Mondiali Fukuoka le 3° finali….
Doppio argento con Quadarella nei 1500 e Ceccon nei 100 dorso
Gregorio Paltrinieri in finale negli 800, sl Nicco Martinenghi in finale dei 50 rana ( speriamo bene !!)
DA FIN.IT (GRAZIE)
Fukuoka- 3° giornata di mondiali: 2 belle medaglie…d’argento dove ne aspettavamo 2d’Oro.. ma anche una bruttissima sorpresa dove il 7Bello si fa rimontare sull’11-11 e poi si fa batteredallaSerbia 15-14 dopo i tiri di rigore laddove sono purtroppo gli errori di Fondelli e Di Somma a negarci la semifinale con la Grecia !! PECCATO…PECCATO…PECCATO !!!
Simona Quadarella e Thomas Ceccon conquistano 2 Argenti rispettivamente nei 1500 e nei 100 dorso. Medaglie dal sapore diverso, ma entrambe splendide per solidità e continuità. Nicolò Martinenghi si prende la finale dei 50 rana alle spalle dell’astro nascente cinese Qin Haiyang. La terza giornata dei 20esimi campionati mondiali di Fukuoka, in svolgimento fino al 30 luglio alla Marine Messe, arricchisce il medagliere dell’Italnuoto, finora protagonista con un oro e 4 argenti a neanche metà del viaggio iridato.
QUADARELLA ARGENTO DI CUORE. A volte quando perdere una battaglia trovi un nuovo modo per sorridere, rialzare la testa e gioire. Così ha fatto Simona Quadarella che non ha mai mollato, rilanciando sempre le sue ambizioni, ed è d’argento splendente per un fantastico ritorno sul podio iridato nei 1500, a distanza di quattro anni dal terzo posto di Gwangju 2019.
“Bella, bella, questa medaglia. Sono veramente contenta e ci tenevo tanto. E’ il mio primo argento in un 1500 a livello internazionale, le altre le ho conquistate tutte. Questa gara è il mio primo amore, cominciato a Budapest 2017 con il bronzo, poi negli anni sono sempre cresciuta. Volevo riprendere il trend positivo dopo i due quinti posti dell’olimpiade di Tokyo e i mondiali di Budapest. La costanza mi ha sempre caratterizzato e questo podio è importantissimo. Ero molto nervosa prima di cominciare; non ho vissuto benissimo i minuti precedenti alla gara, poi appena entrata in acqua l’ansia è svanita. Sono partita subito all’attacco e ho distribuito bene le energie. Ci vuole tanto allenamento e anche tanto equilibrio mentale per mantenere una standard così alto per molto tempo”.
La 24enne romana e regina del mezzofondo europeo, conduce una finale perfetta – trenta vasche a 31″5-31″6 di media (in batteria 31″8) – e chiude in 15’43″31 che vale la seconda prestazione personale dietro al record italiano di 15’40″89, siglato a Gwangju quattro anni fa quando vinse l’oro approfittando dell’assenza dell’ultim’ora della fuoriclasse Katie Ledecky fermata da un virus intestinale. Davanti alla 24enne romana proprio la statunitense campionessa olimpica che mette al collo il ventesimo oro mondiale della sua carriera e domina in 15’26″27, confermandosi sul tetto del mondo; il bronzo è della cinese Bingjie Li in 15’45″71 che brucia negli ultimi cento metri la russa Anastasia Kirpichnikova, quarta in 15’48″53, e l’australiana Lani Pallister, quinta in 15’49″17.
Un argento che merita una dedica speciale. “La decido alla mia famiglia perché c’è sempre – conclude l’atleta allenata da Christian Minotti per il CC Aniene – Mio padre è qui; mia mamma non è potuta venire ma mi fa sempre sentire la sua presenza. Loro mi hanno aiutato tanto e mi hanno lasciata sempre libera di continuare a fare ciò che più mi piace, nuotare, anche nei momenti di difficoltà. Senza di loro nulla sarebbe stato possibile. Adesso mi coccolo questa medaglia; poi ci vediamo tra tre giorni con gli 800”.
CECCON ARGENTO IN RIMONTA. Un argento conquistato in rimonta, complice uno starter tentennante che l’ha piantato sul device e un arrivo imperfetto. Comunque un’altra perla di un talento senza confini e che a ventidue anni sta già scrivendo pagine indelebili di storia. Thomas Ceccon lascia il titolo dei 100 dorso allo statunitense Ryan Murphy – bronzo olimpico a Tokyo – che vince in 52″22. Il fuoriclasse di Schio nuota in 52″27, con un passaggio in 25″50, rispetto al 25″27 della semifinale chiusa con un 52″16 controllato per conservare energie, in vista della seguente finale dei 50 farfalla che ha vinto con il record italiano (26″68). Sarebbe bastata quella prestazione per vincere, ma la finale è sempre una gara diversa, che a volte vive di episodi che bisogna imparare a gestire. Sul gradino più basso del podio sale l’altro statunitense Hunter Armstrong in 52″58. Tempi lontani dal record del mondo che l’azzurro ha timbrato in 51″60 per la vittoria iridata di Budapest e che sembrava avvicinabile. “Ho nuotato peggio rispetto a ieri; sono contento per la medaglia che è comunque un argento mondiale, ma so di aver commesso degli errori. Mi sentivo bene in acqua, sapevo che difendevo il titolo, ma non ho sofferto particolarmente la pressione. Forse non sono abituato a gareggiare in posizione centrale, vicino ad avversari che vogliono battermi. Dalla laterale vado meglio. Mi prendo il secondo posto, il tempo no, perché so di valere meno”.
Il rammarico per un argento mondiale rende la dimensione di un fenomeno vero, che vuole sempre andare oltre i propri limiti ed esplorare orizzonti inimmaginabili.
Con questo argento Thomas Ceccon diventa il terzo nuotatore italiano a salire almeno sei volte sul podio mondiale in vasca lunga, scavalcato Massimiliano Rosolino (5); davanti a lui Gregorio Paltrinieri (8) e Federica Pellegrini (11), ma ha dinanzi a se stesso tempo e qualità per compiere il sorpasso. Inoltre, per la prima volta nella storia del nuoto italiano in vasca lunga, Ceccon è stato in grado di salire per tre volte sul podio in due edizioni dei campionati mondiali: Stefano Battistelli e Giorgio Lamberti a Perth 1991 e Nicolò Martinenghi a Budapest 2022 ci sono riusciti in una sola edizione. Questo mondiale, però, non è ancora neanche a metà.
SEMIFINALI. Nicolò Martinenghi, lunedì argento nei 100 rana, si qualifica alla finale dei 50 con apparente facilità. Il 23enne di Varese, primatista italiano (26”33) e vice campione del mondo in carica, vince la sua batteria in 26″74 e registra il secondo crono complessivo alle spalle del cinese, già oro nella doppia distanza, Qin Haiyang, che ritocca il record asiatico portandolo a 26″20 dopo il 26″34 nuotato in batteria. Per lui cinque turni di gara e cinque record continentali. ”Sapevo che avrei dovuto disputare una gara di esperienza – afferma Tete, tesserato per l’Aniene ed allenato da Marco Pedoja – Ero appesantito nelle braccia e nelle gambe, quindi ho dovuto lavorare di testa. Seppur abbia commesso qualche errore, che andremo a rivedere, ci sono riuscito. Sarà una finale molto combattuta”.
Sfortunati gli altri azzurri. Simone Cerasuolo – 20enne imolese di Fiamme Oro ed Imolanuoto, seguito da Cesare Casella – chiude nono i 50 rana in 27″07, ad un centesimo dall’australiano Sam Williamson, ottavo in 27″06. Si ferma nei 200 farfalla anche Alberto Razzetti. Il 24enne ligure di Lavagna – tesserato per Fiamme Gialle e Genova Nuoto My Sport, allenato dal 2020 a Livorno da Stefano Franceschi e bronzo europeo a Roma 2022 – è nono in 1’55″00, tre centesimi più lento dell’1’54″97 del cinese di Taipei Kuan-Hung Wang, ottavo. Il miglior crono delle semifinali è dello statunitense Carston Foster 1’53″85.
Così gli azzurri nelle semifinali e FINALI della 3^ giornata
Martedì 25 luglio
200 stile libero mas
RI 1’45”67 di Filippo Megli del 23/07/2019 a Gwangju
1. Matthew Richards (Gbr) 1’44″30
2. Tom Dean (Gbr) 1’44″32
3. Sunwoo Hwang (Kor) 1’44″42
Nessun italiano qualificato
1500 stile libero fem
RI 15’40”89 di Simona Quadarella del 23/07/2019 a Gwangju
1. Katie Ledecky (Usa) 15’26″27
2. Simona Quadarella 15’43″31
3. Bingjie Li (Chn) 15’45″71
50 rana mas semi
RI 26”33 di Nicolò Martinenghi del 16/08/2022 a Roma
1. Haiyang Qin (Chn) 26″20
2. Nicolò Martinenghi 26″74 qual. in finale
9. Simone Cerasuolo 27″07 eliminato
100 dorso fem
RI 58”92 di Margherita Panziera del 04/04/2019 a Riccione
1. Kaylee McKeown (Aus) 57″53
2. Regan Smith (Usa) 57″78
3. Katharine Berkoff (Usa) 58″25
Nessuna italiana qualificata
100 dorso mas
RM-RE-RI 51”60 di Thomas Ceccon del 20/06/2022 a Budapest
1. Ryan Murphy (Usa) 52″22
2. Thomas Ceccon 52″27
3. Hunter Armstrong (Usa) 52″58
200 stile libero fem semi
RM-RE-RI 1’52”98 di Federica Pellegrini del 29/07/2009 a Roma
Migliore prestazione in tessuto 1’54″55 di Federica Pellegrini del 26/06/2016
Nessuna italiana iscritta
200 farfalla mas semi
RI 1’54”28 di Federico Burdisso del 19/05/2021 a Budapest
1. Carson Foster (Usa) 1’53″85
9. Alberto Razzetti 1’55″00 eliminato
100 rana fem
RI 1’05”67 di Arianna Castiglioni del 25/06/2021 a Roma
1. Ruta Meilutyte (Ltu) 1’04″62
2. Tatjana Schoenmaker (Rsa) 1’05″84
3. Lydia Jacoby (Usa) 1’05″94
Nessuna italiana qualificata
Foto di Andrea Staccioli, Giorgio Scala e Andrea Masini / DBM Deepbluemedia
L’uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit
IN MEZZO..LA SERBIA CI BATTE DOPO I TIRI DI RIGORE…
Mondiali Pallanuoto..crudeli sul 12-11 traversa di Cannella e pareggio di Ubovic. !! Italia-Serbia 14-15 dtr. Azzurri eliminati nei quarti 15-14
Gli errori di Damonte e Di Somma
Italia-Serbia 14-15
Italia: Del Lungo, F. Di Fulvio 3, Damonte, Marziali, A. Fondelli, Cannella 2, Velotto 1, Echenique, N. Presciutti 1, Bruni 2, E. Di Somma 2 (1 rig.), Dolce, Nicosia. All. Campagna.
Serbia: Misovic, Radulovic, Rasovic 4 (1 rig.), Randelovic, Lazic 1, Milojevic, Drasovic 1, Jaksic 2, Jankovic, Ubovic 1, Vucinic 1, Martinovic 1, Mitrovic. All. Stevanovic.
Arbitri: Zwart (Ned) e Ohme (Ger).
Note: parziali 3-3, 2-2, 4-4, 2-2. Regolamentari 11-11. Finale 14-15. Tiri di rigore: Fondelli (I) gol, Drasovic (S) gol; Di Somma parato, Radulovic parato; Di Fulvio gol, Vucinic gol; Presciutti gol, Jaksic gol; Damonte parato, Rasovic gol. Superiorità numeriche: Italia 8/13 + un rigore, Serbia 7/12 + 2 rigori di cui uno parato da Del Lungo a Rasovic a 7’30 del secondo tempo, sul 5-5. Uscito per limite di falli Dolce (I) a 1’30 del quarto tempo. Mitrovic (S) in porta. Spettatori 300 circa.
Si ferma ai quarti di finale il cammino del Settebello ai campionati mondiali di Fukuoka. Passa la Serbia con 7 debuttanti e un futuro luminoso davanti a sé, che batte l’Italia vice campione del mondo in carica ai rigori per 15-14 dopo aver pareggiato col centroboa Ubovic a 48 secondi dalla fine (11-11). Ai rigori risulta decisiva la parata di Mitrovic sul mancino Damonte (in precedenza parati i tiri anche di Di Somma e subito dopo di Radulovic). Gli azzurri, spesso in vantaggio (3-2, 4-3, 6-5, 7-6, 8-7, 9-8, 10-9, 11-10), non sono mai riusciti a sganciarsi. Ora giocheranno per il quinto posto.
Il commento del cittì Campagna: “E’ stata una partita molto fisica, di una grande intensità, quella che mi aspettavo. I ragazzi sono stati dentro al match fino alla fine, ma purtroppo non è bastato. Abbiamo perso per alcuni dettagli, ci hanno fregato per dei blocchi che consentivano di far arrivare facilmente la palla al centro. Malgrado ciò abbiamo tenuto, siamo stati spesso in vantaggio senza riuscire ad allungare e abbiamo commesso un ingenuità alla fine mettendoci ad M. Quando dai l’anima non è una sconfitta, non è un fallimento, è un percorso di crescita individuale e collettivo. Anche giocare la prima partita intensa dopo quattro match più semplici probabilmente ci ha penalizzato. Comunque non ho niente da dire ai ragazzi; continuiamo a testa alta. Dobbiamo onorare il torneo anche se stimoli ed emotività saranno inferiori. Siamo il Settebello e daremo tutto”.
La cronaca. La Serbia rompe il ghiaccio con Jaksic che dal perimetro fulmina Del Lungo dopo tre minuti (0-1). Secondo extraman e Lazic dal centro gira il tap-in del raddoppio (0-2). Secondo uomo in più per l’Italia e stavolta è Cannella a sbloccarla (1-2). La rete dell’attaccante romano gasa gli azzurri che passano due volte: prima Bruni sguscia al centro, elude la marcatura Martinovic e piazza il pareggio. Poi controfuga e Cannella con un lob perfetto prende fuori tempo Misovic per il 3-2. Il sei azzurro commette però fallo da rigore che Drasovic trasforma (3-3).
La prima parte del secondo parziale scorre con chiamate Var e due extraman sbagliati per parte; poi alla quarta superiorità il Settebello passa ancora da quattro con Di Somma che tira il diagonale del 4-3. Ancora in superiorità numerica arriva il pareggio di Rasovic che sfrutta un fallo in contrattacco di Di Fulvio. Lo stesso tre serbo è on fire e buca ancora del Lungo sul primo palo ancora in più (4-5). Il Settebello reagisce e guadagna subito il penalty al centro (fallo su Di Fulvio lanciato): Di Somma spiazza il portiere e si regala il bis (5-5). In chiusura Del Lungo stoppa stavolta Rasovic dai cinque metri, per rigore concesso sullo stesso tre serbo. Si cambia campo in parità.
Il terzo periodo si apre con un doppio extraman ed il secondo timbrato da Presciutti, bravo ad inserirsi ai due metri per l’assist al bacio di Echenique (6-5). Settimo extraplayer anche per gli avversari che sfruttano il buco a destra per il nuovo pareggio di Jaksic (bis). L’uomo in più è ben giocato da entrambe le squadre e, su fallo grave di Jankovic, Velotto gira al volo il 7-6. Non c’è sosta; stavolta la Serbia manovra bene e pareggia con Martinovic dall’angolo (7-7); Bruni si stacca dai due metri e raccoglie l’assist di Presciutti in più (8-7). I serbi non ci stanno. Presciutti commette fallo grave su Ubovic e ancora Rasovic piazza il tris dal lato per l’8-8. Controattacco e riecco il Settebello: fuori Randelovic e Di Fulvio si iscrive a referto con una girata delle sue (9-8). Però Fondelli prende il secondo fallo grave e la Serbia pareggia stavolta con Vucinic ancora sul primo palo (9-9).
Il finale è da brividi: Bruni viene stoppato da Mitrovic all’undicesimo extraman, poi ci pensa Di Fulvio con un missile a schizzo a sbloccare di nuovo l’equilibrio in più (10-9). I serbi sbagliano il decimo uomo in più con Vucinic, ma passano ancora con Rasovic (quaterna) che buca mani e rete per il 10 a 10 con 5 minuti da giocare. Jaksic commette fallo grave su Bruni e gli azzurri provano a sfruttare il tredicesimo uomo in più: Di Fulvio si prende il tiro pesante, piazza il tris e mette di nuovo avanti Azzurra (11-10). Di Somma commette secondo fallo grave e Del Lungo compie un miracolo su Vucinic. A 48″ dal termine però l’ex Brescia Ubovic si esalta, riceve l’assist giusto e gira in rete il pareggio (11-11). Si va ai rigori.
Fondelli e Drasovic segnano; Di Somma e Radulovic vengono stoppati dai portieri; Di Fulvio e Vucinic trasformano, come Presciutti e Jaksic. Si giunge all’ultimo round. Il mancino Damonte incrocia, ma Mitrovic schizza il pallone quanto basta per mandarlo sul fondo; Rasovic invece segna il gol che vale le semifinali e il ritorno della Serbia tra le prime quattro del mondo dopo l’oro olimpico di Tokyo, che segue quello di Rio de Janeiro, e due anni di costruzione con giovani e nuovo allenatore.
Il commento del capitano Del Lungo: “Dopo una prestazione di alto livello brucia tantissimo essere eliminati soprattutto ai rigori dopo che già l’anno scorso è andata male, con la sconfitta in finale contro la Spagna. Comunque è una sconfitta da cui dobbiamo imparare e servirà per andare ancora più in alto. Voglio anche rivolgere i complimenti ai miei compagni perché hanno disputato una bellissima partita con continue azioni, grande intensità, fatica. Ora dobbiamo onorare il torneo e premiare i nostri sacrifici con la migliore posizione possibile e poi penseremo all’europeo”.
MERCOLEDI’ SEMIFINALE ITALIA-OLANDA FEMMINILE. Un 2022 in perfetta parità consegna ancora maggiore incertezza al match in programma mercoledì 26 luglio alle 17 locali (le 10 italiane), in diretta su Raidue e Skysport. Serve una semifinale per consolidare l’impresa compiuta nei quarti contro le triolimpioniche e quadiridate in carica degli Usa, estromessi dalla zona medaglie a dieci anni di distanza da Barcellona 2013. L’Olanda lo scorso mondiale a Budapest battè nella finale per il terzo posto un Setterosa impeccabile per due tempi, ovvero fino al 4-1 di metà gara. Poi il black out con un parziale devastante di 6-0. Finì 7-5. L’Italia si leccò le ferite e aspettò un paio di mesi. L’occasione fu ancora la finale per il terzo posto all’europeo di Spalato. Il Setterosa partì forte, venne superato sul 12-10, ma con un finale da favola vinse 16-13 e tornò sul podio europeo dopo sei anni.
Le olandesi dopo il quinto posto alle Olimpiadi hanno cambiato gestione tecnica inserendo come capo allenatore il greco Evangelos Doudesis, per anni assistente dello storico Arno Havenga, diventato team manager. Alla prima giornata le orange hanno battuto proprio la Spagna campione d’Europa 7-6 nel girone compiendo un percorso netto con quattro vittorie.
Le azzurre, guidate da Carlo Silipo, dopo la qualificazione fallita alle Olimpiadi di Tokyo, non partecipano ad una finale mondiale da vent’anni, a Barcellona 2003 persero proprio contro gli Usa che conquistarono il primo titolo iridato della loro storia. L’ultimo successo risale proprio a Fukuoka 2001 in finale con l’Ungheria (7-3). Corsi e ricorsi storici.
Foto di Giorgio Scala/DBM
L’uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.
Mondiali Fukuoka: il riscontro delle 3° batterie…
Paltrinieri in finale. Attenzione a Ceccon e Quadarella
Gregorio Paltrinieri si qualifica alla finale degli 800 stile libero che potrebbe diventare la più veloce di sempre; Nicolò Martinenghi punta Haiyan Qin e passa facilmente insieme a Simone Cerasuolo il turno nei 50 rana; Alberto Razzetti distribuisce bene i 200 farfalla senza strappare. Continua con solidità il cammino dell’Italnuoto ai 20esimi Mondiali di Fukuoka, giunti alla terza sessione di batterie.
SUPERGREG IN FINALE. Il racconto della mattinata inizia dalla fine, con la qualificazione alla finale degli 800 stile libero, in programma mercoledì pomeriggio, di Gregorio Paltrinieri. Il vincitore di tutto, dopo le fatiche nelle acque libere con una condizione fisica non delle migliori, è settimo dopo aver chiuso al quarto posto l’ultima batteria vinta dall’irlandese Daniel Wiffen in 7’43”81. Il vice campione olimpico e primatista europeo (7’39″27) – tesserato per Fiamme Oro e Coopernuoto, allenato da Fabrizio Antonelli – nuota in 7’44″89 e in finale partirà dall’amata corsia uno. Il livello è comunque altissimo e la concorrenza mai così giovane e agguerrita. Il miglior crono è dell’aussie Samuel Short (7’40″90), che precede il tunisino campione olimpico e vice campione mondiale dei 400 stile libero Ahmed Hafanoui (7’41″97) e il tedesco Luka Martens (7’42”04); dentro, per una finale che si preannuncia stellare, anche lo statunitense Bobby Fink – campione olimpico ed iridato – in 7’43”87, l’ucraino Mykhailo Romanchuk – bronzo a Tokyo 2020 e Budapest 2022 – in 7’44”07 e il brasiliano Guillherme Pereira da Costa ottavo in 7’45″80. A farne le spese, per un’eliminazione clamorosa, è il tedesco Florian Wellbrock, nono in 7’45″87.
“La qualificazione si è rivelata più complicata di quanto pensassi – dice Paltrinieri – Nella batteria precedente alla mia sono andati molto forte e quindi sapevo che avrei dovuto forzare più del previsto. Il tempo da nuotare era molto impegnativo e lo dimostra l’eliminazione di Florian Wellbrock”, il vice campione del mondo e medaglia d’oro della 5 e 10 chilometri a Fukuoka, che i media tedeschi danno pronti per il record del mondo nei 1500 del cinese Sun Yang poi fermato per doping (14’31″02). “Ho recuperato dal mare, dove ho speso tante energie fisiche e mentali – continua Paltrinieri, oro con la staffetta, argento nella 5 km e quinto nella 10 km nuotata ancora con lo stomaco sottosopra – Credo di poter disputare buone prestazioni anche in piscina. Ovviamente la finale sarà diversa, come distribuzione e intensità. La lotta per il podio sarà super aperta. Probabilmente sarà la finale più veloce di sempre, che tutti potranno vincere”.
Si ferma un bravisstimo Luca De Tullio (CC Aniene) che al debutto iridato è undicesimo con il primato personale in 7’46″87 che abbassa il 7’47″63 siglato un mese fa al Settecolli. “La gara è andata molto bene. Volevo abbassare il primato personale nuotato al Settecolli e ci sono riuscito, peraltro in batteria e di quasi un secondo – afferma il 19enne di Bari, allenato da Christian Minotti insieme al fratello Marco – Sono molto contento; sapevo che l’accesso alla finale sarebbe stato proibitivo, ma non era il mio obiettivo. Sono qui per imparare, crescere e migliorare nel tempo”.
TORNA TETE, BENE CERASUOLO. Dopo l’argento nei 100, che l’ha confermato sul podio iridato un anno dopo l’oro di Budapest, torna in acqua Nicolò Martinenghi nei 50 rana. Il 23enne di Varese, primatista italiano (26″33), argento iridato e campione europeo, nuota sciolto in 26″64 e si qualifica per la semifinale con il secondo crono, preceduto solamente dal cinese e campione del mondo della doppia distanza Haiyang Qin con il record asiatico in 26”34.
La risposta di Tete – tesserato per CC Aniene e seguito da Marco Pedoja – a Qin è perentoria: “L’argento mondiale mi ha alleggerito. Si dice che vincere aiuti a vincere. Sono andato a dormire molto tardi sia per i dolori sia per le emozioni. Stamattina era più tranquillo rispetto alla vigilia dei 100. Ho nuotato bene e sciolto. Per entrare in finale sarà bagarre. Siamo raccolti in pochi decimi. C’è un Qin Haiyang da andare a prendere”.
Avanza anche un ottimo Simone Cerasuolo – tesserato per Fiamme Oro ed Imolanuoto, allievo di Cesare Casella e secondo a Roma 2022 – che nuota l’ottavo tempo in 27”06, con un primo venticinque molto controllato e frequenze abbastanza ridotte per poi scatenarsi nella seconda parte di gara.”Ho cercato di non strappare e passare il turno. Ci sono riuscito – sottolinea – Ho nuotato come volevo. In vigilia ho pensato solo a concentrarmi il più possibile e ad assorbire le energie positive per i successi dei miei compagni”, conclude l’azzurro, terzo nella quinta batteria vinta dal cinese Sun Jiajun che aveva portato il record asiatico sul 26″76, prima di essere migliorato dal connazionale e campione dei 100 Qin Haiyang nella batteria successiva.
BENE RAZZO E OUT BURDISSO. Obiettivo centrato e turno superato nei 200 farfalla per Alberto Razzetti a caccia del riscatto dopo il settimo posto nei 400 misti. Il 24enne di Genova – tesserato per Fiamme Gialle e Genova Nuoto My Sport, allenato dal 2020 a Livorno da Stefano Franceschi e bronzo europeo a Roma 2022 – è sesto con la quinta prestazione personale di sempre in 1’55″35. “Mi sono sentito bene in acqua. Ho cercato di disputare una prova intelligente. Il tempo è ottimo per essere una batteria – racconta “Razzo”, autore di una gara ben distribuita – L’obiettivo è chiaramente la finale per esprime il massimo delle mie potenzialità”
Eliminato il primatista italiano (1’54”28) Federico Burdisso – tesserato per Esercito e Aurelia Nuoto, seguito da inizio anno da Claudio Rossetto al Centro Federale di Ostia – diciottesimo in 1’56″86; il 22enne pavese e bronzo olimpico, per entrare in semifinale, doveva essere più veloce dell’1’56″51 dell’australiano Matthew Tample. Per il momento primeggia il giapponese Tomoru Honda – argento a Tokyo 2020 e bronzo iridato in carica – in 1’54″21.
SEMPRE IN DIRETTA IN TV. Tutte le gare saranno visibili in diretta tv in chiaro sui canali Rai Due, Rai Sport +HD e Sky Sport Summer. Batterie alle 3.30 italiane (10.30 locali), semifinali e finali alle 13.00 italiane (le 20.00 giapponesi).
Così gli azzurri nelle batterie della 3^ giornata
Martedì 24 luglio
50 rana mas
RI 26”33 di Nicolò Martinenghi del 16/08/2022 a Roma
1. Haiyan Qin (Chn) 26″34
2. Nicolò Martinenghi 26″64 qual. in semifinale
8. Simone Cerasuolo 27″06 qual. in semifinale
200 stile libero fem
RM-RE-RI 1’52”98 di Federica Pellegrini del 29/07/2009 a Roma
Migliore prestazione in tessuto 1’54″55 di Federica Pellegrini del 26/06/2016
1. Mollie O’Callaghan (Aus) 1’55″68
Nessuna italiana iscritta
200 farfalla mas
RI 1’54”28 di Federico Burdisso del 19/05/2021 a Budapest
1. Tomoru Honda (Jpn) 1’54″21
6. Alberto Razzetti 1’55″35 qual. in semifinale
18. Federico Burdisso 1’58″86 eliminato
800 stile libero mas
RE-RI 7’39”27 di Gregorio Paltrinieri del 24/07/2019 a Gwangju
1. Samuel Short (Aus) 7’40″90
7. Gregorio Paltrinieri 7’44″89 qual. in finale
11. Luca De Tullio 7’46″86 pp (precedente 7’47”63 del 24/06/2023 a Roma) eliminato
Semifinali e FINALI dalle 20.00
200 stile libero mas FINALE
RI 1’45”67 di Filippo Megli del 23/07/2019 a Gwangju
Nessun italiano qualificato
1500 stile libero fem FINALE
RI 15’40”89 di Simona Quadarella del 23/07/2019 a Gwangju
Simona Quadarella
50 rana mas semi
RI 26”33 di Nicolò Martinenghi del 16/08/2022 a Roma
Nicolò Martinenghi
Simone Cerasuolo 26″76 del 24/07/2023 a Roma
100 dorso fem FINALE
RI 58”92 di Margherita Panziera del 04/04/2019 a Riccione
Nessuna italiana qualificata
100 dorso mas FINALE
RM-RE-RI 51”60 di Thomas Ceccon del 20/06/2022 a Budapest
Thomas Ceccon
200 stile libero fem semi
RM-RE-RI 1’52”98 di Federica Pellegrini del 29/07/2009 a Roma
Migliore prestazione in tessuto 1’54″55 di Federica Pellegrini del 26/06/2016
Nessuna italiana iscritta
200 farfalla mas semi
RI 1’54”28 di Federico Burdisso del 19/05/2021 a Budapest
Alberto Razzetti 1’54”87 del 20/06/2022 a Budapest
100 rana fem FINALE
RI 1’05”67 di Arianna Castiglioni del 25/06/2021 a Roma
Nessuna italiana qualificata
Foto di Andrea Staccioli, Giorgio Scala e Andrea Masini / DBM Deepbluemedia
L’uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit