da Fin.it (Grazie)
Italia-Nuova Zelanda 14-7
Italia: Banchelli, Tabani 2, Gant, Avegno 1, Giustini 2 (1), Bettini 3 (1 rig.), Picozzi 2 (1 rig.), Bianconi 2, Palmieri, Marletta 1, Cocchiere, Viacava 1, Condorelli. All. Silipo.
Nuova Zelanda: J. Milicich, Nicholson 1, Doyle 2, Gault, G. Milicich, Weston, Houghton 1 (rig.), Mckenty, Shorter-Robinson 1, Mcdonald, Howarth 1, Quin 1, Bright. All. Winstanley-Smith.
Arbitri: Moller (Arg) e Kurosaki (Jpn).
Note: parziali 4-1, 6-2, 1-3, 3-1. Superiorità numeriche: Italia 4/8 + 3 rigori, Nuova Zelanda 4/8 + 2 rigori di cui uno parato da Banchelli (I) a Quin a 2’52. Uscita per limite di falli Gant (I) a 3’04 del terzo tempo. In porta per l’Italia parte Banchelli, che si alterna con Condorelli. Spettatori 500 circa.
Fukuoka- Quanto fa’ 7+7= 14… appunto: il Sette/Rosa raddoppia la Nuova Zelanda 14-7 e svicola via ai Quarti di Lunedi laddove dovremo superare l’esamone chiamato Stati Uniti per ambire a rientrare in zona medaglie/podio.
E’stato un Ottavo di finale affrontato col piglio giusto per provare a ribaltare il mondo. Il Setterosa doppia le oceaniche e si regala un quarto da brivido contro le tricampionesse olimpiche degli Stati Uniti, nonché quadricampionesse iridate in carica. Si giocherà lunedì 24 luglio alle 16.00 locali (le 9 italiane).
Dopo il pareggio inziale di Doyle, le azzurre piazzano un break di 7-0 che indirizza il match. Nel terzo tempo le all blacks si avvicinano fino al 6-11, ma è una reazione velleitaria.
Bettini, autore di una tripletta, è stata eletta mvp del match.
Ora il Setterosa si trova un muro apparentemente invalicabile. Per scalfirlo le azzurre dovranno essere perfette: nuotare più veloci, essere ciniche al tiro, scaltre controfughe, marcare in pressing e posizione per stancare e bloccare le fortissime tiratrici statunitensi guidate dalle trentenni Maggie Steffens (capitano) e Rachel Fattal. Coach Adam Krikorian (oggi 49enne auguri!) è in sella dal mondiale di Roma 2009 peraltro vinto; è un perfezionista, ha plasmato la sua nazionale come una squadra di club perennemente in collegiale a Long Beach, dove le onde del pacifico mitigano le alte temperature californiane e la sede è diventata bacheca di trofei da cinque lustri a questa parte.
Cronaca. L’Italia, subito in pressione difensiva, segna l’1-0 con Tabani, che dal perimetro battezza l’angolo opposto. Le avversarie regiscono e colpiscono in controfuga con la mancina Doyle dopo l’aiuto del Var: Condorelli non trattiene e la passa passa la linea (1-1). Cocchiere conquista il primo fallo grave e Bianconi trasforma l’azione in più dal perimetro (2-1). Avegno scappa in controfuga e cala il tris (3-1). La Nuova Zelanda sbaglia due superiorità e Bettini segna il rigore del 4-1.
Nel secondo tempo le azzurre chiudono in pressing e ripartono veloci: Bianconi piazza la palomba d’autore e in un amen Bettini scarica il bis in controfuga con l’uomo in più (7-1). Le azzurre, ancora in pressing, partono in controfuga con Giustini che finalizza (8-1). Cocchiere ottiene un altra superiorità dal centro e Picozzi firma il 9-1. Poi Nicholson gira sul primo palo e Shorter-Robinson dai due metri. In mezzo il bis di Tabani in più (10-3).
Il terzo tempo si apre con Viacava che insacca l’11-3; poi Quin va in gol ancora con l’ausilio del Var. La 12 neozelandese sbaglia un rigore, parato da Bancelli, che però non si ripete contro il 5m della Houghton (5-11) frutto del terzo fallo grave di Gant. Il Setterosa cala il ritmo perde un po’ d’acqua, sbaglia due extraplayer e prende anche la sesta rete da Doyle (bis) con un tiro potente e preciso (6-11). Parziali di 3-0 delle all blacks.
Si riprende con Giustini che segna il terzo rigore e Picozzi che spara sull’angolo corto (13-6). Howarth va di tap-in in extraplayer su respinta di Banchelli (7-13), ma Marletta riporta al 50% le superiorità e segna il gol che chiude il match.
Foto di Giorgio Scala / DBM
L’uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.