entrare tra le migliori otto, perchè nei 100 è più difficile, e ci sono riuscita – sostiene Carraro, già di bronzo nei 50 rana (29”59 primato italiano) e tesserata per Fiamme Azzurre ed NC Azzurra 91 – Ho commesso qualche errore, che adesso analizzeremo per non ripeterlo sabato”. La più veloce è la giamaicana Alia Atkinson, oro nei 50 rana e bronzo nei 100 misti, in 1’04”07.
Mancano l’accesso alla finale dei 50 farfalla Piero Codia e Matteo Rivolta ma entrambi nuotano sotto al record italiano. Il 30enne giuliano – tesserato per Esercito e CC Aniene e seguito da Alessandro D’Alessandro – fissa il nono crono in 22”76, limando di sette centesimi il 22”83 registrato agli Europei di Netanya da Rivolta – tesserato per Fiamme Oro e allenato dal tecnico federale Gianni Leone – che chiude con il decimo tempo in 22”79. “Sono contento per il record italiano, finalmente un bel tempo in corta – spiega Codia, campione europeo in Scozia nella doppia distanza – Peccato perchè rimanere fuori dalla finale per un centesimo brucia (ottavo il sudafricano Ryan Coetzee in 22”75)”. “Ci può stare questo tempo, dopo le terribili insicurezze avute nei giorni passati – gli fa eco il ventisettenne meneghino – Peccato perchè sono in una grande condizione fisica e non essermi espresso al meglio nei 100 un po’ mi è pesato. Adesso spero di potermi rendere utile in qualche staffetta”.