Gwuangju- SECONDA MEDAGLIA AZZURRA AI MONDIALI DI NUOTO….
Questa si che è una notizia da “Assoluta prima pagina”..( altro che il campo vuoto e le tribune deserte a Moena…!!) C’ è un’altra medaglia italiana STAVOLTA UN ARGENTO..dopo il bronzo di Rachele Bruni. Manila Flamini e Giorgio Minisini hanno conquistato la medaglia d’argento nel duo misto misto tecnico di nuoto sincronizzato ai Mondiali di Gwuangju. Oro ai russi Mayya Gurbanberdieva e Aleksandr Maltsev, forse più puliti nell’esecuzione, sicuramente più addentro alle logiche classiche, ma anche meno empatici degli azzurri.
Da Fin.it ( Grazie) Manila Flamini e Giorgio Minisini SONO D’ARGENTOOOOOOO !!
La nostra “Super Coppia” sta davvero provando a cambiare il sincro. A renderlo più affettivo ed emozionale, ad avvicinarlo alla gente. Ma è difficile buttare giù un sistema che si fonda su logiche schematiche. Ci vuole tempo, quello che Flamini non ha perché, 32 anni il 18 settembre, è arrivato il momento di pensare alla famiglia, “di provare a diventare mamma”. Invece Minisini continuerà a prendere “quel muro a capocciate” finché crollerà. Una promessa che nasce dallo schiaffo d’argento subito all’europeo di Glasgow e sarà alimentata da questo nuovo grande…grandissimo secondo posto iridato alle spalle dei russi Mayya Gurbanberdieva e Aleksandr Maltsev, forse più puliti nell’esecuzione, sicuramente più addentro alle logiche classiche, ma anche meno empatici degli azzurri che ottengono il record di punti con 90.8511 (27.5 per l’esecuzione, 27.4 per l’impressione artistica, 35.9511 per gli elementi), pur restano dietro per 1.2238 punti (92.0749) ai neo campioni che si prendono l’oro mondiale conquistato dagli italiani a Budapest 2017. Scivola fuori dal podio anche Bill May, il 40enne statunitense cui fu impedito di partecipare alle Olimpiadi di Atene nel 2004 e che vinse la sua battaglia solo nel 2015 con l’introduzione del duo misto ai mondiali di Kazan dove conquistò l’oro nel tecnico. Insieme a Natalia Vega Figueroa ottiene 86.9235, lasciando il bronzo ai giapponesi Atsushi Abe e Yumi Adachi che raggiungono gli 88.5113.L’esecuzione di tritone Giorgio Minisini e sirena Manila Flamini è premiata più dei preliminari (90.3829) per un argento che segue il bronzo di Kazan nel 2015 e lo strepitoso successo di due anni orsono e trasmette la consapevolezza di “avere raggiunto il livello prestativo più alto” della coppia. I due danzano un amore impossibile, che commuove il pubblico e riga di lacrime il volto di molti componenti della squadra azzurra.”Sapevamo che sarebbe stato difficile vincere – racconta Minisini, 23enne romano come la compagna con cui condivide anche le società (Fiamme Oro e Aurelia Nuoto) – Però sentito il loro punteggio (si sono esibiti immediatamente dopo, ndr) abbiamo capito che la giuria aveva messo troppo distacco per riuscirci. A noi serviva solo una possibilità che ci hanno negato in partenza. Abbiamo nuotato nel migliore modo possibile. Siamo pienamente soddisfatti della prestazione. Forse per conquistare l’oro sarebbe stato necessario più di un miracolo. Noi siamo quelli che non mollano mai, che ci credono sempre, perciò fa male essere consapevoli che andare oltre le possibilità non basta e non basterà finché la giuria non cambierà modo di votare per cambiare la classifica”.”Spero che tutto ciò che stiamo facendo riesca gradualmente a cambiare il nuoto sincronizzato, soprattutto nel doppio misto che credo debba essere valutato diversamente. Sono orgogliosa degli atleti che siamo. Non siamo degli esecutori. Ma facciamo sognare. Penso che questo sia l’orientamento da seguire perché il sincro dev’essere emozione – continua Flamini – La Russia non è più forte di noi come indicano i punteggi. Almeno non in acqua. Anche negli altri esercizi non è così avanti come sembra. E’ raggiungibilissima dalla Cina nel doppio e nella squadra. Anni fa erano davvero sovraumane, ma il sincro mondiale è cresciuto e le ha raggiunte. Noi siamo riusciti a batterli a Budapest e anche qui e a Glasgow ci saremmo potuti riuscire, o comunque avremmo potuto perdere per poco, non con questo distacco”.Gli azzurri ci riproveranno nel libero. Venerdì alle 11:00 locali (le 4:00 italiane) sono in programma le eliminatorie. Invece tra breve, alle 19:00, mezzogiorno italiano, inizierà la inedita Highlight routine senza Russia, Cina e Giappone. L’Italia proverà a conquistare la prima medaglia iridata di squadra della storia. L’esercizio prevede prevalentemente delle spinte (almeno 4), un flot (coreografia a fior d’acqua) e una connessione, incrementati con difficoltà di braccia, gambe in formazione e no. Le azzurre effettueranno un esercizio intitolato “Dragone”, simbolo molto importante nella cultura coreana, sulle note di “Rise of Evil”, tratta dal film “Flags of Our Fathers” diretto da Clint Eastwood e scritto da William Broyles Jr e Paul Haggis che descrive la battaglia di Iwo Jima.
Finale del duo misto – routine tecnica
1. Mayya Gurbanberdieva e Aleksandr Maltsev (Rus) 92.0749
2. Manila Flamini e Giorgio Minisini 90.8511
3. Atsushi Abe e Yumi Adachi (Jpn) 88.5113
4. Natalia Vega Figueroa e Bill May (Usa) 86.9235
Flamini e Minisini ottengono così il loro personale record di punti con 90.8511 (27.5 per l’esecuzione, 27.4 per l’impressione artistica, 35.9511 per gli elementi), ma restano dietro per 1.2238 punti (92.0749) ai neo campioni che si riprendono l’oro mondiale conquistato dagli italiani a Budapest 2017. Bronzo ai giapponesi Atsushi Abe e Yumi Adachi che raggiungono gli 88.5113.
Le ‘Regine di Scozia’ Elena Bertocchi e Chiara Pellacane, campionesse europee a Edimburgo 2018, sono invece none al mondo. Nel “trampolino del cuore” (sincro 3 metri), alla loro prima uscita mondiale in coppia, ottengono 274.74 in finale e si fermano a 3.40 punti dalla qualificazione alle prossime World Series. “Avevo pronosticato 280 punti – dice il direttore tecnico Oscar Bertone – e con quelli saremmo finiti davanti all’Australia”. Annabelle Smith e Maddison Keeney ottengono la sesta posizione con 278.13, che offre loro l’ultimo pass per le World Series. Stiamo crescendo – prosegue Bertone – e ci stiamo migliorando. Elena e Chiara saltano insieme da due anni, ultimamente hanno potuto allenarsi poco per i dolori alla schiena prima e la botta al tallone poi di Elena. L’ultimo salto, tra l’altro, è proprio quello in cui ha preso il trampolino in allenamento e in questi casi ti scatta qualcosa in testa che ti condiziona”.