Giovedi l’Event a squadre …speriamo bene…
Fukuoka- (DA FIN.IT GRAZIE ) Ecco le prime medaglie maschili, ma ci manca “clamorosamente, parlando di nuoto in acque libere, l’Oro.
Sono comunque 2 medaglie per cercare di tornare “protagonisti” per tenere alto il morale..il nostro indiscusso blasone tricolore nelle varie specialita’. Stavolta saliamo sul podio, ma non riusciamo a mettere i piedi sul gradino piu’alto se non per la foto a tre…di rito. Gregorio Paltrinieri d’argento e Domenico Acerenza di Bronzo, nella cinque chilometri iridata alla “Momochi Beach” di Fukuoka, dissolvono tanti dubbi e diradano le nuvole dopo il mancato podio e pass olimpico nella distanza doppia. Vince ancora, e bissa il titolo della 10 km, il tedesco olimpionico campione in carica Florian Wellbrock …ancora lui..che parte e arriva in testa dopo tre giri del circuito in 53’58″0. Ai 2.5 km cedono tutti gli avversari eccetto gli azzurri, rimasti nella sua scia fino alla fine. Gregorio Paltrinieri tocca in 54’02″5, Domenico Acerenza in 54’04″2. L’altro tedesco Oliver Klemet – bronzo nella 10 chilometri – è quarto a quasi un minuto (54’57″2). Ancora più lontani gli altri protagonisti della vigilia tra cui l’ungherese vicecampione della 10 km Kristof Rasovszky, settimo a 1’25, o l’ucraino bronzo uscente Michajlo Romanchuck, a 1’39.
IL “GREG PENSIERO” “Sono molto contento perché non immaginavo di disputare questa gara – sottolinea il fenomeno carpigiano campione europeo in carica, che conferma l’argento del Lupa Lake – Speravo di rimanere attaccato ai migliori; stavo meglio in acqua rispetto all’altro giorno e c’era rammarico per il risultato della dieci chilometri. Ho l’impressione che per avere stimoli è come se avessi bisogno di una delusione. Così si accende la miccia. Mi arrabbio, la prendo sul personale. Così ho conquistato questa medaglia con determinazione, fermezza e ne sono contento. La tattica era stare sui piedi di Wellbrock che in questo momento appare il più forte di tutti. Questo secondo posto è una certezza e nasce dalla mia voglia di vincere sempre a prescindere dalle condizioni di salute o dallo stato di forma. E’ una bella medaglia perché non avevo grosse aspettative”.
Sale sul podio, dopo il quarto posto dello scorso anno e della 10 chilometri, Domenico Acerenza: “Siamo due guerrieri, non molliamo mai e l’abbiamo dimostrato. Alla fine ci abbiamo anche provato, ma Wellbrock ha dimostrato di essere il più forte. Dopo una gara vissuta ad aiutarci reciprocamente è stato bello sfidare Greg; è passato lui ma l’importante è che entrambi siamo andati a medaglia. Purtroppo nella distanza olimpica mi è mancata un po’ di lucidità che oggi invece avevo. Mi sentivo veramente bene. Greg ha bisogno di una mazzata prima di accendersi? Ebbene, gliela darò io in allenamento”, chiosa sorridendo.
Raggiante l’allenatore e tecnico degli azzurri Fabrizio Antonelli: “C’è commozione per queste medaglie. Dopo la dieci chilometri abbiamo parlato a lungo; sapevamo che entrambi avevano dato tutto senza aver ottenuto il risultato sperato, ma avevamo anche constatato che il podio era un obiettivo possibile. La qualificazione per Parigi non può, né deve rappresentare un problema. Si prenderà più avanti. Quindi focus sulle altre gare. Ebbene la gara di oggi è stata il coronamento del lavoro svolto e la dimostrazione della forza della squadra a cominciare da Barbara Pozzobon che ha disputato un’ottima prestazione, reinventandosi dalla 25 chilometri nella gara più veloce con progressi eccezionali. Gregorio e Domenico sono stati intelligenti, furbi, scaltri e tenaci. Ringrazio la Federazione che ci consente sempre di lavorare in condizioni ideali mettendoci a disposizione tutto ciò che serve per restare competitivi ogni anno”.
Soddisfatto il coordinatore tecnico Stefano Rubaudo, che sottolinea le difficoltà del campo gara: “Dopo la dieci chilometri c’era fiducia e consapevolezza. Purtroppo questo è uno sport di opportunità. Qualche errore di valutazione sul tipo di bacino è stato commesso e soprattutto Acerenza ne ha sofferto limitando la sua performance. In questo bacino non si vede nulla e non è congeniale alle sue caratteristiche. Oggi li ho visti molto allegri e spensierati rispetto all’altra vigilia. Queste medaglie ci danno fiducia per la staffetta, soprattutto se la Germania dovesse rinunciare a Wellbrock nella staffetta al posto di Muffels. Noi ce la giocheremo e non partiamo per il secondo posto. Bene anche la Pozzobon che ha migliorato tanto nella distanza a lei meno congeniale ed ha disputato una gara da protagonista”.
LA GARA FEMMINILE. Ital/nuoto di fondo/F ancora a secco…e chi poteva immaginarselo…2 gare 0 medaglie,”gironzoliamo” intorno al podio, ma non ci saliamo..!!
Nell’élite mondiale dopo una gara da protagonista. Barbara Pozzobon giunge quinta nella cinque chilometri appena dietro il gotha della specialità. Vince bissando il titolo della distanza doppia Leonie Beck, che con un forcing finale come nella dieci chilometri si prende il secondo oro in 59’31″7. Terzo oro tedesco in tre gare. Poi le olimpioniche: l’olandese Sharoon Van Rouwedaal tocca seconda in 59’32″7 mentre la brasiliana Ana Marcela Cunha, campionessa uscente, è terza in 59’33″9.
La trentenne di Maserada del Piave, argento europeo nell 25 km di Ostia lo scorso anno, scopre buone sensazioni anche nella gara più veloce del fondo e in 59’35″8 finisce dietro la portoghese Angelica Andre (59’35″6). “Sono felice della mia gara; passare dalla 25 km alla cinque non è facile. Abbiamo puntato sulla velocità, mi sembra di aver disputato una gara di buon livello. In realtà durante il primo giro e mezzo non avevo buone sensazioni. Poi ho preso maggiore confidenza e nel finale sono riuscita anche ad inserire le gambe per un buon arrivo – racconta l’azzurra, quarta lo scorso anno nell 25 km iridata a Lupa Lake – Dopo che la World Aquatics ha deciso di cancellare la 25 Km, ho dovuto resettare, sperimentare nuovi percorsi e il risultato di questa gara mi rinfranca. Sono molto soddisfatta”.
Resta imbottigliata, invece, Rachele Bruni che giunge ventunesima a quasi due minuti (1h01’24″2) dalla vincitrice: “Speravo di disputare una gara diversa; dopo il primo giro e mezzo ho iniziato a staccarmi dalle prime. Peccato perché mi sentivo anche bene in acqua, ma non sono riuscita a trovare spazi per risalire” chiude laconica l’esperta vice campionessa olimpica a Rio de Janeiro 2016, che da due anni si allena proprio in Brasile.
Risultati e calendario (orario italiano; locale +7 h)
Sabato 15 luglio
10 Km femminile
1. Leonie Beck (Ger) 2h02’34″0
2. Chelsea Gubecka (Aus) 2h02’38″1
3. Katie Grimes (Usa) 2h02’42″3
6. Ginevra Taddeucci 2h02’46″7
10. Giulia Gabbrielleschi 2h03’15″7
Domenica 16 luglio
10 Km maschile
1. Florian Wellbrock (Ger) 1h50’40″3
2. Kristof Rasovszky (Hun) 1h50’59″0
3. Oliver Klemet (Ger) 1h51’00″8
4. Domenico Acerenza 1h51’16″7
5. Gregorio Platrinieri 1h51’40″7
Martedì 18 luglio
5 Km femminile
1. Leonie Beck (Ger) 59’31″7
2. Sharon Van Rouwendaal (Ned) 59’32″7
3. Ana Marcela Cunha (Bra) 59’33″9
5. Barbara Pozzobon 59’35″8
21. Rachele Bruni 1h01’24″2
5 Km maschile
1. Florian Wellbrock (Ger) 53’58″0
2. Gregorio Platrinieri 54’02″5
3. Domenico Acerenza 54’04″2
Giovedì 20 luglio
6 km a squadre (4×1,5 Km) all’1:00 in diretta su Raidue e Sky Sport Summer
Foto di Giorgio Scala / DBM Deepbluemedia
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